Aprirà il 15 ottobre il nuovo bando del programma Interreg Central Europe destinato alle aree periferiche in ritardo di sviluppo per la creazione di soluzioni innovative e pionieristiche grazie a progetti su piccola scala.
L’obiettivo del bando è quello di sbloccare i potenziali di sviluppo delle aree periferiche e in ritardo di sviluppo per ridurre ed eliminare le differenze e disparità strutturali ed economiche tra le aree regionali più avanzate e industrializzate e le aree svantaggiate.
I progetti che intendono candidarsi per questo bando devono fornire soluzioni locali e regionali su misura e devono essere indirizzati ad aree territoriali che presentano una o più delle seguenti caratteristiche:
- basso potenziale economico;
- scarso accesso ai servizi di interesse generale, spesso colpiti da cambiamento demografico;
- mancanza di relazioni di prossimità, calo di importanza, influenza o connettività.
La caratteristica di questo bando è che i progetti candidati dovranno essere progetti di piccola scala e dovranno promuovere una buona governance attraverso processi inclusivi e partecipativi, supportando la trasformazione sociale, economica attraverso lo sviluppo del capitale umano e migliorando la connettività dei territori interessati.
Sono 4 le priorità che definiscono gli obiettivi specifici del bando:
Priorità 1: Cooperazione per un’Europa centrale più intelligente a cui corrisponde l’OS 1.2 rafforzare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione imprenditoriale e industriale: l’obiettivo è quello di migliorare le competenze umane locali disponibili, soprattutto nella transizione all’Industria 4.0, alla digitalizzazione e alla green economy. Lo sviluppo delle competenze deve essere orientato al luogo per ridurre la disparità tra zona urbana e zona rurale, per favorire un processo giusto di transizione sociale. I progetti possono seguire tutte le tematiche rilevanti definite dal programma ma si raccomanda di seguire i temi con alta importanza per le aree interessate ossia:
- sviluppo di competenze e di capitale;
- fuga di cervelli, emigrazione e perdita di forza lavoro;
- imprenditorialità sociale;
- transizione digitale.
Priorità 2: Cooperazione per un’Europa centrale più verde a cui corrisponde l’OS 2.5 rendere verde la mobilità urbana: Una riduzione delle emissioni legate al trasporto è uno dei target chiave dell’European Green Deal. La mobilità urbana più smart e più verde necessita di una risposta integrata. Molte aree urbane funzionali nell’Europa centrale affrontano sfide simili quando devono rendere la loro mobilità più verde. I bisogni territoriali specifici risiedono nella vasta diversità delle tematiche (es. inquinamento e congestione) che necessitano di essere indirizzati ad un approccio integrato. Inoltre, la tematica non include solamente differenti modi di mobilità ma anche logistica urbana e urbano-rurale. I progetti possono seguire tutte le tematiche rilevanti definite dal programma ma si raccomanda di seguire i temi con alta importanza per le aree interessate ossia:
- connessioni sostenibili e multimodali nelle città e nelle loro hinterlands;
- migliorare la mobilità nelle aree peri-urbane, inclusi villaggi con un approccio funzionale all’area urbana;
- accessibilità del trasporto pubblico per tutti, inclusi anziani e persone disabili, nelle aree urbane funzionali.
Priorità 3: Cooperazione per una Europa Centrale meglio connessa a cui corrisponde l’OS migliorare le connessioni di trasporto delle regioni rurali e periferiche: l’obiettivo è quello di migliorare l’accessibilità ai corridoi di trasporto e collegare le regioni periferiche ai corridoi della rete centrale (CNC) dei TEN-T per rimuovere strozzature e colmare i collegamenti mancanti in modo da garantirne l’accessibilità in tutta l’Europa centrale. Inoltre, si intende ridurre le emissioni di trasporto del 90% entro il 2050 tramite approcci smart e sostenibili di mobilità transnazionale che supportino soluzioni di gestione della mobilità supportate dall’IT. I progetti possono seguire tutte le tematiche rilevanti definite dal programma ma si raccomanda di seguire i temi con alta importanza per le aree interessate ossia:
- trasporto passeggeri sostenibile;
- testare e migliorare i servizi di mobilità regionale nell’interesse pubblico per i cittadini.
Priorità 4: migliorare la governance di cooperazione in Europa centrale a cui corrisponde l’OS 4.1 rafforzare la governance per uno sviluppo territoriale integrato: l’obiettivo è quello di accrescere i processi di governance integrata multilivello e multisettoriale per affrontare le sfide di sviluppo territoriale. E’ necessario migliorare le capacità delle autorità pubbliche del territorio per definire e implementare le giuste strategie di sviluppo e implementare la cooperazione tra territori che condividono legami funzionali. I progetti possono seguire tutte le tematiche rilevanti definite dal programma ma si raccomanda di seguire i temi con alta importanza per le aree interessate ossia:
- cambiamento demografico;
- Fornitura di servizi pubblici di interesse generale (es. sanità, istruzione, servizi sociali, ecc.) attraverso approcci territoriali integrati.
Le attività ammissibili fanno riferimento al programma Interreg Central Europe e si distinguono in:
- Attività di cooperazione: che promuovano la cooperazione tra i partner di progetto anche oltre la durata dello stesso. Queste reti dovrebbero essere sostenute attraverso accordi di cooperazione formale come impegni politici o istituzionali;
- Attività di supporto alle politiche: ossia attività indirizzate allo sviluppo di politiche territoriali, strategie, piani di azione oppure al miglioramento della loro efficienza e coerenza;
- Attività orientate all’implementazione: ossia attività che portano allo sviluppo di risultati categorizzati come “azioni pilota” o “soluzioni”;
- Attività di capacity building: che comprendono attività di formazione (es. seminari, visite studio, corsi formativi online, ecc.) e che mirino a migliorare la comprensione, le conoscenze, le abilità e competenze e l’accesso alle informazioni dei soggetti di interesse. Queste attività dovrebbero essere pensate in un’ottica transnazionale e sulla base delle esigenze dei territori considerati;
- Attività di comunicazione.
Il progetto deve prevedere almeno un’azione pilota a livello locale o regionale e in tutti i casi i progetti devono integrare le attività di comunicazione. In nessun caso il programma supporta progetti di ricerca di base o network puramente accademici.
La scadenza per le candidature è prevista per il 10 dicembre 2024 e il progetto dovrà essere presentato da un consorzio formato da minimo 3 partner provenienti da tre Paesi eleggibili differenti (Stati Membri UE situati nell’area di programma, partner assimilati, Stati Membri UE al di fuori dell’area di programma e Paesi terzi a determinate condizioni), di cui almeno due devono essere situati nell’area di interesse del programma.
La durata del progetto è compresa tra i 12 e i 24 mesi e il budget di progetto dovrebbe non superare gli 800.000 euro (per un massimo finanziabile di €640.000 di fondi FESR). La data di inizio dei progetti è prevista dopo l’estate 2025.
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