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Il 30 maggio scorso è stato pubblicato il settimo report sulla Blue Economy dell’Unione Europea che comprende un’analisi degli aspetti principali, dei trend, dei fattori trainanti e delle prestazioni di questa economia. Il report annuale è a cura del Joint Research Centre (JRC) insieme con la Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura che esaminano l’andamento della Blue Economy in relazione al progresso sostenibile e alle risorse marine e costiere.

Il report è suddiviso in tre sezioni: la prima parte effettua una panoramica generale sul contesto economico in cui si inserisce l’Economia Blu, alla luce anche degli avvenimenti degli ultimi anni e analizzandone i settori di riferimento; il secondo capitolo analizza, punto per punto, i settori stabili e trainanti della Blue Economy, raccontandoci dati e andamenti; la terza sezione affronta la transizione energetica così come l’impatto delle inondazioni costiere nell’Economia Blu, dovute principalmente ai cambiamenti climatici.

I dati presenti nel report si basano sull’analisi dei progressi effettuati sin dal 2009 e si concentrano sugli sviluppi avuti tra il 2020 e il 2021 (in base ai dati Eurostat disponibili). 

1. Panoramica Generale e contesto economico

Nel 2021, il settore dell’Economia Blu ha visto un costante recupero economico rispetto all’impatto della pandemia da Covid-19 che registra una crescita del profitto del 73% rispetto al 2020. Tra i vari settori, due risultano degni di nota grazie al loro andamento: le risorse marine viventi che hanno prodotto un aumento del Surplus Operativo Lordo del 24% rispetto al 2020, e le energie marine rinnovabili (soprattutto energia eolica offshore) che ha visto una crescita significativa del proprio settore (45% rispetto al 2020). Anche il  tasso di occupazione è aumentato all 17% (arrivando a rappresentare l’1,8% del totale della forza lavoro UE). 

Questi dati risultano incoraggianti soprattutto se si guarda agli eventi storici che hanno interessato gli anni 2020/2021. Infatti, il raddoppio dei prezzi del gasolio a uso marittimo, dovuti alla forte instabilità causata dall’invasione russa dell’Ucraina, ha fortemente impattato il settore della pesca. Le grandi perdite avute in questo settore sono state alleviate dalla caduta netta dei prezzi energetici nel 2023 e al declino dell’inflazione, arrivando ad una estrema e veloce moderazione dei prezzi. 

La caduta netti dei prezzi energetici e il declino dell’inflazione, insieme con i finanziamenti e gli strumenti dell’UE  hanno portato alla crescita della Blue Economy e alla creazione di nuovi lavori e nuove opportunità economiche anche nei settori della ricerca e dell’imprenditorialità.

2. I settori economici della Blue Economy

I settori più stabili e in maggiore crescita dell’Economia Blu dell’UE generano all’incirca 171.1 miliardi in Valore Aggiunto Lordo (VAL) e impiegano 3.59 milioni di persone. Tali settori includono le risorse marine viventi, le risorse marine non viventi, l’energia rinnovabile marina, le attività portuali, la costruzione e riparazione navale, i trasporti marittimi e il turismo costiero [Tab.1]. E’ proprio quest’ultimo che detiene le percentuali maggiori del grado di occupazione (54%) e di VAL (29%) della Blue Economy.

Per quel che riguarda le energie marine rinnovabili, l’energia eolica è attualmente l’unica energia rinnovabile marina ad uso commerciale con un’adozione su larga scala nei Paesi UE (coinvolgendo ben 11 Stati Membri) dove la Germania conduce in testa le percentuali di occupazione (76% sul totale) e di VAL (con ben il 62%).

Di grande importanza è anche l’utilizzo di energie marine, della biotecnologia blu e della desalinizzazione che risultano estremamente innovative e offrono una potenziale crescita economica, di crescita lavorativa e di transizione verde.

Secondo l’OCSE, la Biotecnologia Blu è l’applicazione della scienza e della tecnologia agli organismi viventi provenienti da risorse marine, nonché a parti, prodotti e modelli degli stessi, per modificare materiali viventi o non viventi per la produzione di conoscenze, beni e servizi. Questo settore offre una crescita potenziale significativa in Europa grazie alla ricca biodiversità marina, alle risorse sostenibili e agli avanzamenti tecnologici in atto. 

In termini di applicazioni, i settori medici e farmaceutici sono in prima linea nello sviluppo di questo settore sia in Europa che nel mondo. La “scoperta di farmaci” costituirà il 24% del valore del mercato delle biotecnologie blu nell’UE, mentre lo sviluppo di vaccini, la genomica e la bioingegneria contribuiranno ciascuno per il 13% ed, inoltre, contribuiranno maggiormente alla crescita futura di questo settore.

3. Transizione energetica nell’economia blu dell’ue e gli impatti delle inondazioni costiere

Anche l’obiettivo di decarbonizzare i settori dell’Economia Blu sta portando a nuove opportunità di business come, ad esempio, lo sviluppo e utilizzo di tecnologie e combustibili puliti. 

Il trasporto marittimo è uno dei mezzi più efficienti di trasporto e provoca il 13,5% delle emissioni UE nel settore dei trasporti. A livello globale, lo stesso settore è responsabile del 3% delle emissioni di gas serra legate alle attività umane. 

Nel 2024, l’UE ha introdotto il Sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (EU ETS) che permetterà di limitare le emissioni delle navi di grandi dimensioni che trasportano merci e passeggeri, in partenza e in arrivo nei porti dell’Unione Europea, indipendentemente dalla loro bandiera. 

Questo sistema rientra nel pacchetto legislativo della Commissione “Fit for 55”, adottato nel luglio del 2023, che si unisce al Reg. (UE) 2023/1805 del settembre 2023 sull’utilizzo di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo. L’obiettivo è quello di raggiungere l’azzeramento delle emissioni legate al trasporto marittimo mondiale entro il 2050, in linea con l’obiettivo di mantenere il cambiamento climatico al di sotto dell’aumento dei 1,5°C.

Il cambiamento climatico impatta fortemente sulle comunità costiere e di pescatori, infatti, il danno economico dovuto alle inondazioni costiere negli Stati Membri dell’UE è attualmente pari ad 1 miliardo di euro ogni anno e questo dato è in crescita a causa del riscaldamento globale. In questo senso, è dunque necessario agire sull’aumento della protezione costiera che apporterà benefici ampi e crescenti nel lungo periodo. A tal proposito, la Commissione Europea ha organizzato tra il 2022 e il 2023, 10 workshop per promuovere lo scambio sulle soluzioni di adattamento climatico che hanno coinvolto le aree costiere dell’UE maggiormente vulnerabili (Outermost Regions – ORs) e i Paesi e Territori d’Oltremare (OCTs) su tematiche come: la resilienza costiera, l’agricoltura, la biodiversità, la gestione delle risorse idriche e del turismo. In questo modo la Commissione ha pubblicato un compendio di buone pratiche innovative che potrebbero essere replicate.

Il report è interamente consultabile in lingua inglese, collegandosi qui.

Di nuovo insieme per il secondo workshop transnazionale del progetto e^4 – tools in higher Education for an Embodied & creative Energy Education, svoltosi a Bressanone l’8 e il 9 Maggio 2024, ospitati dalla Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano. Questa volta gli 8 partner del progetto (5 università e 3 enti privati fra cui InEuropa) hanno fatto da guida a 27 insegnanti (in servizio e futuri) della scuola primaria e secondaria, provenienti da Italia, Spagna, Polonia e Irlanda, introducendoli e supportandoli nella scoperta e nel testaggio degli strumenti dell’immaginazione e dell’approccio immaginativo.

Il primo giorno i partecipanti, guidati dalla Libera Università di Bolzano, hanno avuto l’occasione di sperimentare il fenomeno del Vento attraverso la narrazione di storie, grafici e la personificazione:

rispettivamente tramite lo storytelling, i diagrammi di processo e il teatro, gli insegnanti hanno provato a comprendere la rappresentazione figurativa e metaforica delle Forze della Natura, le loro interazioni e il potere che questi strumenti hanno nell’esprimerle. La seconda giornata è stata facilitata da InEuropa che ha condotto il workshop dedicato alla metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® e alla sua applicazione come strumento dell’immaginazione.

I mattoncini Lego sono stati utilizzati per facilitare la comprensione e l’espressione delle Forze della Natura e del concetto di energia, scatenando creatività ed immaginazione dei partecipanti nella creazione di narrazioni metaforiche in cui le Forze sono protagoniste e interagiscono tra loro. Le storie sono poi state digitalizzate tramite applicazioni varie (es. stop motion), grazie alla guida di DCU.

“Certamente uno degli aspetti più arricchenti è stato il poter condividere e lavorare insieme ad un gruppo di persone con background diversi dal punto di vista culturale, linguistico e formativo. L’esperienza nel suo complesso è stata estremamente stimolante, soprattutto la seconda giornata in cui abbiamo lavorato attivamente e giocato con il Lego. L’attività con il Lego me la sono potuta immaginare riportata nel contesto scolastico con i miei studenti della primaria e mi ha dato degli input utili da poter riusare nella mia didattica a scuola.” Cosi una delle insegnanti partecipanti ha commentato le due entusiasmanti giornate, ricche di attività e dove l’energia è stata la protagonista in tutti i sensi!

European City Facility (EUCF), un progetto co-finanziato dall’EU nell’ambito del programma LIFE, ha annunciato l’apertura del suo 6° invito a presentare candidature entro il 15 marzo 2024.

Il bando è rivolto a tutti i comuni/autorità locali, ai loro raggruppamenti e agli enti pubblici locali che aggregano comuni/autorità locali dei 27 Stati membri dell’UE, dell’Islanda e dell’Ucraina.

La call mira a finanziare, con un budget totale di 4,5 milioni di Euro, 75 proposte di investimento – “investment Concepts” – relative all’attuazione delle azioni identificate nei loro piani d’azione riguardo all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili.

L’EUCF fornirà alle realtà selezionate un finanziamento rapido e semplificato di 60.000 euro a supporto delle attività necessarie allo sviluppo delle loro proposte di investimento. L’importo della sovvenzione può essere utilizzato per il personale interno – se le capacità interne sono sufficienti – o per esperti esterni, subappaltatori e altre posizioni che sono necessari per lo sviluppo del concetto di investimento.

Tra le attività finanziabili ci sono studi di fattibilità, analisi ingegneristiche, approfondimenti giuridici, studi sociali, studi di mercato, analisi finanziarie, audit in materia di energia e ulteriori attività di supporto.

In questo contesto, l’EUCF affronta due ostacoli fondamentali agli investimenti energetici sostenibili:

  • Capacità finanziaria e giuridica delle autorità locali di trasformare le loro strategie energetiche e climatiche a lungo termine in concetti di investimento adeguati.
  • Mancanza di aggregazione di progetti più piccoli frammentati e quindi mancanza di attrattiva per il settore finanziario.

Gli “investment concept” finanziati costituiranno, così, una riserva sostanziale di progetti di investimento in energia sostenibile nei comuni europei per la realizzazione di un piano aziendale e finanziario completo. In questo modo, faciliteranno la successiva mobilitazione di investimenti (locali) nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili. Le fonti di finanziamento potranno provenire dal settore privato, ma anche da altri strumenti finanziati dall’UE.

Le domande devono essere presentate in lingua inglese insieme ai documenti di supporto, seguendo i modelli messi a disposizione sul sito di EUCF.

Per ulteriori dettagli consultare il sito ufficiale.

Il giorno 15 novembre presso la facoltà di Scienze della Formazione Primaria della Libera Università di Bolzano, InEuropa ha condotto il testing di uno strumento di gamification, basato sulla metodologia Lego® Serious Play®, adottato nel progetto Erasmus+ “e^4 – higher Educational tools for an Embodied & creative Education on Energy (numero di progetto: 2021-1-IT02-KA220-HED-000032259), coordinato da UNIBZ, di cui InEuropa è partner.

Tra i diversi obiettivi, il progetto si propone di sviluppare e/o arricchire i curricula dell’istruzione universitaria (nella formazione dei futuri insegnanti e degli insegnanti in servizio della scuola primaria e secondaria di primo grado), seguendo un approccio didattico basato su forme di espressione immaginativa come lo storytelling, la gamification, la simulazione corporea, la drammatizzazione, la simulazione digitale e il gioco per la comprensione dell’energia e dei temi legati ad essa. Il progetto si ispira alla teoria dell’educazione del filosofo Kieran Egan (Egan, 1997) e a un approccio all’insegnamento delle scienze fisiche (Corni & Fuchs, 2020).

I materiali di e^4 saranno disponibili su un sito web dedicato. In particolare, il sito web fornirà un Modulo 0 di introduzione generale, rivolto agli accademici, per apprendere i fondamenti dell’approccio e familiarizzare con le forme di espressione immaginativa, e tre Moduli su i) l’energia in biologia, ii) l’energia nei trasporti e iii) le fonti di energia rinnovabile, che offriranno contenuti utilizzabili per la formazione dei futuri insegnanti e degli insegnanti in servizio. 

Tra gli strumenti dell’immaginazione (definiti nel progetto “imaginative tools), si inserisce anche un percorso basato sulla metodologia Lego® Serious Play® che utilizza i mattoncini Lego per favorire la collaborazione, la comunicazione, i processi strategici e decisionali del singolo e del gruppo in diversi contesti. In particolare, il progetto E^4 intende utilizzare e adattare il processo della metodologia Lego® Serious Play® in ambito formativo per coinvolgere insegnanti e futuri insegnanti in modo immaginativo nella rappresentazione delle Forze della Natura e nella creazione di storie dove esse interagiscono e si scambiano energia.

Il testing, condotto da Barbara Grazzini e Andrea Pignatti (facilitatori certificati LEGO®SERIOUS PLAY®), ha coinvolto un gruppo di studentesse e studenti del quarto anno di Scienze della Formazione Primaria che da poco hanno terminato il corso di Didattica della Fisica con il professor Federico Corni. Il testing ha permesso di verificare come la metodologia LEGO®SERIOUS PLAY® possa essere uno strumento di gamification coerente con l’approccio immaginativo in quanto la costruzione individuale e collettiva, la narrazione e la condivisione dei modelli, non facilita solo lo sblocco e la comunicazione originale degli apprendimenti e il loro consolidamento ma è anche un potente attivatore dell’immaginazione e dell’emozione, carburanti indispensabili per un’esperienza formativa autentica e coinvolgente.

L’annuale «Relazione di monitoraggio sui progressi compiuti» (settima edizione), realizzata dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea (Eurostat) ha fornito una visione completa dei progressi compiuti dall’Unione verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Per effettuare la relazione di monitoraggio, sono stati osservati i dati che Eurostat ha iniziato a raccogliere dal 2017 rispetto agli OSS dell’UE. Quindi per trarne i risultati sono state osservate le tendenze degli indicatori sulla base del loro tasso di crescita media annuale negli ultimi 5 anni.

maggiori progressi sono stati riscontrati nei riguardi dell’ obiettivo di assicurare lavoro dignitoso e crescita economica (OSS 8). Dove nel 2022 il tasso di occupazione, delle persone di età compresa fra i 20 e i  64 anni, in tutta l’Unione ha segnato il nuovo massimo storico del 74,6%. Su questo dato però l’Italia è stata la peggiore, segnando il minimo fra i paesi membri con il 64,8%. Allo stesso modo, il tasso di disoccupazione di lungo periodo è calato al minimo storico, segnando un 6,1% (l’Italia 7,8%).

Sono stati compiuti buoni progressi anche per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi di sconfiggere la povertà (OSS 1) e di migliorare la parità di genere (OSS 5).  La percentuale di coloro che subiscono costi abitativi eccessivi è diminuita dal 2015 e le retribuzioni orarie delle donne si stanno avvicinando a quelle degli uomini.

Inoltre, si sono osservati buoni progressi anche per quanto riguarda la riduzione delle disuguaglianze (OSS 10), assicurare un’istruzione di qualità (OSS 4), nel campo della pace e della sicurezza delle persone nel territorio della UE e per un migliore accesso alla giustizia e la fiducia nelle istituzioni (OSS 16). I divari di reddito tra i gruppi più ricchi e quelli più poveri della popolazione si sono ridotti e la UE si sta avvicinando nei tempi previsti all’obiettivo che il 45% della popolazione abbia svolto studi di livello universitario.

L’UE riporta inoltre progressi positivi verso il conseguimento degli obiettivi in materia di salute e benessere (OSS 3), nonostante le battute d’arresto causate dalla pandemia di COVID-19, e per quanto riguarda l’innovazione e le infrastrutture (OSS 9).

Miglioramenti moderati si sono registrati nelle tendenze in merito a consumo e produzione responsabili (OSS 12), città e comunità sostenibili (OSS 11), la vita sott’acqua (OSS 14), sconfiggere la fame (OSS 2), acqua pulita e servizi igienico sanitari (OSS 6) e energia pulita e accessibile (OSS 7).

Mentre non si sono verificati miglioramenti negli OSS 13, 15 e 17: lotta contro il cambiamento climatico, la vita sulla terra e partnership per gli obiettivi .

Per affrontare in maniera più concreta la lotta contro il cambiamento climatico (OSS 13), l’UE ha posto in atto misure strategiche attraverso il pacchetto “Pronti per il 55%”. Questo pacchetto consiste in un insieme di proposte che vogliono impattare sull’obiettivo di ridurre entro il 2030 del 55% delle emissioni gas a effetto serra. Le proposte sono volte a rivedere e aggiornare le normative dell’UE al fine di garantire che le politiche Europee siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

Oltre a quanto sopra citato, nell’edizione del 2023 vengono analizzati per la prima volta gli impatti delle crisi attuali, tra cui gli impatti dell’invasione Russa dell’Ucraina sulla crisi energetica e le ripercussioni della pandemia di COVID-19 durante il 2022 e l’inizio del 2023, sempre attraverso le statistiche ufficiali Eurostat.

Leggi i dettagli della relazione.

Leggi di più sul pacchetto “Pronti per il 55%”.

Il 16 e il 17 novembre si sono tenuti a Dublino (Irlanda), la prima Learning Teaching and Training Activity e il primo meeting intermedio del progetto e^4 — tools in higher Education for an Embodied & creative Energy Education.

L’obiettivo del progetto è quello di creare materiali innovativi per la formazione degli insegnanti tramite un approccio narrativo e immaginativo all’insegnamento e all’apprendimento delle scienze, in particolare al tema dell’energia, che favorisca la creatività e l’uso di strumenti dell’immaginazione & una rete di istituzioni accademiche e stakeholders esterni che lavorano per l’energia del futuro.

Nei due giorni di formazione congiunta, il personale delle 8 organizzazioni partner, che comprendeva anche docenti universitari ed insegnanti (già in servizio e futuri) della scuola primaria e secondaria di primo grado, si sono immersi nel mondo degli strumenti dell’immaginazione per capire come poter utilizzare un approccio metaforico, immaginativo e narrativo alla scienza fisica in generale, e all’energia in particolare.

Le diverse attività svolte sono state di enorme importanza, in quanto i partner hanno avuto la possibilità di scoprire il potere degli strumenti immaginativi e di sperimentarli con le proprie mani, parole e immaginazione. I partecipanti sono stati incoraggiati ad abbracciare la creatività, a dischiudere la propria immaginazione, a discutere concetti relativi alle Forze della Natura e all’energia con la narrazione e le metafore, a creare connessioni tra diversi punti di vista e realizzare modelli condivisi.

workshop proposti hanno coinvolto l’utilizzo di strumenti immaginativi quali: i Lego, lo storytelling e storywriting, i diagrammi di processo, il teatro delle Forze della Natura, l’embodiment. Queste attività hanno permesso un comune allineamento dei partneriato prima di iniziare a lavorare sui contenuti dei moduli del “Corso immaginativo”, il Curriculum per l’insegnamento attraverso strumenti immaginativi (PR2).

Lo scopo dell’attività era infatti quello di dare a tutti i partner la possibilità di testare, tramite un’esperienza pratica, gli strumenti dell’immaginazione per spiegare concetti legati all’energia, per sviluppare la consapevolezza del loro potere. Infatti, non tutti i partner avevano esperienza nel maneggiare strumenti immaginativi: questi giorni sono stati essenziali per aiutare tutti a comprendere e approfondire l’argomento e sviluppare una visione condivisa su come gli strumenti immaginativi potessero essere integrati e arricchire il Curriculum.

Dopo due giorni di collaborazione, condivisione, creatività, confronto, i partner sono ora pronti ad iniziare a sviluppare i contenuti del Corso Immaginativo!

L’UE ha adottato una serie di ambiziose misure per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità e neutralità climatica, nell’ambito del pacchetto legislativo “Pronti per il 55%”.

Il pacchetto include la revisione di tredici leggi tra loro interconnesse relative al clima e all’energia, nonché l’elaborazione di sei proposte in direzione della riduzione delle emissioni dal 40 al 55% entro il 2030 indicata dalla Legge europea sul clima, che rende giuridicamente vincolante il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

Tra le iniziative adottate dall’UE in ottemperanza a tali obblighi rientra anzitutto la riforma del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) per il settore industriale, secondo il quale le imprese devono acquisire permessi per ogni tonnellata di CO2 rilasciata nell’atmosfera attraverso delle aste. L’ETS coinvolge circa il 40% di tutte le emissioni di gas effetto serra dell’UE, per un totale di 11.000 centrali e impianti energetici; per questo, l’obiettivo è raggiungere la riduzione delle emissioni in tali settori di più del 60% rispetto ai livelli del 2005.

In secondo luogo, l’UE è al lavoro per il taglio delle emissioni nei trasporti, dal settore dell’aviazione a quello marittimo fino a quello automobilistico. Il Parlamento europeo ha infatti approvato la riforma dell’ETS nel settore dell’aviazione, con l’obiettivo di estendere il meccanismo anche al trasporto marittimo e di favorire l’accelerazione sull’impiego di carburante sostenibile. Per le automobili, invece, i provvedimenti proposti sono il raggiungimento di emissioni zero entro il 2035 e l’introduzione della tariffazione del carbonio per il trasporto su strada e il riscaldamento (ETS II).

È stato inoltre elaborato il Meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera (CBAM), che introdurrebbe una tassa sul carbonio alle importazioni di alcuni beni provenienti da Stati con norme sul clima meno stringenti di quelle UE. L’obiettivo è raggiungere la piena attuazione della misura entro il 2032, per favorire la decarbonizzazione delle imprese commerciali e dei Paesi partner economici dell’UE evitando la delocalizzazione delle emissioni.

Infine, la Commissione ha proposto un taglio del 40% delle emissioni rispetto al 2005 per i settori che non rientrano nell’attuale sistema di scambio di quote, ovvero agricolturaedilizia, gestione dei rifiuti e parte dei trasporti, tramite obiettivi concordati di emissione nazionale calcolati in base al PIL pro capite di ogni Stato membro e un meccanismo di aggiustamento per i Paesi svantaggiati. A tali scopi, l’UE è intenzionata a fare uso delle capacità di assorbimento delle foreste europee per la riduzione dei gas serra e il miglioramento dei pozzi naturali di carbonio negli ambiti inerenti all’uso del suolo e della silvicoltura, con una riforma che agevolerebbe obiettivi ancora più ambiziosi del 55% fissato per il 2030.

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