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Il Bilancio UE 2025 è stato discusso dal Parlamento Europeo che propone lo stanziamento complessivo di quasi 201 miliardi di euro per il 2025 da discutere in fase di negoziazione con gli Stati membri UE.

Rispetto alla Commissione Europea, il Parlamento propone un aumento di 1,24 miliardi di euro per gli stanziamenti del 2025 per poter affrontare, nello specifico, le sfide nel settore della salute (aumento di 110 milioni di euro), dei giovani (tramite Erasmus+ con altri 70 milioni di euro), per proteggere i cittadini dagli effetti delle catastrofi naturali (42 milioni di euro), per l’agricoltura (96 milioni di euro aggiuntivi), per gli aiuti umanitari (120 milioni di euro) e per il sostegno a il vicinato orientale e meridionale (110 milioni di euro).

Inoltre, il Parlamento Europeo sostiene che i costi di rimborso dell’EURI (Strumento Europeo per la Ripresa – Next Generation EU), che sono il doppio dell’importo inizialmente previsto per il 2025, non devono comportare una riduzione dei finanziamenti per programmi essenziali, come Erasmus+.

Proprio per questo motivo, il Parlamento intende ripristinare i tagli apportati dai governi UE agli stanziamenti 2025 e assicurarsi il corretto utilizzo del nuovo “meccanismo a cascata EURI” che permetterebbe di gestire l’aumento degli oneri finanziari di Next Generation EU, senza incidere sulle iniziative chiave e mantenendo la flessibilità e la capacità di risposta del bilancio.

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L’ European Disability Forum (EDF) ha pubblicato il suo “EU Law Enforcement toolkit”.

L’obiettivo di questo kit di strumenti è fornire alle persone con disabilità e alle organizzazioni che le rappresentano una panoramica dei meccanismi di ricorso che possono utilizzare quando sperimentano o identificano una violazione dei loro diritti contenuti nel diritto dell’UE e chiarire quale sia il più appropriato per ogni circostanza.

In particolare, questo kit di strumenti dovrebbe aiutare ad avere una visione d’insieme dei principali meccanismi che è possibile utilizzare per far valere i propri diritti contenuti nella legislazione dell’UE. A tal fine, il toolkit classifica tali meccanismi in due grandi gruppi in base al loro livello (europeo e nazionale) e alla loro natura (giudiziaria e non giudiziaria).

Per ogni gruppo viene fornita una spiegazione generale dei meccanismi disponibili, e viene chiarito quando possono essere utilizzati e quali sono i principali pro e contro.

Per tutti i dettagli collegati qui.

InEuropa ha partecipato al progetto “hEy-U! Europa inclusiva: verso una generazione di cittadini attivi” realizzato dall’Unione Bassa Reggiana e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.

Nello specifico, InEuropa ha svolto un percorso di sviluppo delle competenze progettuali per i giovani e un workshop, presso il Comune di Guastalla, finalizzato a favorire un confronto sul concetto di Unione Europea in vista delle prossime elezioni.

Tra gli obiettivi principali del progetto c’è quello di far conoscere alle giovani generazioni quali sono le azioni sostenute dal territorio, favorendo una maggiore consapevolezza sui comportamenti da adottare per un mondo più sostenibile, e formarli sull’Unione Europea, nello specifico su fondi e bandi europei, sensibilizzandoli alla cittadinanza attiva e al voto consapevole.

Dal percorso formativo, rivolto a circa una ventina di giovani, sono emersi alcuni progetti di mobilità giovanile e di iniziative locali promosse da giovani che potranno essere candidate all’interno del programma Erasmus Plus.

Infine, durante il workshop è stata utilizzata la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, per favorire una interazione fra le persone sul concetto di Europa e su come l’Europa dovrebbe svolgere al meglio il proprio mandato per sostenere le aree periferiche.

Il progetto si è concluso con una serata di restituzione con la presentazione dei progetti elaborati e un quiz sull’Europa aperto ai giovani partecipanti al progetto.

La Commissione europea ha aperto un nuovo bando nell’ambito del Programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Values Programme) a supporto della tutela e della promozione dei valori dell’Unione. La scadenza per presentare la propria candidatura è fissata per il 7 Marzo 2024.

L’obiettivo generale del bando è quello di proteggere, promuovere e sensibilizzare sui diritti fondamentali e sui valori dell’UE sostenendo le organizzazioni della società civile locali, regionali e/o nazionali. In particolare, quelle organizzazioni della società civile piccole, remote e rurali che generalmente tendono ad avere capacità e fonti di finanziamento limitate.

Tra le principali priorità del bando troviamo:

  • Rafforzare la capacità e la resilienza delle organizzazioni della società civile nel proteggere e promuovere i valori dell’Unione, compresi la democrazia e il rispetto dello Stato di diritto;
  • Sostenere le organizzazioni della società civile nei loro sforzi per proteggere, promuovere e sensibilizzare sui diritti fondamentali e sui valori democratici;
  • Sostenere il dialogo, la trasparenza e il buon governo, anche nei casi in cui lo spazio per la società civile si sta riducendo.

Per poter partecipare al bando i beneficiari dovranno essere: soggetti legali, stabiliti in un Paese eleggibile; essere un’organizzazione della società civile non profit.

Inoltre, il candidato o il consorzio devono:

  • avere un’esperienza recente e comprovata di almeno 3 anni nell’implementazione di attività di capacity building;
  • avere un’esperienza recente e comprovata nell’assegnazione e nella gestione di sovvenzioni alle organizzazioni della società civile.

I progetti dovranno avere una durata minima di 36 e massima di 48 mesi.

Il budget complessivo previsto per il bando è di 74.500.000 euro.

 

Per ulteriori dettagli è possibile consultare la pagina dedicata.