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Il 10 e 11 ottobre 2024, presso l’Università di Hildesheim, si sono svolti rispettivamente l’evento di disseminazione finale del progetto ATTUNE – Activate University for Climate Change e il meeting transnazionale finale con tutti i partner di progetto.

Le due giornate hanno rappresentato il culmine di due anni di impegno, gratificazione e di grande collaborazione fra le università partecipanti (Università di Siena, Università di Hildesheim, Università Özyeğin, Università Maria Grzegorzewska, Università dei Paesi Baschi) e i 5  membri di Global Action Plan International (InEuropa, GAP Spain, GAP Polska, Mikado Consulting e agado).

L’evento del 10 ottobre si è aperto con un discorso della Professoressa Dr. May-Britt Kallenrode, Presidente dell’Università di Hildesheim, che ha definito ATTUNE “un ottimo esempio di come affrontare una sfida globale e cercare di fare localmente la cosa giusta per lavorare contro il cambiamento climatico. Un progetto importante, soprattutto per gli studenti, perché dimostra che non solo stiamo affrontando una grande sfida, ma possiamo anche imparare che possiamo fare qualcosa, impariamo l’auto-efficienza”, ed è proseguito con una panoramica del progetto e dei suoi risultati a tutti i partecipanti, approfondendo poi uno dei punti centrali del nostro progetto, perché è importante lavorare dalle università per affrontare il cambiamento climatico: “L’università offre stimoli costanti, e mira ad essere uno spazio in cui decostruiamo il sapere, in cui dobbiamo entrare in conflitto, perché abbiamo bisogno di dubbi, i dubbi sono il motore delle cose, ci permettono di indagare, e questo è qualcosa di cui abbiamo bisogno per affrontare la tematica del riscaldamento globale ed essere funzionali considerando tutte le sfaccettature. ATTUNE non si è limitato a parlare con gli studenti, ma si è concentrato su ciò che tutti possono fare, su ciò che tutte le diverse parti possono portare sul tavolo. E questo approccio funziona nell’università perché l’università è una comunità, è un ambiente che dà a tutti la possibilità di parlare e fare qualcosa, dove tutti sono validi. L’università è un ambiente che responsabilizza, che dà la capacità di agire e scegliere quale azione intraprendere.“

Sono poi intervenuti 4 studenti delle squadre di Ricerca Azione dell’Università di Siena, che hanno presentato i risultati delle loro campagne, proponendo nuove possibili scelte e strategie di intervento sostenibili sia da parte dell’Università che da parte degli individui, seguiti da un panel delle cinque Università parte del progetto che hanno condiviso i due anni di esperienza, evidenziandone soddisfazioni ed esiti positivi ma anche come hanno affrontato le difficoltà. Infine, il percorso ATTUNE è stato presentato passo dopo passo, spiegando come il programma ATTUNE possa essere facilmente implementato da qualsiasi altra università. I video e le presentazioni dell’evento sono disponibili sul sito del progetto: https://www.attuneproject.eu/attune-final-international-dissemination-event/

Per celebrare gli importanti risultati raggiunti e concordare insieme gli ultimi step prima della conclusione del progetto, i partner si sono poi riuniti il giorno successivo: oltre alle questioni di carattere amministrativo e gestionale, si sono discussi il piano di valutazione, le ultime attività di comunicazione e disseminazione e soprattutto, come intendiamo dare continuità futura al progetto invitando tutti i partner a prendersi un impegno formale a mantenere i risultati del progetto ed incorporarli nella loro attività, garantendo al progetto la capacità di continuare ad avere un impatto.

Rispetto al successo e alla sostenibilità futura del progetto, un grande ruolo è giocato dagli studenti del RAT di UniSiena, che si sono da subito attivati per creare una rete a livello internazionale di ATTUNERS avvalendosi già della rete di studenti Erasmus ed intessendo già connessioni con studenti di altri atenei in Europa.

 

Lo scorso 21 novembre si è tenuto nella spettacolare cornice del Castello di Padernello (Borgo San Giacomo – Brescia), il meeting internazionale finale di NanoEye – Immersion in nanoscience for education in the early years, progetto avviato nel gennaio 2022.

Il progetto NanoEye è finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ – Cooperation partnerships in school education (KA220-SCH).

La Fondazione Castello di Padernello, ente ospitante in questa occasione, è partner del progetto insieme a The Festival of Curiosity Limited (Irlanda), Universidad de Saragoza (Spagna), City of Dublin International Primary School Limited (Irlanda) e Esciencia (Spagna), capofila del progetto.

InEuropa affianca ed ha affiancato la Fondazione nella gestione ed implementazione del progetto.

Il progetto NanoEye si è rivolto agli insegnanti della scuola dell’infanzia per esplorare le materie STEM attraverso il mondo della nanoscienza. In particolare, grazie a strumenti sviluppati dai partner di progetto sono state realizzate attività formative nei diversi Paesi coinvolti, al fine di favorire l’utilizzo di approcci creativi per insegnare le nanoscienze, anche attraverso laboratori sperimentali e giochi teatrali.

Le risorse e gli strumenti creati sono disponibili sul sito internet del progetto – www.nanoeye.eu. Potrete trovare dai quaderni di lavoro a video esplicativi con esperimenti scientifici, oltre ad una completa guida didattica, gratuiti e disponibili a tutti.

La Fondazione Castello di Padernello ha coinvolto, oltre alle scuole (112 alunni e 6 insegnanti), anche il mondo degli artigiani locali ed ha utilizzato il teatro come metodo didattico, sfruttando la sua forte esperienza nel campo dei laboratori didattici. Il percorso intrapreso è stato innovativo ed entusiasmante.