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Il 30 maggio scorso è stato pubblicato il settimo report sulla Blue Economy dell’Unione Europea che comprende un’analisi degli aspetti principali, dei trend, dei fattori trainanti e delle prestazioni di questa economia. Il report annuale è a cura del Joint Research Centre (JRC) insieme con la Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura che esaminano l’andamento della Blue Economy in relazione al progresso sostenibile e alle risorse marine e costiere.

Il report è suddiviso in tre sezioni: la prima parte effettua una panoramica generale sul contesto economico in cui si inserisce l’Economia Blu, alla luce anche degli avvenimenti degli ultimi anni e analizzandone i settori di riferimento; il secondo capitolo analizza, punto per punto, i settori stabili e trainanti della Blue Economy, raccontandoci dati e andamenti; la terza sezione affronta la transizione energetica così come l’impatto delle inondazioni costiere nell’Economia Blu, dovute principalmente ai cambiamenti climatici.

I dati presenti nel report si basano sull’analisi dei progressi effettuati sin dal 2009 e si concentrano sugli sviluppi avuti tra il 2020 e il 2021 (in base ai dati Eurostat disponibili). 

1. Panoramica Generale e contesto economico

Nel 2021, il settore dell’Economia Blu ha visto un costante recupero economico rispetto all’impatto della pandemia da Covid-19 che registra una crescita del profitto del 73% rispetto al 2020. Tra i vari settori, due risultano degni di nota grazie al loro andamento: le risorse marine viventi che hanno prodotto un aumento del Surplus Operativo Lordo del 24% rispetto al 2020, e le energie marine rinnovabili (soprattutto energia eolica offshore) che ha visto una crescita significativa del proprio settore (45% rispetto al 2020). Anche il  tasso di occupazione è aumentato all 17% (arrivando a rappresentare l’1,8% del totale della forza lavoro UE). 

Questi dati risultano incoraggianti soprattutto se si guarda agli eventi storici che hanno interessato gli anni 2020/2021. Infatti, il raddoppio dei prezzi del gasolio a uso marittimo, dovuti alla forte instabilità causata dall’invasione russa dell’Ucraina, ha fortemente impattato il settore della pesca. Le grandi perdite avute in questo settore sono state alleviate dalla caduta netta dei prezzi energetici nel 2023 e al declino dell’inflazione, arrivando ad una estrema e veloce moderazione dei prezzi. 

La caduta netti dei prezzi energetici e il declino dell’inflazione, insieme con i finanziamenti e gli strumenti dell’UE  hanno portato alla crescita della Blue Economy e alla creazione di nuovi lavori e nuove opportunità economiche anche nei settori della ricerca e dell’imprenditorialità.

2. I settori economici della Blue Economy

I settori più stabili e in maggiore crescita dell’Economia Blu dell’UE generano all’incirca 171.1 miliardi in Valore Aggiunto Lordo (VAL) e impiegano 3.59 milioni di persone. Tali settori includono le risorse marine viventi, le risorse marine non viventi, l’energia rinnovabile marina, le attività portuali, la costruzione e riparazione navale, i trasporti marittimi e il turismo costiero [Tab.1]. E’ proprio quest’ultimo che detiene le percentuali maggiori del grado di occupazione (54%) e di VAL (29%) della Blue Economy.

Per quel che riguarda le energie marine rinnovabili, l’energia eolica è attualmente l’unica energia rinnovabile marina ad uso commerciale con un’adozione su larga scala nei Paesi UE (coinvolgendo ben 11 Stati Membri) dove la Germania conduce in testa le percentuali di occupazione (76% sul totale) e di VAL (con ben il 62%).

Di grande importanza è anche l’utilizzo di energie marine, della biotecnologia blu e della desalinizzazione che risultano estremamente innovative e offrono una potenziale crescita economica, di crescita lavorativa e di transizione verde.

Secondo l’OCSE, la Biotecnologia Blu è l’applicazione della scienza e della tecnologia agli organismi viventi provenienti da risorse marine, nonché a parti, prodotti e modelli degli stessi, per modificare materiali viventi o non viventi per la produzione di conoscenze, beni e servizi. Questo settore offre una crescita potenziale significativa in Europa grazie alla ricca biodiversità marina, alle risorse sostenibili e agli avanzamenti tecnologici in atto. 

In termini di applicazioni, i settori medici e farmaceutici sono in prima linea nello sviluppo di questo settore sia in Europa che nel mondo. La “scoperta di farmaci” costituirà il 24% del valore del mercato delle biotecnologie blu nell’UE, mentre lo sviluppo di vaccini, la genomica e la bioingegneria contribuiranno ciascuno per il 13% ed, inoltre, contribuiranno maggiormente alla crescita futura di questo settore.

3. Transizione energetica nell’economia blu dell’ue e gli impatti delle inondazioni costiere

Anche l’obiettivo di decarbonizzare i settori dell’Economia Blu sta portando a nuove opportunità di business come, ad esempio, lo sviluppo e utilizzo di tecnologie e combustibili puliti. 

Il trasporto marittimo è uno dei mezzi più efficienti di trasporto e provoca il 13,5% delle emissioni UE nel settore dei trasporti. A livello globale, lo stesso settore è responsabile del 3% delle emissioni di gas serra legate alle attività umane. 

Nel 2024, l’UE ha introdotto il Sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (EU ETS) che permetterà di limitare le emissioni delle navi di grandi dimensioni che trasportano merci e passeggeri, in partenza e in arrivo nei porti dell’Unione Europea, indipendentemente dalla loro bandiera. 

Questo sistema rientra nel pacchetto legislativo della Commissione “Fit for 55”, adottato nel luglio del 2023, che si unisce al Reg. (UE) 2023/1805 del settembre 2023 sull’utilizzo di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo. L’obiettivo è quello di raggiungere l’azzeramento delle emissioni legate al trasporto marittimo mondiale entro il 2050, in linea con l’obiettivo di mantenere il cambiamento climatico al di sotto dell’aumento dei 1,5°C.

Il cambiamento climatico impatta fortemente sulle comunità costiere e di pescatori, infatti, il danno economico dovuto alle inondazioni costiere negli Stati Membri dell’UE è attualmente pari ad 1 miliardo di euro ogni anno e questo dato è in crescita a causa del riscaldamento globale. In questo senso, è dunque necessario agire sull’aumento della protezione costiera che apporterà benefici ampi e crescenti nel lungo periodo. A tal proposito, la Commissione Europea ha organizzato tra il 2022 e il 2023, 10 workshop per promuovere lo scambio sulle soluzioni di adattamento climatico che hanno coinvolto le aree costiere dell’UE maggiormente vulnerabili (Outermost Regions – ORs) e i Paesi e Territori d’Oltremare (OCTs) su tematiche come: la resilienza costiera, l’agricoltura, la biodiversità, la gestione delle risorse idriche e del turismo. In questo modo la Commissione ha pubblicato un compendio di buone pratiche innovative che potrebbero essere replicate.

Il report è interamente consultabile in lingua inglese, collegandosi qui.

Di seguito sono riportate le newsletter relative al progetto E^4 finanziato dal programma Erasmus Plus:

E^4 Newsletter N.1_IT

E^4 Newsletter N.2_IT

 

 

È stato pubblicato il terzo bando della European Urban Initiative (EUI), l’iniziativa finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) che sostiene la crescita urbana sostenibile.

La nuova call per Azioni Urbane Innovative (EUI-IA) sostiene progetti in grado di sviluppare interventi concreti e soluzioni innovative che possano essere d’ispirazione alla Politica di coesione nelle aree urbane. Le autorità locali interessate dovranno proporre progettualità in uno dei seguenti topic:

  1. Transizione energetica

Tale tematica prevede la sperimentazione di soluzioni innovative trasferibili e scalabili in contesti di vita reale per le reti energetiche locali economicamente sostenibili, più intelligenti e integrate, a zero emissioni di carbonio e guidate dalla domanda, coinvolgendo al tempo stesso i cittadini e le parti interessate per contribuire ad accelerare la transizione.

  1. Tecnologia nelle città

Lo scopo è quello di finanziare progetti per la sperimentazione di soluzioni innovative basate sulle nuove tecnologie in contesti di vita reale, per fornire migliori servizi pubblici ai cittadini e/o potenziare le capacità delle autorità locali di offrire tali servizi, attraverso sperimentazioni che potrebbero essere replicate su scala più ampia con l’aiuto degli investimenti della politica di coesione.

Può partecipare al bando:

  • qualsiasi autorità di unità amministrativa locale che abbia almeno 50.000 abitanti e rientrino nei livelli 1 o 2 della classificazione DEGURBA;
  • associazione o raggruppamento di autorità urbane con forma giuridica di agglomerato organizzato composto da Unità Amministrative Locali, in cui la maggioranza (almeno il 51%) degli abitanti vive in Unità Amministrative Locali e in cui la popolazione complessiva è di almeno 50 000 abitanti;
  • associazione o raggruppamento di enti urbani privi di personalità giuridica di agglomerati organizzati in cui tutti gli enti urbani interessati sono Unità Amministrative Locali definite che rientrino nei livelli 1 o 2 della classificazione DEGURBA e in cui la popolazione totale combinata (MUA e AUA) è di almeno 50 000 abitanti.

Il budget disponibile per il bando è pari a 90 milioni di euro dal FESR, erogati a un tasso di cofinanziamento dell’80% e non oltre i 5 milioni per ciascun progetto finanziato.

La scadenza per presentare proposte è il 14 ottobre 2024.

Ulteriori dettagli sono disponibili nel sito ufficiale del programma.

La Commissione Europea ha pubblicato i bandi 2024 del programma LIFE, con un budget complessivo di 571.000.000 di euro.

Il programma LIFE è suddiviso in due sezioni distinte, Ambiente e Azione per il clima, e per ogni sezione sono previsti due sottoprogrammi. Nello specifico, i bandi aperti riguardano:

Progetti d’Azione standard (SAP) – budget totale 303.980.000

  • Natura e biodiversità (Natura e Governance) – scadenza fissata al 19 settembre 2024
  • Economia circolare e qualità della vita (Ambiente e Governance) – scadenza fissata al 19 settembre 2024
  • Mitigazione e adattamento al clima – scadenza fissata al 17 settembre 2024
  • Sottoprogramma transizione energetica pulita – scadenza fissata al 19 settembre 2024
  • Governance e informazione sul clima – scadenza fissata al 17 settembre 2024

Sovvenzioni per Azioni di coordinamento e supporto (CSA) – budget totale € 77.000.000

  • Sottoprogramma transizione energetica pulita – scadenza fissata al 19 settembre 2024

Progetti strategici integrati (SNAP/SIP) – budget totale € 150.000.000

  • SNAP/SIP su Ambiente e Clima – scadenza in due fasi al 5 settembre 2024 e al 6 marzo 2025

Progetti di assistenza tecnica (TA) – budget totale € 26.000.000

  • per la preparazione di progetti SIP Ambiente e Clima – scadenza fissata al 19 settembre 2024
  • per la preparazione di progetti SNAP –  scadenza fissata al 19 settembre 2024
  • di replicazione –  scadenza fissata al 19 settembre 2024
  • per la costruzione delle capacità – scadenza fissata al 19 settembre 2024
  • su priorità legislative o di policy – scadenza fissata al 19 settembre 2024

Accordi di sovvenzione speciali per ONG – budget totale € 14.000.000 

  • Accordi quadro di partnership (FPA OG) – scadenza fissata al 5 settembre 2024
  • Accordi di sovvenzione operativi specifici (SGA OG) – scadenza fissata al 17 settembre 2024

Possono partecipare alle call enti accademici, organizzazioni  su vari livelli, ONG che si occupano di protezione ambientale, conservazione della natura, cambiamento climatico o transizione energetica pulita dei Paesi membri UE o di paesi associati al programma.

Per ulteriori informazioni sui bandi LIFE 2024, la Commissione terrà sessioni informative virtuali dal 23 al 26 aprile 2024 per guidare i potenziali candidati attraverso le varie call. Inoltre, per le registrazioni precedenti, è possibile consultare il canale YouTube del programma.

 

Per scoprire tutti i dettagli sui nuovi bandi LIFE, collegati qui.

La pubblicazione dei bandi LIFE 2024 sul portale Funding & Tender Opportunities è prevista per il 18 aprile 2024. La Commissione ha anticipato le scadenze previste per i nuovi bandi:

  • Standard Action Projects (SAPs) for circular economy and quality of life
    Scadenza: 19 settembre 2024
  • Standard Action Projects (SAPs) for nature and biodiversity
    Scadenza: 19 settembre 2024
  • Standard Action Projects (SAPs) for climate change mitigation and adaptation
    Scadenza: 17 settembre 2024
  • Coordination and Support Action Grants (CSA) for clean energy transition sub-programme
    Scadenza: 19 settembre 2024
  • Strategic Integrated Projects (SNAPs/SIPs)
    • Concept notes: 5 settembre 2024
    • Proposte complete: 6 marzo 2025 
  • Technical Assistance preparation for SIPs and SNAPs:
    Scadenza: 19 settembre 2024   
  • Technical Assistance Replication
    Scadenza: 19 settembre 2024 
  • Framework Partnership Agreements (FPA OG) 
    Scadenza: 5 settembre 2024
  • Specific Operating Grant Agreements (SGA OG) 
    Scadenza: 17 settembre 2024
  • LIFE Preparatory Projects (addressing ad hoc Legislative and Policy Priorities – PLP)
    Scadenza: 19 settembre 2024

Il programma LIFE è suddiviso in due sezioni distinte, Ambiente e Azione per il clima, e per ogni sezione sono previsti due sottoprogrammi:

Ambiente:

  1. Tutela della natura e della biodiversità: in cui i progetti riguardano la conservazione della natura, soprattutto nelle aree della biodiversità, degli habitat e delle specie protette
  2. Economia circolare e qualità della vita: in questo sottoprogramma i progetti si concentrano sulla transizione verso un’economia sostenibile e circolare e hanno lo scopo di proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell’ambiente

Azione per il clima:

  1. Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: si tratta di progetti volti a ridurre le emissioni di gas serra, aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici e sensibilizzare alla necessità di una loro mitigazione;
  2. Transizione all’energia pulita: l’azione si occupa di progetti finalizzati alla transizione verso un’economia efficiente dal punto di vista energetico.

In particolare, le call del programma LIFE sono specifiche per sottoprogramma e per categoria di progetti e sono suddivise in:

Standard Action Projects (SAP)

Progetti, diversi dai progetti strategici integrati, dai progetti strategici per la natura o dai progetti di assistenza tecnica, che perseguono gli obiettivi specifici del programma LIFE.

 Strategic Nature Projects (SNAP)

Progetti che sostengono il raggiungimento degli obiettivi dell’Unione in materia di natura e biodiversità attraverso l’attuazione di programmi d’azione coerenti negli Stati membri, al fine di integrare tali obiettivi e priorità in altre politiche e strumenti di finanziamento.

Strategic Integrated Projects (SIP)

Progetti che attuano, su scala regionale, multiregionale, nazionale o transnazionale, strategie o piani d’azione ambientali o climatici sviluppati dalle autorità degli Stati membri e richiesti da una specifica legislazione o politica dell’Unione in materia di ambiente, clima o energia, garantendo al contempo il coinvolgimento delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un’altra fonte di finanziamento dell’Unione, nazionale o privata.

Technical Assistance Projects (TA)

Progetti che sostengono lo sviluppo di capacità per la partecipazione a progetti di azione standard, la preparazione di progetti di natura strategica e di progetti strategici integrati, la preparazione per l’accesso ad altri strumenti finanziari dell’Unione o altre misure necessarie per preparare l’upscaling o la replica dei risultati di altri progetti finanziati dal programma LIFE, dai programmi che lo hanno preceduto o da altri programmi dell’Unione; tali progetti possono anche includere il rafforzamento delle capacità relative alle attività delle autorità degli Stati membri per un’efficace partecipazione al programma LIFE.

Other Action Grants (OAG)

Azioni necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo generale del programma LIFE, comprese le azioni di coordinamento e di sostegno finalizzate allo sviluppo delle capacità, alla diffusione delle informazioni e delle conoscenze e alla sensibilizzazione per sostenere la transizione verso le energie rinnovabili e una maggiore efficienza energetica.

 Operating Grants (OG)

Sovvenzioni che sostengono il funzionamento di enti senza scopo di lucro coinvolti nello sviluppo, nell’attuazione e nell’applicazione della legislazione e delle politiche dell’Unione e che operano principalmente nel settore dell’ambiente o dell’azione per il clima, compresa la transizione energetica, in linea con gli obiettivi del programma LIFE.

Per ulteriori informazioni sui bandi LIFE 2024, la Commissione terrà sessioni informative virtuali dal 23 al 26 aprile 2024 per guidare i potenziali candidati attraverso le varie call. Inoltre, per le registrazioni precedenti, è possibile consultare il canale YouTube del programma.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

È stato annunciato dall’Agenzia esecutiva per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) che tutti i bandi 2024 relativi al programma LIFE saranno pubblicati il prossimo 18 aprile sul portale ‘Funding & tender opportunities‘ della Commissione europea.

L’obiettivo principale del programma è quello di contribuire al passaggio a un’economia sostenibile, circolare, efficiente sotto il profilo energetico, basata sulle energie rinnovabili, climaticamente neutra e resiliente ai cambiamenti climatici.

Il programma LIFE è suddiviso in due sezioni distinte, Ambiente e Azione per il clima, e per ogni sezione sono previsti due sottoprogrammi:

Ambiente:

  1. Tutela della natura e della biodiversità: in cui i progetti riguardano la conservazione della natura, soprattutto nelle aree della biodiversità, degli habitat e delle specie protette
  2. Economia circolare e qualità della vita: in questo sottoprogramma i progetti si concentrano sulla transizione verso un’economia sostenibile e circolare e hanno lo scopo di proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell’ambiente

Azione per il clima:

  1. Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: si tratta di progetti volti a ridurre le emissioni di gas serra, aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici e sensibilizzare alla necessità di una loro mitigazione;
  2. Transizione all’energia pulita: l’azione si occupa di progetti finalizzati alla transizione verso un’economia efficiente dal punto di vista energetico.

In particolare, le call del programma LIFE sono specifiche per sottoprogramma e per categoria di progetti e sono suddivise in: SAPs (Standard Action Projects – Progetti di Azione Standard); SIPs (Strategic Integrated Projects – Progetti Strategici Integrati); SNAPs (Strategic Nature Projects – Progetti Strategici di tutela della Natura); TA-PP (Technical Assistance Preparation of SNAPs and SIPs – Progetti di Assistenza Tecnica Preparatori dei Progetti Strategici).

La Commissione ha organizzato diverse sessioni informative online per sostenere i potenziali candidati nella preparazione delle loro proposte progettuali; le sessioni sono previste fra il 23 e il 26 aprile.

Inoltre, a giugno, il programma LIFE gestirà il più importante evento sulle energie rinnovabili e sull’uso efficiente dell’energia in Europa – l’European Sustainable Energy Week 2024. Il tema di quest’anno è “Competitività a zero emissioni che guida la transizione energetica dell’UE” e le candidature sono già aperte.  All’interno dell’evento si terrà anche la cerimonia di premiazione della 18a edizione dei Premi LIFE, che premieranno ancora una volta i progetti LIFE più innovativi e di successo in tre categorie: natura, ambiente e azione per il clima.

Per ulteriori dettagli sulle tipologie di azioni previste dal programma vai qui.

FRACTAL

FosteRing green infrAstruCTure in the Alps

 

Programma e bando

Interreg Spazio Alpino, Priorità 1 Una regione alpina verde e resiliente al clima– Secondo Bando per progetti di piccola scala

Progetto attivo

 

Breve descrizione

Le Alpi sono caratterizzate da una varietà di aree naturali, agricole e piccole aree urbane, dove la connettività tra gli ecosistemi naturali e semi-naturali non è sempre garantita. Uno dei modi più efficaci per supportare i servizi ecosistemici è l’implementazione di infrastrutture verdi (GI) su scala locale, che però risultano ancora frammentate nelle aree rurali e periurbane. Basandosi sulle soluzioni sviluppate dal precedente progetto LUIGI, FRACTAL coinvolge gli attori dei territori di Italia, Austria e Slovenia coinvolti nell’implementazione delle infrastrutture verdi a livello locale.

3 sono i gruppi target a cui si rivolge il progetto: 1. cittadini giovani e adulti; 2. agricoltori, futuri agricoltori e apicoltori; 3. amministrazioni pubbliche.

 

InEuropa srl supporta laLibera Università di Bolzano nell’attività di gestione.

 

Obiettivi

L’obiettivo principale di FRACTAL è quello di standardizzare i requisiti per la pianificazione delle Infrastrutture Verdi a livello municipale e di sviluppare un kit di strumenti educativi per sensibilizzare i cittadini e gli studenti.

 

Azioni

Le principali attività del progetto consistono in:

  • organizzazione di 2 grandi iniziative di sensibilizzazione in ciascun paese coinvolto (Green Infrastructure Day, Re-green Festival) per un ampio coinvolgimento del pubblico in generale e attività dimostrative relative alle Infrastrutture Verdi;
  • organizzazione di una serie di iniziative educative formali/non formali in ciascun paese coinvolto (campi estivi per i bambini della scuola primaria; moduli educativo per studenti delle scuole superiori) quale aiuto a raggiungere una visione ampiamente condivisa riguardo alle Infrastrutture Verdi e ai loro benefici nello Spazio Alpino;
  • Avvio di un processo partecipativo con il coinvolgimento di Pubbliche Amministrazioni in prima battuta, ma anche di agricoltori e cittadini, strutturato in treworkshop che porteranno a sviluppare e firmare il “Patto per le Infrastrutture Verdi”in ciascun paese coinvolto;
  • Attività di comunicazione e disseminazione.

 

Risultati

I principali risultati attesi sono:

 

  • Cambiamento nel comportamento in almeno 10 comuni dell’arco alpino (in IT, AT, SI), che firmeranno e adotteranno il “Patto per le Infrastrutture Verdi” e lo diffonderanno in altre regioni alpine.
  • Aumento delle conoscenze e della consapevolezza di almeno 1.500 persone tra alunni, studenti, agricoltori e futuri agricoltori e cittadini rispetto ai benefici delle Infrastrutture verdi.
  • Rafforzamento del coordinamento internazionale di insegnanti ed educatori che dispongono di metodologie pedagogiche innovative per diffondere il valore delle Infrastrutture verdi nello Spazio Alpino tra i loro studenti e discenti.

 

Capofila

Libera Università di Bolzano(IT)

 

Partenariato

1.National Institute of Biology – SI

2.Triglav national park – SI

3.Burgenland Business Agency – AT

 

Durata

Il progetto ha una durata di 18 mesi (01/04/2023 – 30/09/2024)

 

Budget totale

La sovvenzione tramite FESR è di € 334.339,50su un budget totale di € 445.786,00.

 

Ente finanziatore

Commissione Europea – DG Regio

ATTUNE – Activate the University for Climate Change

Programma e bando
Erasmus+, KA220-HED – Partenariati di cooperazione nell’istruzione superiore, 2022 – Round 1

Progetto attivo

Breve descrizione
ATTUNE è un programma che affronta direttamente il tema del cambiamento climatico nei campus universitari e promuove e incoraggia l’azione di tutti i membri della comunità universitaria. È un programma di apprendimento innovativo che contribuisce a rendere l’università sempre più sostenibile. Il progetto è in linea con l’iniziativa New European Bauhaus che collega il Green Deal europeo alla vita quotidiana per costruire un futuro sostenibile e inclusivo.
Il programma originale ATTUNE faceva parte del progetto Re-Activate+, che GAP Spain ha condotto nei Paesi Baschi, con l’obiettivo cambiare le abitudini delle persone utilizzando l’approccio Ecoteam, estendendolo ad altre comunità (scuole). Nel 2018, la prima versione del programma è stata lanciata nel campus di Leioa dell’Università dei Paesi Baschi (UPV) e il suo successo ha spinto altri campus dell’UPV ad adottare il programma, seguiti da altre università in Spagna.

La vita universitaria va oltre l’attività educativa formale. I campus non sono solo luoghi in cui le persone si riuniscono per studiare e lavorare, ma interessano anche molte altre aree, come le attività ricreative e sportive, la mobilità, il cibo, il tempo libero, il consumismo, ecc. Anche le università hanno un impatto sulla popolazione locale e influenzano direttamente la sostenibilità dell’area in cui si trovano quindi la comunità universitaria rappresenta un ambiente ideale per influenzare i comportamenti per produrre una società più sostenibile.

ATTUNE riconosce che ogni università è diversa, non solo nel modo in cui funziona, ma anche nei suoi obiettivi nel rispondere alla crisi climatica.

ATTUNE affronta specificamente 2 priorità aggiuntive:
– valori comuni, impegno civico e partecipazione: il programma è progettato per coinvolgere tutti i membri della comunità universitaria – studenti, insegnanti e personale – sulla base di valori comuni che aiutano a mitigare l’impatto del cambiamento climatico.
– promuove sistemi di istruzione superiore interconnessi: il programma non unisce solo facoltà e campus dell’università partecipante, ma anche altre università nelle numerose reti esistenti.

Obiettivi
Gli obiettivi principali sono:

  • Consentire ai membri della comunità universitaria di passare dalla conoscenza all’azione
  • Contribuire alla transizione verde: oltre alle loro tradizionali funzioni (insegnamento, ricerca, ecc.), le università possono anche essere un modello per la sostenibilità ambientale basata sulle loro infrastrutture e operazioni. Per garantire che diventino sempre più sostenibili, è fondamentale che tutta la comunità partecipi al processo.

Altri obiettivi includono:
– Creare un quadro metodologico che possa essere utilizzato da qualsiasi università europee
– Sviluppare azioni adattate alla comunità universitaria in modo che queste possano agire contro i cambiamenti climatici nelle loro attività quotidiane
– Testare e convalidare il programma in 5 università europee che fungeranno da esempio per altre università nelle loro reti

Attività
ATTUNE è strutturato in due diverse fasi per favorire il cambiamento delle abitudini:

  • La fase 1: durante il primo trimestre accademico, l’intera comunità universitaria (studenti, docenti e personale) sarà invitata a partecipare a un programma online – strutturato come una serie di questionari e manuali – incentrato su questioni ambientali e sociali relative alla sostenibilità. L’obiettivo è ridurre l’impronta di carbonio nel contesto delle attività quotidiane universitarie
  • La fase 2: durante il secondo e terzo trimestre accademico saranno creati uno o più gruppi di “ricerca-azione” che si concentrano su un problema specifico, come i rifiuti, la mobilità, ecc. Essi studieranno il problema, progettando un programma d’azione che presenteranno al resto della comunità universitaria. I team di “ricerca-azione” saranno composti da studenti, docenti e personale. Alla fine di questa fase verranno raccolti i risultati e le misure d’impatto, che saranno poi condivisi con le parti interessate e con il pubblico in generale.

I materiali e la struttura del programma, basandosi su progetti precedentemente implementati da GAP Spain, sono già pronti e non necessitano di un ulteriore sviluppo.

Le attività principali sono:

  • 3 Incontri: il kick-off meeting a Bilbao, formazione transnazionale in Italia e l’evento di divulgazione in Germania
  • Sviluppo di contenuti, materiali e metodologia
  • Sviluppo di una piattaforma online in 6 lingue. La struttura prevede 2 parti: processo di implementazione e validazione mediante fase pilota nelle università partecipanti e sviluppo di linee guida che includeranno diversi manuali
  • Programma ATTUNE attivo e funzionante in 5 università.

Risultati attesi
I principali risultati attesi sono:

  • Una metodologia collaudata e praticabile: uno strumento prezioso per mitigare l’impatto della crisi climatica nel settore dell’istruzione superiore europea
  • Dati affidabili: il processo di convalida genererà una grande quantità di dati che possono essere raccolti e analizzati
  • Partecipanti motivati: gli utenti sperimenteranno cambiamenti comportamentali
  • Piattaforma online: uno strumento di lavoro che può essere adattato a culture diverse e facilmente traducibile per renderlo più accessibile e locale.

Capofila: Asociación Plan de Acción Global para la tierra GAP (ES)*

Partenariato:

  • InEuropa Srl (IT)*
  • Agado Gesellschaft für nachhaltige Entwicklung UG (DE)*
  • Fundacja GAP Polska – Plan Globalnego Dzialania na rzecz Ziemi (PL)*
  • Mikado Danismanlik Hizmetleri Ltd. Sti. (TR)*
  • Università degli studi di Siena (IT)
  • Universidad del País Vasco/ Euskal Herriko Unibertsitatea (ES)
  • Ozyegin Universitesi (TR)
  • Akademia Pedagogiki Specjalnej IM.MARII GRZEGORZEWSKIEJ (PL)
  • Stiftung Universität Hildesheim (DE)

Organizzazioni GAP

L’organizzazione GAP in ogni paese guiderà il programma e lavorerà a stretto contatto con l’università, tramite il suo ufficio per la sostenibilità o il team/persona responsabile della sostenibilità nell’università. Il ruolo dell’università sarà sia quello di promuovere il programma che incoraggiare la partecipazione e l’azione, mentre l’organizzazione GAP fornirà il materiale e faciliterà l’implementazione del programma.

Durata
Il progetto ho una durata di 26 mesi

Budget
Il contributo è di 400.000 €

GET UP!

Gamification as an Educational Tool for Upper schools on Parks and environment

Programma e bando

Erasmus +, KA2 (Cooperazione per l’Innovazione e lo Scambio di buone prassi, Partenariati Strategici per la preparazione all’istruzione digitale)

Breve descrizione

Il progetto intende supportare gli studenti e gli insegnanti delle scuole secondarie superiori nell’acquisire e sviluppare abilità di base e competenze chiave relativamente alla protezione della biodiversità, la sostenibilità e le questioni ambientali, attraverso la progettazione collettiva di un videogioco che simuli la gestione di un parco naturale, contribuendo all’istruzione digitale.

InEuropa srl è partner del progetto.

Obiettivi
• aumentare la competenza e la consapevolezza sulle questioni ambientali negli studenti delle scuole secondarie superiori, che sono prossimi ad entrare nel mondo del lavoro, stimolando il loro interesse verso questa tematica (migliorando la conoscenza dei problemi e delle questioni legate alla conservazione della natura e, di conseguenza, alle sfide ambientali locali e globali) con il linguaggio e le modalità dei nuovi media;

  • aumentare le competenze negli studenti delle scuole secondarie superiori relativamente al problem solving, utilizzo delle TIC e cultura digitale, attraverso l’utilizzo della gamification nell’istruzione scolastica, applicata ad insegnamenti in materia ambientale;
  • favorire l’istruzione aperta ed innovativa con enfasi sugli strumenti digitali applicati ad una tematica specifica (funzionamento dei parchi naturali, la protezione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile), che rappresenta un rilevante valore sociale ed educativo del patrimonio culturale europeo, con forti connessioni alla creazione di futuri nuovi posti di lavoro;

Attività

I Parchi Naturali che saranno coinvolti nel progetto educativo sono:

  • Parco Regionale Cento Laghi – Italia
  • Parco Regionale Sierra de Espadà – Spagna
  • Parco Nazionale Snæfellsjökull – Islanda
  • Little Carpathian Protected Landscape – Slovacchia

Le principali attività del progetto consistono in:

  • Raccolta di informazioni (confini, diverso grado di aree di conservazione, centri urbani adiacenti, strade, sentieri di trekking, copertura di boschi e foreste, flora e fauna protette presenti, etc.) da parte dei 4 parchi coinvolti, per lo sviluppo dei contenuti del videogioco educativo;
  • Sviluppo del un videogioco quale strumento educativo digitale in lingua inglese, che simulerà le sfide che un ente che gestisce un parco naturale deve affrontare nell’attività quotidiana. Conterrà anche parti di narrazione, sarà organizzato per livelli e conterrà altri elementi come personaggi, scenari, sfide educative legate alla gestione delle aree naturali protette, etc.
  • Promozione del videogioco quale strumento educativo di gamification, attraverso la redazione di uno storyboard dell’attività e mettendo in relazione le diverse fasi e parti del gioco con i diversi aspetti della teoria e della pratica della gamification.
  • Attività di formazione rivolta agli insegnanti delle scuole superiori sulla gamification e gli strumenti digitali;
  • Attività di formazione per lo staff di progetto sulla creazione del videogioco;
  • Visita sul campo e applicazione sperimentale del nuovo metodo educativo rivolta agli studenti;
  • Eventi di disseminazione in Italia, Islanda, Spagna e Polonia.

Risultati
I principali risultati attesi sono:

  • Aumento delle competenze degli studenti delle scuole superiori sulle questioni ambientali, la conservazione della biodiversità, lo sviluppo sostenibile, conoscendo più direttamente la complessità di un elemento rilevante del patrimonio culturale europeo come i parchi naturali, tramite l’utilizzo di un videogioco, raggiungendo l’obiettivo di unire l’educazione aperta e le pratiche innovative nell’era digitale.
  • Aumento delle competenze degli insegnanti verso i nuovi metodi educativi legati alla gamification e l’uso di strumenti digitali per l’insegnamento, assieme ad un coinvolgimento più profondo nelle questioni ambientali e di protezione della natura, raggiungendo il risultato di rafforzare il profilo delle professioni di insegnamento.
  • Rafforzamento della professionalità di altre parti interessate, come i parchi naturali e gli educatori ambientali, e valutazione di nuovi strumenti nell’era digitale per la promozione del patrimonio culturale nel settore dell’istruzione.

Coordinatore

Fundación de la Comunitat Valenciana para una Economía Baja en Carbón – ES

Partner
Il partenariato è composto da 7 soggetti provenienti da 5 Paesi diversi:

  • Gymnazium Karola Stura – Slovacchia
  • InEuropa srl – Italia
  • IES JÉRICA-VIVER – Spagna
  • eco&eco Economia e Ecologia srl – Italia
  • Environmental Agency of Iceland – Islanda
  • DANMAR COMPUTERS SP ZOO – Polonia
  • Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale – Italia

Durata
Il progetto ha una durata di 24 mesi (1 maggio 2021 – 30 aprile 2023)

Sito web
https://getup.erasmus.site/

Budget
La sovvenzione europea ricevuta è di € 163.139,00

Ente finanziatore

Commissione Europea – Agenzia Nazionale Erasmus + ES01

Ulteriori informazioni sul progetto

Integrated environmental management of SmALl Green Spots in FUncTional Urban ArEas following the idea of acupuncture

Programma e bando
Interreg CENTRAL EUROPE, Asse 3 Cooperare su risorse naturali e culturali per una crescita sostenibile nell’EUROPA CENTRALE – Terzo Bando

 
Breve descrizione

SALUTE4CE intende promuovere la protezione e lo sviluppo delle risorse naturali grazie alla gestione ambientale integrata dell’infrastruttura verde e blu, attraverso la piantumazione di vegetazione autoctona e resistente al clima nelle aree urbane funzionali carenti di grandi spazi verdi.

Infatti, in molte città europee è difficile individuare aree vaste da dedicare alla vegetazione, perché i siti interessanti sono spesso usati per insediamenti o investimenti più remunerativi per le città. Nonostante ciò, le autorità cittadine sono consapevoli della necessità di spazi verdi per gli abitanti, ad esempio per le crescenti esigenze di adattamento delle aree urbane ai cambiamenti climatici.

Questa sfida ambientale urbana richiede una soluzione speciale offerta dal progetto, il quale migliorerà le capacità del settore pubblico e delle entità correlate nella gestione dell’infrastruttura verde e blu nelle Aree Urbane Funzionali (FUA) utilizzando piccoli spot di verde non attraenti per altri scopi.

I partner implementeranno il concetto di Agopuntura Ambientale Urbana (UEA) che consiste in un intervento “chirurgico” e selettivo nell’ambiente urbano, invece di progetti su larga scala che coinvolgono migliaia di ettari e costi molti alti. Essi svilupperanno la metodologia e i criteri comuni per selezionare sia gli spot che i tipi di interventi, che verranno poi applicati nell’elaborazione di piani d’azione per le 4 aree urbane funzionali. Questi piani d’azione dimostreranno l’applicazione dell’idea di agopuntura urbana come metodo efficace e innovativo di gestione ambientale integrata. Le azioni pilota mostreranno sotto forma di piccoli investimenti come implementare gradualmente l’idea di agopuntura urbana. I corsi di formazione, il manuale di progetto e gli strumenti per il coinvolgimento dei residenti forniranno il valore aggiunto transnazionale del progetto.

InEuropa srl supporta il Comune di Alessandria nell’attività di gestione.

Obiettivi

  • Potenziare la gestione ambientale dell’infrastruttura verde e blu con piantumazione di vegetazione nativa in aree urbane funzionali prive di ampi spazi per questa funzione;
  • Aumentare la capacità del settore pubblico e delle entità correlate per migliorare la gestione dell’infrastruttura verde nelle aree urbane funzionali usando piccoli appezzamenti che non sono attraenti per altri scopi:
  • Sviluppare azioni di capacity building nel comprendere l’efficacia dell’uso di piccoli punti per lo sviluppo dell’infrastruttura verde/blu nelle FUA;
  • Rafforzare il capitale naturale nella gestione ambientale integrata delle aree urbane funzionali;
  • Promuovere lo sviluppo di vegetazione autoctona e risorse di biodiversità nelle aree urbane funzionali.

Attività

  • Sviluppo di metodologia, corsi di formazione e strumenti per la gestione ambientale integrata di piccoli spazi verdi
  • Sviluppo di Piani d’azione per l’applicazione dell’agopuntura ambientale urbana
  • Applicazione dell’agopuntura ambientale urbana in aree urbane funzionali (4 in ogni città, sotto forma di piccoli investimenti)
  • Redazione di un manuale e-Learning e un Handbook sull’ agopuntura ambientale urbana
  • Attività di comunicazione e disseminazione

 
Risultati

  • miglioramento di capacità di gestione ambientale integrata nel settore pubblico e in altre entità nelle FUA;
  • cambiamento del paesaggio urbano;
  • rafforzamento della gestione del capitale naturale;
  • cambiamento nella governance (utilizzo di strumenti a supporto della gestione ambientale delle infrastrutture verdi e blu);
  • modifica della resilienza delle FUA ai cambiamenti climatici.
  • modifica della consapevolezza sociale, la conoscenza e il comportamento attraverso il coinvolgimento di residenti, studenti e alunni nella gestione e manutenzione degli spot verdi.

 
Coordinatore
IETU – Istituto per l’Ecologia delle Aree Industriali  (Polonia)
 
Partner

  • Città di Chorzów City (Polonia)
  • Giardino Botanico della Slesia (Polonia)
  • Istituto di Sviluppo Urbano e Regionale Ecologico di Lipsia (Germania)
  • Impulse Region (Germania)
  • Fondazione Links_Leading Innovation & Knowledge for Society (Italia)
  • Agenzia di Sviluppo LAMORO (Italia)
  • Comune di Alessandria (Italia)
  • IURS –Istituto per lo Sviluppo Sostenibile degli Insediamenti (Czechia)
  • Città di Liptovsky Mikulas (Slovacchia)

 
Durata
Il progetto ha una durata di 36 mesi (1 aprile 2019 – 31 marzo 2022).

Budget
La sovvenzione tramite FESR è di € 1.803.062,50 su un budget totale di € 2.195.850,00

Ente finanziatore
Commissione Europea – DG Regio