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L’annuale «Relazione di monitoraggio sui progressi compiuti» (settima edizione), realizzata dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea (Eurostat) ha fornito una visione completa dei progressi compiuti dall’Unione verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Per effettuare la relazione di monitoraggio, sono stati osservati i dati che Eurostat ha iniziato a raccogliere dal 2017 rispetto agli OSS dell’UE. Quindi per trarne i risultati sono state osservate le tendenze degli indicatori sulla base del loro tasso di crescita media annuale negli ultimi 5 anni.

maggiori progressi sono stati riscontrati nei riguardi dell’ obiettivo di assicurare lavoro dignitoso e crescita economica (OSS 8). Dove nel 2022 il tasso di occupazione, delle persone di età compresa fra i 20 e i  64 anni, in tutta l’Unione ha segnato il nuovo massimo storico del 74,6%. Su questo dato però l’Italia è stata la peggiore, segnando il minimo fra i paesi membri con il 64,8%. Allo stesso modo, il tasso di disoccupazione di lungo periodo è calato al minimo storico, segnando un 6,1% (l’Italia 7,8%).

Sono stati compiuti buoni progressi anche per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi di sconfiggere la povertà (OSS 1) e di migliorare la parità di genere (OSS 5).  La percentuale di coloro che subiscono costi abitativi eccessivi è diminuita dal 2015 e le retribuzioni orarie delle donne si stanno avvicinando a quelle degli uomini.

Inoltre, si sono osservati buoni progressi anche per quanto riguarda la riduzione delle disuguaglianze (OSS 10), assicurare un’istruzione di qualità (OSS 4), nel campo della pace e della sicurezza delle persone nel territorio della UE e per un migliore accesso alla giustizia e la fiducia nelle istituzioni (OSS 16). I divari di reddito tra i gruppi più ricchi e quelli più poveri della popolazione si sono ridotti e la UE si sta avvicinando nei tempi previsti all’obiettivo che il 45% della popolazione abbia svolto studi di livello universitario.

L’UE riporta inoltre progressi positivi verso il conseguimento degli obiettivi in materia di salute e benessere (OSS 3), nonostante le battute d’arresto causate dalla pandemia di COVID-19, e per quanto riguarda l’innovazione e le infrastrutture (OSS 9).

Miglioramenti moderati si sono registrati nelle tendenze in merito a consumo e produzione responsabili (OSS 12), città e comunità sostenibili (OSS 11), la vita sott’acqua (OSS 14), sconfiggere la fame (OSS 2), acqua pulita e servizi igienico sanitari (OSS 6) e energia pulita e accessibile (OSS 7).

Mentre non si sono verificati miglioramenti negli OSS 13, 15 e 17: lotta contro il cambiamento climatico, la vita sulla terra e partnership per gli obiettivi .

Per affrontare in maniera più concreta la lotta contro il cambiamento climatico (OSS 13), l’UE ha posto in atto misure strategiche attraverso il pacchetto “Pronti per il 55%”. Questo pacchetto consiste in un insieme di proposte che vogliono impattare sull’obiettivo di ridurre entro il 2030 del 55% delle emissioni gas a effetto serra. Le proposte sono volte a rivedere e aggiornare le normative dell’UE al fine di garantire che le politiche Europee siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

Oltre a quanto sopra citato, nell’edizione del 2023 vengono analizzati per la prima volta gli impatti delle crisi attuali, tra cui gli impatti dell’invasione Russa dell’Ucraina sulla crisi energetica e le ripercussioni della pandemia di COVID-19 durante il 2022 e l’inizio del 2023, sempre attraverso le statistiche ufficiali Eurostat.

Leggi i dettagli della relazione.

Leggi di più sul pacchetto “Pronti per il 55%”.