Sono aperti i termini per presentare proposte di candidature al secondo avviso finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg VI-A Italia – Austria 2021-2027.

I progetti devono vertere, con approccio transfrontaliero, su almeno una delle tre priorità indicate, tra quelle individuate dal programma, a cui corrispondono obiettivi e azioni specifiche:

  1. cambiamento climatico e della biodiversità (Priorità 2) – O.S. 2.4 e 2.7
  2. turismo sostenibile e culturale (Priorità 3) – S. 4.6
  3. riduzione degli ostacoli transfrontalieri di tipo amministrativo (Priorità 5) – Azione specifica Interreg

I partecipanti sono individuati in base all’obiettivo specifico/azione perseguita:

  • S.2.4 : Enti pubblici locali e regionali, soggetti del mondo dell’associazionismo e del volontariato che cooperano con le istituzioni, centri di ricerca e sviluppo del territorio (pubblici e privati), imprese (in particolare PMI), scuole e istituti educativi per le iniziative rivolte alla fascia più giovane della popolazione e associazioni.
  • S. 2.7: Parchi ed enti preposti alla protezione e promozione del patrimonio naturale, associazioni naturalistiche, istituti tecnici, centri di ricerca pubblici e privati, altri enti del settore educativo, piccole e medie imprese, associazioni di categoria
  • S. 4.6 : Imprese e associazioni turistiche, enti per il turismo, istituti che gestiscono i luoghi di interesse naturale, enti pubblici e organizzazioni ambientali, enti di formazione professionale, associazioni di professionisti e lavoratori del settore turistico
  • AZIONE SPECIFICA Interreg: Enti locali, i GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, Euregio Senza Confini e Euregio Connect e altri attori con caratteristiche coerenti con l’obiettivo della priorità.

e devono avere sede nelle aree individuate dal programma, in particolare:

In Italia: Alto Adige: Bolzano-Bozen; Veneto: Belluno, Vicenza, Treviso; Friuli Venezia Giulia: Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste

In Austria Carinzia: Klagenfurt-Villach, Unterkärnten, Oberkärnten; Salisburgo: Lungau, Pinzgau-Pongau, Salzburg und Umgebung; Tirolo: Tiroler Unterland, Innsbruck, Tiroler Oberland, Außerfern, Osttirol.

La dotazione finanziaria complessiva ammonta 18 milioni di Euro, così ripartita

  • Priorità 2: 13.000.000 Euro
  • Priorità 3: 3.000.000 Euro
  • Priorità 5: 2.000.000 Euro

Il finanziamento copre l’80% del totale dei costi ed il budget massimo di progetto viene determinato sulla base del numero delle regioni di provenienza dei beneficiari coinvolte

  • 500.000 euro per 2 regioni partecipanti;
  • 750.000 euro per 3 regioni partecipanti
  • fino a 1 milione di euro per più di 3 regioni partecipanti finanziamento.

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata a 23 maggio 2024.

 

Per ulteriori informazioni consultare il sito ufficiale del programma.

Aprirà il 5 marzo, nell’ambito del programma CERV (Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori), il bando European Remembrance (CERV-2024-CITIZENS-REM).

Lo scopo del bando è quello di sostenere progetti volti a commemorare eventi decisivi della storia europea moderna e a sensibilizzare i cittadini europei sulla loro storia, cultura, patrimonio culturale e valori comuni, migliorando così la loro comprensione dell’Unione, le sue origini, lo scopo, le diversità che la definiscono, i risultati raggiunti e l’importanza della comprensione e della tolleranza reciproca.

I progetti, nazionali o transnazionali, dovranno operare su una sola delle seguenti priorità:

  • CERV-2024-CITIZENS-REM-TRANSITION – Transizione democratica, (ri-)costruire e rafforzare la società basata sullo Stato di diritto e sulla democrazia e sui diritti fondamentali
  • CERV-2024-CITIZENS-REM-HOLOCAUST – Rafforzare la memoria dell’Olocausto, del genocidio, dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità, rafforzare la democrazia nell’UE
  • CERV-2024-CITIZENS-REM-HISTMIGRATION – Migrazione, decolonizzazione e società europee multiculturali
  • CERV-2024-CITIZENS-REM-EU INTEGRATION – L’integrazione europea e le sue definizione dei risultati

I progetti dovrebbero

  • Collegare diversi tipi di organizzazioni per creare sinergie;
  • Sviluppare diverse tipologie di attività (attività formative, pubblicazioni, strumenti ecc.);
  • Stabilire e condurre corsi di formazione per difensori dei diritti, funzionari pubblici, membri delle associazioni, magistratura, funzionari delle forze dell’ordine e politici;
  • Fornire opportunità di scambio intergenerazionale tra testimoni e generazioni future;
  • Coinvolgere persone provenienti da diversi gruppi target e genere, includendo, ove possibile, persone che affrontano razzismo, antisemitismo, antiziganismo o altre forme di discriminazione e intolleranza;
  • Promuovere l’uguaglianza di genere.

Possono partecipare soggetti aventi personalità giuridica (pubblica o privata), operanti nel settore no-profit od organizzazioni internazionali aventi sede in uno degli Stati membri o dei paesi associati al programma CERV o che tali siano diventati prima della firma della sovvenzione e solo se riuniti in un consorzio costituito da almeno 2 soggetti (coordinatore di progetto + almeno un co-applicant)

Il budget complessivo stimato è pari a 14 milioni di Euro, così suddiviso:

Topic 1            € 1.510.000

Topic 2            € 8.880.000

Topic 3            € 2.060.000

Topic 4            € 1.550.000

La sovvenzione richiesta per singolo progetto, erogata in misura forfettaria, non può essere inferiore a € 50.000.

 La durata dei progetti è compresa tra i 12 e i 24 mesi.

La scadenza per presentare la propria candidatura è fissata al 6 giugno 2024.

 

Per ulteriori dettagli è possibile collegarsi qui.

La Commissione Europea ha pubblicato un report sull’iniziativa Food 2030, un progetto nato per stabilire una strategia di visione che possa collegare i più importanti programmi di investimento comunitario su un tema trasversale come la nutrizione e la sostenibilità, da Horizon Europe al Green Deal.

Il report fa il punto della situazione riguardo alle strategie “dal produttore al consumatore” e stabilisce undici percorsi di azione dove ricerca e innovazione possono fornire benefici collaterali legati alla nutrizione.

L’obiettivo di Food 2030 è infatti quello di migliorare la nutrizione, il clima, e la circolarità intervenendo sulle comunità nei vari livelli di governance.

In particolare, i percorsi d’azione indicati nel documento sono:

  • Governance per il cambiamento dei sistemi alimentari
  • Trasformazione dei sistemi alimentari urbani
  • Cibo dall’oceano e dalle risorse d’acqua dolce
  • Proteine alternative per il cambiamento dietetico
  • Spreco alimentare e sistemi alimentari efficienti sotto il profilo delle risorse
  • Il mondo del microbioma
  • Nutrizione e diete sane sostenibili
  • I sistemi di sicurezza alimentare del futuro
  • Sistemi alimentari Africa
  • Dati e trasformazione digitale
  • Sistemi alimentari a inquinamento zero

Nello specifico, il report sottolinea il fatto che queste iniziative non vadano intraprese in maniera isolata, ma che un approccio sistemico, olistico, interdisciplinare e transdisciplinare di cultura della ricerca e dell’innovazione siano fondamentali per il successo e il reale impatto di Food 2030.

Per scaricare la pubblicazione completa collegati qui.

È stato annunciato dall’Agenzia esecutiva per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) che tutti i bandi 2024 relativi al programma LIFE saranno pubblicati il prossimo 18 aprile sul portale ‘Funding & tender opportunities‘ della Commissione europea.

L’obiettivo principale del programma è quello di contribuire al passaggio a un’economia sostenibile, circolare, efficiente sotto il profilo energetico, basata sulle energie rinnovabili, climaticamente neutra e resiliente ai cambiamenti climatici.

Il programma LIFE è suddiviso in due sezioni distinte, Ambiente e Azione per il clima, e per ogni sezione sono previsti due sottoprogrammi:

Ambiente:

  1. Tutela della natura e della biodiversità: in cui i progetti riguardano la conservazione della natura, soprattutto nelle aree della biodiversità, degli habitat e delle specie protette
  2. Economia circolare e qualità della vita: in questo sottoprogramma i progetti si concentrano sulla transizione verso un’economia sostenibile e circolare e hanno lo scopo di proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell’ambiente

Azione per il clima:

  1. Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: si tratta di progetti volti a ridurre le emissioni di gas serra, aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici e sensibilizzare alla necessità di una loro mitigazione;
  2. Transizione all’energia pulita: l’azione si occupa di progetti finalizzati alla transizione verso un’economia efficiente dal punto di vista energetico.

In particolare, le call del programma LIFE sono specifiche per sottoprogramma e per categoria di progetti e sono suddivise in: SAPs (Standard Action Projects – Progetti di Azione Standard); SIPs (Strategic Integrated Projects – Progetti Strategici Integrati); SNAPs (Strategic Nature Projects – Progetti Strategici di tutela della Natura); TA-PP (Technical Assistance Preparation of SNAPs and SIPs – Progetti di Assistenza Tecnica Preparatori dei Progetti Strategici).

La Commissione ha organizzato diverse sessioni informative online per sostenere i potenziali candidati nella preparazione delle loro proposte progettuali; le sessioni sono previste fra il 23 e il 26 aprile.

Inoltre, a giugno, il programma LIFE gestirà il più importante evento sulle energie rinnovabili e sull’uso efficiente dell’energia in Europa – l’European Sustainable Energy Week 2024. Il tema di quest’anno è “Competitività a zero emissioni che guida la transizione energetica dell’UE” e le candidature sono già aperte.  All’interno dell’evento si terrà anche la cerimonia di premiazione della 18a edizione dei Premi LIFE, che premieranno ancora una volta i progetti LIFE più innovativi e di successo in tre categorie: natura, ambiente e azione per il clima.

Per ulteriori dettagli sulle tipologie di azioni previste dal programma vai qui.

A partire dal 1° gennaio 2024, e fino al 30 giugno dello stesso anno, sarà il Belgio ad assumere la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, dopo che negli ultimi sei mesi del 2023 il ruolo era stato ricoperto dalla Spagna.

La presidenza del Consiglio è esercitata a turno dagli Stati membri dell’UE ogni sei mesi. Durante ciascun semestre, presiede le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell’UE in seno al Consiglio. Perciò, il Belgio avrà il compito di perseguire gli obiettivi stabiliti nelle proprie priorità e nel programma decisi dal “trio”, formato dallo stesso Belgio e da Spagna e Ungheria (che sarà il prossimo paese ad assumere la Presidenza).

Il sistema del gruppo di tre, chiamato anche “trio“, è stato introdotto dal Trattato di Lisbona nel 2009. Il trio fissa obiettivi a lungo termine e prepara un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di tale programma, ciascuno dei tre paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato.

All’insegna del motto “Proteggere. Rafforzare. Preparare.“, il Belgio si concentrerà su sei aree tematiche per i suoi lavori durante la presidenza:

  • difendere lo Stato di diritto, la democrazia e l’unità
  • potenziare la nostra competitività
  • perseguire una transizione verde e giusta
  • rafforzare la nostra agenda sociale e sanitaria
  • proteggere le persone e le frontiere
  • promuovere un’Europa globale

Alexander De Croo, primo ministro belga, durante la presentazione delle priorità politiche della presidenza del suo paese ha dichiarato:

“Il Belgio assume la presidenza del Consiglio in un periodo difficile. È un vero onore, ma anche una responsabilità. L’Unione europea non si è mai evoluta in linea retta ed è spesso nei momenti più difficili che sono stati compiuti i maggiori progressi”.

 

Collegati qui per ulteriori dettagli.

Sono aperte le candidature per la costituzione di ‘Alleanze per l’Innovazione 2024‘, finanziate nell’ambito del programma Erasmus+ 2021-2017, azione chiave 2.

Le alleanze per l’innovazione sono volte a rafforzare la capacità di innovazione dell’Europa mediante la cooperazione e il flusso di conoscenze tra l’istruzione superiore, l’istruzione professionale e la formazione (sia iniziale che continua) e il più ampio ambiente socioeconomico, compresa la ricerca. Inoltre, hanno lo scopo di potenziare l’offerta di nuove competenze, soprattutto competenze digitali e competenze in materia di sviluppo sostenibile rivolte al potenziamento di nuove tecnologie.

Si possono presentare candidature, sia singolarmente che congiuntamente per entrambi i bandi corrispondenti alle due aree di azione dell’iniziativa:

Lotto 1: Alleanze per l’istruzione e le imprese

ideazione di progetti transnazionali, strutturati e orientati ai risultati, in cui i partner condividono obiettivi comuni e lavorano insieme per promuovere l’innovazione, nuove competenze, senso di iniziativa e mentalità imprenditoriale.

Lotto 2: Alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze (attuazione del “piano”)

volte a individuare approcci strategici e a stabilire una cooperazione per proporre soluzioni concrete di sviluppo delle competenze a breve e lungo termine nei settori che danno attuazione all’importante azione individuata dell’Agenda europea delle competenze per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza, e cioè il Patto per le competenze.

Può candidarsi qualsiasi ente pubblico o privato attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, che sia stabilito in uno Stato membro dell’UE o in un paese terzo associato al Programma Erasmus+, in particolare:

Lotto 1:

organizzazioni pubbliche o private:

    • Istituti di istruzione superiore
    • Fornitori di IFP
    • Reti di fornitori di IFP
    • Piccole e medie o grandi imprese (comprese le imprese sociali)
    • Istituti di ricerca
    • Organizzazioni non governative
    • Enti pubblici a livello locale, regionale o nazionale
    • Organizzazioni attive nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù
    • Intermediari che rappresentano organizzazioni o imprese dell’istruzione, della formazione o della gioventù
    • Organismi di accreditamento, certificazione, riconoscimento o qualificazione
    • Camere di commercio, dell’industria o del lavoro, Camere dell’artigianato
    • Parti sociali europee o nazionali
    • Ospedali o altri istituti di cura, compresa l’assistenza a lungo termine
    • Autorità responsabili dell’istruzione, della formazione o dell’occupazione a livello regionale o nazionale
    • Ufficio di collocamento
    • Uffici statistici nazionali
    • Agenzie di sviluppo economico
    • Associazioni settoriali o professionali
    • Consigli per le competenze settoriali
    • Enti che forniscono orientamento professionale, consulenza professionale, servizi di informazione e servizi per l’impiego

Le alleanze per l’istruzione e le imprese devono essere così composte: almeno 4 Stati membri dell’UE o paesi terzi associati al programma, coinvolgendo un minimo di 8 candidati (beneficiari, non entità affiliate). Il consorzio deve includere almeno 3 attori del mercato del lavoro (imprese o società, o organizzazioni intermediarie rappresentative, come camere, sindacati o associazioni di categoria) e almeno 3 fornitori di istruzione e formazione (IFP e istituti di istruzione superiore), come richiedenti (beneficiari, non enti affiliati). In ogni proposta dovrebbero essere coinvolti almeno un istituto di istruzione superiore e un fornitore di IFP come richiedenti (beneficiari, non entità affiliate).

Lotto 2

Membri del Patto per le Competenze

    • Istituti di istruzione superiore
    • Fornitori di IFP
    • Reti di fornitori di IFP
    • Piccole e medie o grandi imprese (comprese le imprese sociali)
    • Istituti di ricerca
    • Organizzazioni non governative
    • Enti pubblici a livello locale, regionale o nazionale
    • Organizzazioni attive nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù
    • Intermediari che rappresentano organizzazioni o imprese dell’istruzione, della formazione o della gioventù
    • Organismi di accreditamento, certificazione, riconoscimento o qualificazione
    • Camere di commercio, dell’industria o del lavoro, Camere dell’artigianato
    • Parti sociali europee o nazionali
    • Ospedali o altri istituti di cura, compresa l’assistenza a lungo termine
    • Autorità responsabili dell’istruzione, della formazione o dell’occupazione a livello regionale o nazionale
    • Ufficio di collocamento
    • Uffici statistici nazionali
    • Agenzie di sviluppo economico
    • Associazioni settoriali o professionali
    • Consigli per le competenze settoriali
    • Enti che forniscono orientamento professionale, consulenza professionale, servizi di informazione e servizi per l’impiego

Le alleanze per la cooperazione settoriale sulle competenze (piano) devono essere così composte: almeno 8 Stati membri dell’UE o paesi terzi associati al programma e coinvolgere almeno 12 candidati (beneficiari, non entità affiliate). Il consorzio deve includere almeno 5 attori del mercato del lavoro (imprese o società, o organizzazioni intermediarie rappresentative, come camere, sindacati o associazioni di categoria) e almeno 5 fornitori di istruzione e formazione (IFP e istituti di istruzione superiore) come richiedenti (beneficiari, non affiliati entità). In ogni proposta dovrebbero essere coinvolti almeno un istituto di istruzione superiore e un fornitore di IFP come richiedenti (beneficiari, non entità affiliate).

Anche le organizzazioni di paesi terzi non associati al programma possono partecipare come beneficiari a pieno titolo, entità affiliate o partner associati, ma non come coordinatore, se la loro partecipazione apporta un valore aggiunto essenziale al progetto.

Eccezione: le organizzazioni della Bielorussia Regione 2) e della Federazione Russa (Regione 4) non possono partecipare a questa azione.

Il budget complessivo è pari a 62.000.000,00 di Euro, così suddiviso: 30 milioni di euro per il lotto 1 e 32 milioni di euro per il lotto 2.

La scadenza per la presentazione delle candidature è il 7 marzo 2024.

Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito ufficiale di EACEA, agenzia che gestisce il programma.

La Commissione ha aperto il nuovo bando di EUPI, l’Iniziativa di costruzione della pace fra Israele e Palestina, finanziato nell’ambito del programma NDICI – Europa Globale.

Lo scopo bando è quello di ottenere un maggiore sostegno pubblico e politico per la risoluzione della questione dei due Stati tra specifiche circoscrizioni e gruppi in Israele e Palestina attraverso l’impegno positivo della società civile.

La call è suddivisa in 2 lotti:

  • Lotto 1: Potenziare il sostegno della società civile al discorso pubblico a favore di una soluzione equa e negoziata a due Stati in Israele e Palestina.
  • Lotto 2. Promuovere il sostegno della società civile ai cambiamenti sociali in Israele e Palestina, per un clima favorevole alla costruzione della pace e a una soluzione equa e negoziata a due Stati.

Possono partecipare al bando le ONG, gli istituti di istruzione e formazione (scuole, università, centri di ricerca), i think tank e i media no profit.

Proponente e partner devono essere stabiliti nell’UE, in Israele o Palestina. Il proponente può presentare una proposta di progetto da solo o in partenariato con un altro soggetto ma se il proponente non ha sede in Palestina o Israele, il partenariato con un co-proponente locale israeliano o palestinese è obbligatorio.

Il bando è classificato come “ristretto”, perciò la presentazione delle proposte di progetto prevede due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario sintetico in cui il progetto viene delineato in modo poco dettagliato; solo i progetti il cui concept note sarà valutato positivamente saranno poi invitati a inviare la proposta completa di progetto.

Il budget totale disponibile equivale a 5 milioni di euro. La durata dei progetti deve essere compresa fra 36 e 60 mesi.

Il contributo per progetto può coprire fino al 95% dei costi ammissibili di progetto per un massimo di 1.000.000 euro.

La scadenza per partecipare al bando è fissata al 7 marzo 2024.

 

Tutti i dettagli sono disponibili sul portale Funding and Tenders della Commissione.

La Commissione ha pubblicato il bando “Circolazione di opere letterarie europee” (CREA-CULT-2024-LIT), nell’ambito del della sezione “Cultura” del programma Europa Creativa.

Lo scopo è quello di supportare progetti che comportano la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di opere di narrativa scritte da autori che sono cittadini o residenti nei paesi ammessi al programma Europa Creativa, o sono riconosciute come parte del patrimonio letterario di questi paesi.

Il bando intende co finanziarie circa 40 progetti, basati su una solida strategia editoriale e promozionale, che prevedano un pacchetto di almeno 5 opere letterarie europee e che abbiano questi requisiti:

  • contribuire alla diversità nel campo letterario in riferimento al paese (paesi), includendo opere di narrativa provenienti da paesi che sono sottorappresentati e, in particolare, opere scritte in lingue meno utilizzate
  • il formato del libro e la strategia di distribuzione contribuiscono a garantire un’ampia e facile diffusione delle opere letterarie europee
  • la strategia di promozione consente lo sviluppo del pubblico dei lettori
  • il progetto incoraggia la collaborazione tra i principali attori del settore librario
  • il progetto contribuisce ad elevare il profilo dei traduttori e rispetta il principio dell’equa remunerazione
  • il progetto affronta questioni trasversali al programma Europa Creativa e le priorità della Sezione Cultura 2024 del programma stesso.

Tutti i progetti finanziati nell’ambito di questa azione devono tenere conto anche dell’inclusione, della diversità, dell’uguaglianza di genere e della transizione ambientale.

Le opere devono essere tradotte nelle e dalle lingue legalmente riconosciute dai paesi che partecipano al Programma Europa Creativa, con particolare riguardo ai progetti volti ad offrire libri in lingua ucraina ai rifugiati e agli sfollati ucraini.

Possono partecipare al bando gli enti pubblici e privati dotati, di personalità giuridica da almeno 2 anni alla data di scadenza per la presentazione delle domande, come singoli o come partenariato (almeno 2 partner), i quali devono:

  • essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi:
    • Stati Membri dell’UE, compresi i paesi e i territori d’oltremare;
    • Paesi che non fanno parte dell’UE, che fanno parte dell’Area economica europea e paesi associati al Programma “Europa Creativa”
  • Essere attivi nel settore dell’editoria e del libro.

Il budget complessivo è di 5 milioni di Euro e la scadenza per presentare la propria candidatura è il 16 aprile 2024.

Ulteriori dettagli sono disponibili sito ufficiale della Call.

European City Facility (EUCF), un progetto co-finanziato dall’EU nell’ambito del programma LIFE, ha annunciato l’apertura del suo 6° invito a presentare candidature entro il 15 marzo 2024.

Il bando è rivolto a tutti i comuni/autorità locali, ai loro raggruppamenti e agli enti pubblici locali che aggregano comuni/autorità locali dei 27 Stati membri dell’UE, dell’Islanda e dell’Ucraina.

La call mira a finanziare, con un budget totale di 4,5 milioni di Euro, 75 proposte di investimento – “investment Concepts” – relative all’attuazione delle azioni identificate nei loro piani d’azione riguardo all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili.

L’EUCF fornirà alle realtà selezionate un finanziamento rapido e semplificato di 60.000 euro a supporto delle attività necessarie allo sviluppo delle loro proposte di investimento. L’importo della sovvenzione può essere utilizzato per il personale interno – se le capacità interne sono sufficienti – o per esperti esterni, subappaltatori e altre posizioni che sono necessari per lo sviluppo del concetto di investimento.

Tra le attività finanziabili ci sono studi di fattibilità, analisi ingegneristiche, approfondimenti giuridici, studi sociali, studi di mercato, analisi finanziarie, audit in materia di energia e ulteriori attività di supporto.

In questo contesto, l’EUCF affronta due ostacoli fondamentali agli investimenti energetici sostenibili:

  • Capacità finanziaria e giuridica delle autorità locali di trasformare le loro strategie energetiche e climatiche a lungo termine in concetti di investimento adeguati.
  • Mancanza di aggregazione di progetti più piccoli frammentati e quindi mancanza di attrattiva per il settore finanziario.

Gli “investment concept” finanziati costituiranno, così, una riserva sostanziale di progetti di investimento in energia sostenibile nei comuni europei per la realizzazione di un piano aziendale e finanziario completo. In questo modo, faciliteranno la successiva mobilitazione di investimenti (locali) nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili. Le fonti di finanziamento potranno provenire dal settore privato, ma anche da altri strumenti finanziati dall’UE.

Le domande devono essere presentate in lingua inglese insieme ai documenti di supporto, seguendo i modelli messi a disposizione sul sito di EUCF.

Per ulteriori dettagli consultare il sito ufficiale.

È stato lanciato, nell’ambito del programma URBACT, il bando per le Reti di Trasferimento dell’Innovazione, (Innovation Transfer Networks, ITN), rivolto alle città che hanno ricevuto finanziamenti per sviluppare un’Azione Innovativa Urbana (UIA) dal 2016 al 2023.

La call si rivolge in particolare alle città che desiderano operare come Lead Partner (LP) e condividere la loro esperienza con altre città interessate ad attuare progetti simili.

La call presenta due obiettivi principali:

  1. migliorare la capacità delle città di gestire politiche urbane sostenibili e, più in particolare, di rafforzare la progettazione di soluzioni di pianificazione integrata. Le ITN dovrebbero sostenere un processo organizzato di scambio e apprendimento tra pari, al fine di migliorare l’analisi delle sfide, potenziare gli approcci innovativi e sostenere il miglioramento delle politiche e della pianificazione locale.
  2. sostenere la diffusione a cascata delle innovazioni sviluppate dalle città UIA che agiranno come capofila delle reti di trasferimento dell’innovazione. L’obiettivo di queste reti è sostenere l’adattamento del progetto di innovazione originale e preparare il suo riutilizzo, in un formato che rifletta il nuovo contesto locale.

I principali beneficiari del bando sono le città dei 27 Stati membri dell’UE, Norvegia, Svizzera, nonché Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia.

Il tipo di beneficiario “città” si riferisce all’autorità locale pubblica che rappresenta:

  • Città, comuni, paesi;
  • Agenzie locali definite come organizzazioni pubbliche o semipubbliche istituite da una città, parzialmente o interamente di proprietà dell’autorità cittadina, responsabili della progettazione e attuazione di politiche specifiche (sviluppo economico, fornitura di energia, servizi sanitari, trasporti, ecc.);
  • Livelli infra-comunali di governo come distretti cittadini e quartieri nei casi in cui sono rappresentati da un’istituzione politico-amministrativa con competenze per la formulazione e l’attuazione di politiche nell’area di politica coperta dalla rete URBACT interessata in cui desiderano coinvolgersi;
  • Autorità metropolitane e agglomerati organizzati nei casi in cui sono rappresentati da un’istituzione politico-amministrativa con competenze delegate per la formulazione e l’attuazione di politiche nell’area di politica coperta dalla rete URBACT interessata.

Oltre ai partner delle città, le ITN possono includere un numero limitato di altri beneficiari idonei (partner non cittadini):

  • Autorità provinciali, regionali e nazionali, per quanto riguarda le questioni urbane;
  • Università e centri di ricerca, per quanto riguarda le questioni urbane;
  • Autorità di gestione della Politica di Coesione e dei Fondi di Solidarietà dell’UE.

Ogni rete avrà un budget specifico per l’expertise di euro 105.000 per coprire i costi di supporto di esperti per l’intera durata del progetto.

La scadenza per partecipare al bando è fissata al 20 marzo 2024.

 

Per ulteriori dettagli e per conoscere le modalità di partecipazione collegati qui.