È stata approvata dal Consiglio dell’UE la ‘Direttiva europea sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica’.

L’atto legislativo riconosce espressamente come reati in tutta l’UE le mutilazioni genitali femminili, il matrimonio forzato, la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking online, le molestie online e l’incitamento alla violenza o all’odio online.

Tali crimini saranno punibili con pene detentive da uno a cinque anni; inoltre, sono previste anche una serie di circostanze aggravanti che comportano sanzioni più severe, come, ad esempio, l’esercizio della violenza contro una persona vulnerabile o un minore, oppure contro un coniuge o un partner, o contro personaggi pubblici, giornalisti, difensori dei diritti umani.

Inoltre, la direttiva è formata anche da norme per facilitare la denuncia da parte delle vittime di violenza, così come misure volte alla prevenzione e disposizioni dettagliate sulle misure di assistenza e protezione che gli Stati membri dovrebbero fornire alle vittime.

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, gli Stati membri avranno tre anni di tempo dall’entrata in vigore della Direttiva per recepirla nel proprio diritto nazionale.

Per scoprire ulteriori dettagli leggi il comunicato stampa ufficiale del Consiglio.

È stato lanciato il secondo bando nell’ambito del progetto LIVEMX, finanziato dal programma Europa Creativa con il bando “Music Moves Europe”.

Il progetto ha come scopo quello di sostenere lo sviluppo di un settore musicale più diversificato e sostenibile attraverso finanziamenti dedicati, concepiti per rispondere ad esigenze specifiche dell’ecosistema musicale europeo.

Il bando si concentrati su tre topic specifici:

1. Esportazione della musica (Music export)

I progetti in questo ambito devono affrontare almeno una delle tre sfide seguenti. I progetti dovrebbero proporre potenziali soluzioni a queste sfide attraverso la sperimentazione di nuovi approcci, fornendo competenze, formazione e sviluppo di know-how e/o creando nuove conoscenze e informazioni:

  • Sviluppare l’esportazione di musica attraverso la co-creazione
  • Promuovere nuova musica e artisti all’estero in modo innovativo
  • Sviluppare reti professionali e conoscere nuovi mercati

2. Locali di musica dal vivo (Live music venues)

In questo ambito i progetti devono affrontare almeno una delle seguenti sfide. I beneficiari diretti dei progetti devono essere locali di musica dal vivo o associazioni di musica dal vivo:

  • Sviluppare la circolazione degli artisti in Europa
  • Sviluppare soluzioni ecologiche adatte al settore della musica dal vivo
  • Sviluppare nuove strategie per il pubblico

3. Circolazione e interazione digitale (Digital circulation and engagement)

I progetti in questo ambito devono proporre soluzioni alle sfide sopra indicate per i locali di musica dal vivo e per l’esportazione della musica che utilizzino la tecnologia digitale. Ciò potrebbe comprendere:

  • adattare, testare o implementare soluzioni digitali esistenti nel settore musicale;
  • formare i professionisti del settore musicale europeo sull’uso di soluzioni digitali per affrontare le sfide identificate;
  • proporre format per una comprensione più approfondita delle sfide specifiche del settore musicale che possono essere risolte attraverso approcci digitali-tecnologici; e/o sviluppare concettualmente tali soluzioni.

Possono partecipare al bando organizzazioni pubbliche o private con personalità giuridica stabilite in uno degli Stati UE o in un Paese non UE ammissibili al programma Europa Creativa.

Le organizzazioni devono:

  • essere costituite da almeno un anno alla data di presentazione della candidatura;
  • avere comprovata esperienza di lavoro nel settore su cui si concentra il progetto proposto (esportazione della musica, locali di musica dal vivo, soluzioni digitali applicabili al settore musicale).

Le candidature devono essere presentate da un soggetto singolo. Il contributo UE, in forma di sovvenzione forfettaria (lump sum), può essere di € 20.000 , € 40.000 o € 60.000.

Il budget complessivo ammonta a € 1.300.000 e la scadenza per partecipare è fissata al 24 giugno 2024.

Per scoprire ulteriori dettagli, collegati qui.

Il Programma di cooperazione transnazionale Interreg Euro–MED ha pubblicato la Call 5, la prima relativa a progetti territoriali strategici. Il bando aprirà il 16 giugno e si svolgerà in due fasi:

  • pre-candidatura: 26 settembre 2024 (ore 13)
  • candidatura completa (apertura: 7 gennaio 2025): 28 febbraio 2025 (ore 13).

Solamente le proposte di progetto selezionate al termine della fase di pre-candidatura potranno candidarsi alla fase di candidatura completa.

Le categorie di territori ammissibili sono isolearee rurali o aree montane, che necessitano soluzioni dedicate per le sfide specifiche che devono affrontare, con uno specifico focus sui temi della gestione del ciclo dei rifiuti o della riduzione dello spreco idrico.

I progetti devono essere in linea con le priorità del Programma (Priorità 1: Un Mediterraneo più intelligente e Priorità 2: Un Mediterraneo più verde) e con i suoi obiettivi specifici:

– Missione 1. Rafforzare un’economia sostenibile innovativa

  • OS 1.1. Sviluppare e migliorare le capacità di ricerca e innovazione e l’utilizzo di tecnologie avanzate
  • OS 2.6. Promuovere la transizione a un’economia circolare ed efficiente nell’uso delle risorse

– Missione 2. Proteggere, recuperare e valorizzare l’ambiente naturale e il patrimonio

  • OS 2.4. Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione del rischio di catastrofi, la resilienza, tenendo conto degli approcci basati sull’ecosistema
  • OS 2.7. Migliorare la protezione e la conservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi anche nelle aree urbane e ridurre ogni forma di inquinamento-

– Missione 3. Promuovere spazi abitativi verdi

  • OS 2.4. Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione del rischio di catastrofi, la resilienza, tenendo conto degli approcci basati sull’ecosistema

– Missione 4. Migliorare il turismo sostenibile

  • OS 1.1. Sviluppare e migliorare le capacità di ricerca e innovazione e l’utilizzo di tecnologie avanzate
  • OS 2.6. Promuovere la transizione a un’economia circolare ed efficiente nell’uso delle risorse
  • OS 2.4. Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione del rischio di catastrofi, la resilienza, tenendo conto degli approcci basati sull’ecosistema
  • OS 2.7. Migliorare la protezione e la conservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi anche nelle aree urbane e ridurre ogni forma di inquinamento.

La dotazione finanziaria complessiva del bando è di 35 milioni di euro.

 

Per ulteriori informazioni collegati alla pagina ufficiale del programma.

È stato aperto un nuovo bando per progetti sull’assistenza, il sostegno e l’integrazione di cittadini di Paesi terzi vittime della tratta di esseri umani, nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (FAMI).

Lo scopo del bando è quello di contribuire a migliorare l’identificazione, l’assistenza, il sostegno e l’integrazione delle vittime della tratta di esseri umani provenienti da Paesi terzi, affrontando le sfide individuate nella quarta relazione della Commissione sui progressi compiuti nella lotta alla tratta di esseri umani e le tendenze osservate attraverso la raccolta di dati a livello di UE.

Gli obiettivi specifici del bando sono i seguenti:

  • facilitare la prevenzione dello sfruttamento lavorativo di cittadini di paesi terzi, nonché la sensibilizzazione, anche nei paesi terzi, sui rischi di sfruttamento lavorativo e di false offerte di lavoro;
  • facilitare la prevenzione dello sfruttamento sessuale di cittadini di Paesi terzi e la sensibilizzazione, anche nei Paesi terzi, sui rischi della tratta di esseri umani, tenendo conto della dimensione online del crimine;
  • sensibilizzare sulla domanda che favorisce la tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo e sessuale;
  • facilitare l’identificazione precoce delle vittime di paesi terzi trafficate a scopo di sfruttamento lavorativo, anche nel contesto delle ispezioni sul lavoro e attraverso la cooperazione con il settore privato;
  • fornire assistenza e sostegno specializzato, anche in strutture specializzate, alle vittime della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento, tenendo conto delle loro esigenze specifiche, quali l’età, il sesso e le conseguenze fisiche e psicologiche della forma o delle forme di sfruttamento di cui sono state vittime;
  • con il contributo di quanto sopra, facilitare soluzioni durature per: a) l’integrazione di cittadini di Paesi terzi vittime della tratta di esseri umani nella società ospitante, che tenga conto delle esigenze individuali delle vittime e che miri a prevenire la ri-tratta; oppure b) il rimpatrio volontario sicuro e sostenibile delle vittime di tratta di esseri umani provenienti da Paesi terzi, che si basi su un’adeguata valutazione dei rischi e prevenga la loro ri-tratta.

Le proposte dovranno concentrarsi sul contributo al raggiungimento di almeno uno, ma idealmente di più, dei seguenti risultati:

– miglioramento dell’identificazione, della protezione, dell’assistenza, del sostegno e dell’integrazione dei cittadini di Paesi terzi vittime della tratta di esseri umani, anche nel contesto delle ispezioni sul lavoro e della lotta alla criminalità organizzata, tenendo conto in particolare dei bambini e di altri gruppi vulnerabili, nonché dei settori e degli ambienti ad alto rischio;

– migliorare la cooperazione transnazionale tra le autorità locali e regionali e la società civile per l’identificazione, l’integrazione e il rimpatrio volontario e sicuro delle vittime della tratta di esseri umani provenienti da Paesi terzi e per trovare soluzioni durature per le vittime particolarmente vulnerabili della tratta di esseri umani, compresi i bambini;

– migliorare l’identificazione, la protezione, l’assistenza e il sostegno alle vittime attraverso una maggiore considerazione della dimensione online della tratta di esseri umani;

– sviluppare approcci pratici, strumenti e linee guida, se pertinenti e appropriati, basandosi sui risultati dei progetti passati.

Possono partecipare al bando enti non-profit stabiliti nei Paesi UE (esclusa la Danimarca) e organizzazioni internazionali.

I progetti, che dovranno avere una durata massima di 24 mesi, devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno tre soggetti di 3 diversi Stati UE. Le organizzazioni internazionali non possono essere coordinatori di progetto.

Il budget complessivo è di € 6.000.000. Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto, per una sovvenzione compresa tra 500.000 e 1.000.000 euro.

La scadenza per partecipare al bando è fissata al 21 agosto 2024.

 

Per ulteriori dettagli, collegati alla pagina ufficiale del bando.

È stato pubblicato il terzo bando della European Urban Initiative (EUI), l’iniziativa finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) che sostiene la crescita urbana sostenibile.

La nuova call per Azioni Urbane Innovative (EUI-IA) sostiene progetti in grado di sviluppare interventi concreti e soluzioni innovative che possano essere d’ispirazione alla Politica di coesione nelle aree urbane. Le autorità locali interessate dovranno proporre progettualità in uno dei seguenti topic:

  1. Transizione energetica

Tale tematica prevede la sperimentazione di soluzioni innovative trasferibili e scalabili in contesti di vita reale per le reti energetiche locali economicamente sostenibili, più intelligenti e integrate, a zero emissioni di carbonio e guidate dalla domanda, coinvolgendo al tempo stesso i cittadini e le parti interessate per contribuire ad accelerare la transizione.

  1. Tecnologia nelle città

Lo scopo è quello di finanziare progetti per la sperimentazione di soluzioni innovative basate sulle nuove tecnologie in contesti di vita reale, per fornire migliori servizi pubblici ai cittadini e/o potenziare le capacità delle autorità locali di offrire tali servizi, attraverso sperimentazioni che potrebbero essere replicate su scala più ampia con l’aiuto degli investimenti della politica di coesione.

Può partecipare al bando:

  • qualsiasi autorità di unità amministrativa locale che abbia almeno 50.000 abitanti e rientrino nei livelli 1 o 2 della classificazione DEGURBA;
  • associazione o raggruppamento di autorità urbane con forma giuridica di agglomerato organizzato composto da Unità Amministrative Locali, in cui la maggioranza (almeno il 51%) degli abitanti vive in Unità Amministrative Locali e in cui la popolazione complessiva è di almeno 50 000 abitanti;
  • associazione o raggruppamento di enti urbani privi di personalità giuridica di agglomerati organizzati in cui tutti gli enti urbani interessati sono Unità Amministrative Locali definite che rientrino nei livelli 1 o 2 della classificazione DEGURBA e in cui la popolazione totale combinata (MUA e AUA) è di almeno 50 000 abitanti.

Il budget disponibile per il bando è pari a 90 milioni di euro dal FESR, erogati a un tasso di cofinanziamento dell’80% e non oltre i 5 milioni per ciascun progetto finanziato.

La scadenza per presentare proposte è il 14 ottobre 2024.

Ulteriori dettagli sono disponibili nel sito ufficiale del programma.

Si avvicina l’evento centrale della Settimana Verde dell’UE 2024 (EU Green Week), un importante appuntamento annuale per discutere, apprendere e celebrare le politiche ambientali dell’Unione Europea e così promuovere lo sviluppo sostenibile.

Infatti, il 29 e 30 maggio 2024 si terrà a Bruxelles la conferenza “Verso un’Europa resiliente all’acqua”, tematica scelta per questa annualità come conseguenza delle ricorrenti crisi idriche di cui siamo testimoni, per dare la possibilità di discutere dei vari aspetti della gestione idrica integrata.

Maggiori informazioni sull’evento, sul programma delle giornate e su come registrarsi sono disponibili qui.

Sarà inoltre possibile partecipare sino al 1 settembre 2024 ad eventi partner, organizzati in presenza e/o in streaming su tutto il territorio UE e collegati al tema della resilienza idrica. Il calendario degli eventi è consultabile qui.

L’evento è fruibile anche in modalità online.

L’Agenzia Italiana per la Gioventù organizza, nel corso dell’anno, una serie di FOCUS LAB al fine di offrire conoscenze e strumenti per facilitare la partecipazione al Corpo europeo di solidarietà e garantire la qualità delle azioni svolte, trattando tematiche e priorità centrali per il Programma e per le politiche giovanili a livello europeo.

Il prossimo FOCUS LAB, che si terrà a Roma il 4 e 5 giugno 2024, riguarderà sostenibilità ambientale e obiettivi climatici. L’evento è aperto alla partecipazione di 30 rappresentanti di organizzazioni, gruppi informali, movimenti giovanili, enti locali e stakeholder interessati a comprendere e approfondire questi aspetti. Verranno coperti i costi di viaggio e alloggio fino ad un massimo di 300 euro per i partecipanti selezionati.

L’iscrizione dovrà essere effettuata entro il 20 maggio 2024, registrandosi qui.

Per maggiori informazioni sull’evento e per consultare il calendario dei prossimi FOCUS LAB.

La Commissione Europea ha aperto, nell’ambito del programma CERV (Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori), il bando Bando per supportare le organizzazioni della società civile nell’attuazione e diffusione dei principi della Carta dei Diritti Fondamentali UE (CERV-2024-CHAR-LITI).

La call ha come scopo quello di tutelare, promuovere e sensibilizzare i diritti fornendo un sostegno finanziario alle organizzazioni della società civile che sono attive a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale per promuovere e coltivare tali diritti, rafforzando così anche la tutela e la promozione dei valori dell’Unione e il rispetto dello Stato di diritto

L’obiettivo è quello di contribuire alla costruzione di un’Unione più democratica, al dialogo democratico, alla trasparenza e al buon governo.

ll bando si compone di cinque priorità:

  • Sviluppo della conoscenza ed aumento della consapevolezza riguardo la Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE (CERV-2024-CHARLITI-CHARTER)
  • Promozione dei diritti e dei valori attraverso il potenziamento dello spazio civico (CERV-2024-CHARLITI-CIVIC)
  • Contenzioso strategico (CERV-2024-CHARLITI-LITIGATION)
  • Protezione dei valori e diritti dell’UE attraverso la lotta al hate crime ed al hate speech (CERV-2024-CHARLITI-SPEECH)
  • Sostenere un ambiente favorevole alla protezione dei whistleblowers (segnalatori di illeciti) (CERV-2024-CHARLITI-WHISTLE)

Il budget complessivo stimato per il bando è pari a 16.000.000, così distribuiti:

  1. CERV-2024-CHARLITI-CHARTER: € 3.100.000
  2. CERV-2024-CHARLITI-CIVIC: € 3.000.000
  3. CERV-2024-CHARLITI-LITIGATION: € 2.400.000
  4. CERV-2024-CHARLITI-SPEECH: € 5.500.000
  5. CERV-2024-CHARLITI-WHISTLE: € 2.000.000

La sovvenzione UE richiesta non può essere inferiore a 75.000 euro. La durata dei progetti è compresa tra i 12 e i 24 mesi.

La scadenza per presentare la propria candidatura è fissata al 18 Settembre 2024.

Per conoscere tutti i dettagli del bando, collegati qui.

Il piano per un diploma europeo, iniziato nel settembre 2020 con la comunicazione della Commissione sulla realizzazione dello spazio europeo dell’istruzione entro il 2025, sta per diventare realtà.

Alla fine dello scorso marzo, la Commissione Europea ha presentato tre iniziative volte a promuovere la creazione di un diploma europeo, che andrebbe a vantaggio degli studenti e della comunità dell’istruzione superiore, stimolando la mobilità per l’apprendimento all’interno dell’UE e potenziando le competenze trasversali degli studenti.

Il pacchetto era stato già annunciato dalla Presidente Von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2023 e rientra nel programma di lavoro della Commissione per il 2024.

Il pacchetto comprende: una Comunicazione su un piano per un diploma europeo e due proposte di raccomandazioni del Consiglio, la prima per migliorare i processi di garanzia della qualità e il riconoscimento automatico delle qualifiche nell’istruzione superiore e la seconda per rendere le carriere accademiche più attraenti e sostenibili.

La Comunicazione ha proposto un percorso di cooperazione tra gli Stati UE e il settore dell’istruzione superiore verso la creazione di un diploma europeo riconosciuto automaticamente in tutto il territorio UE. Data la diversità dei sistemi di istruzione europei, la Commissione ha proposto un approccio graduale, con 2 possibili opzioni di accesso:

  • un marchio europeo preparatorio che offrirebbe un chiaro riconoscimento europeo e verrebbe attribuito ai programmi di diploma congiunto che soddisfano i criteri europei proposti. Gli studenti otterrebbero un certificato del marchio di diploma europeo insieme al diploma congiunto;
  • un diploma europeo (ovvero un nuovo tipo di qualifica basato su criteri comuni e ancorato alla legislazione nazionale) che sarebbe rilasciato congiuntamente da più università di Paesi diversi o da un soggetto giuridico europeo da esse istituito. In questo caso gli studenti riceverebbero un “diploma europeo” riconosciuto automaticamente.

Gli Stati membri saranno aiutati dalla Commissione nella realizzazione del diploma europeo attraverso diverse azioni, tra cui un laboratorio politico sul diploma europeo, che sarà istituito nel 2025 e sostenuto dal programma Erasmus+. Nel 2025 il programma Erasmus+ sarà protagonista anche grazie all’avvio di “progetti per il percorso verso un diploma europeo“. Essi avranno l’obiettivo di fornire incentivi finanziari agli Stati membri – insieme alle loro agenzie nazionali, alle università, agli studenti e alle parti economiche e sociali – affinché intraprendano il percorso verso il diploma europeo.

La speranza della Commissione è che questo progetto possa contribuire anche a soddisfare la domanda del mercato del lavoro e ad aumentare l’attrattiva dei laureati sul mercato, attirando studenti da tutto il mondo e rafforzando la competitività europea.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

Il Report degli Investitori BlueInvest 2024 dimostra come si stia delineando un ecosistema di investimenti per sostenere l’innovazione nell’economia blu, e l’iniziativa BlueInvest è stata una forza trainante di questo cambiamento.

Il volume degli investimenti divulgati nell’economia blu è aumentato significativamente. È 3 volte più grande di quanto fosse 10 anni fa, raggiungendo più di €13 miliardi nel periodo quinquennale tra il 2018 e il 2023.

Prima del 2012 era di 875 milioni, dal 2012 al 2017 è stato di 3.972 milioni, tra il 2018 e il 2023 è stato di 13.298 milioni. Dal 2018, il numero di transazioni nell’economia blu è aumentato. Circa 270 transazioni vengono chiuse ogni anno nell’economia blu. Almeno 30 fondi di private equity/venture capital sono focalizzati su transazioni nell’economia blu, e il numero è in crescita.

Questo trend indica una prospettiva positiva e un forte modello di crescita per il settore. Infatti prima del 2012 erano 380. Tra il 2012 e il 2017 sono state 456 e tra il 2018 e il 2023 sono state 1.247. Il 75% delle transazioni nell’economia blu europea avviene all’interno dell’UE, con la metà degli investitori provenienti da paesi non UE.

Ciò dimostra come le aziende dell’UE creino sostanziali opportunità di business che attirano investitori da altre regioni. In termini di numero di transazioni, le fusioni e acquisizioni rappresentano circa il 38%, seguite dagli investimenti in capitale di rischio in fase iniziale (34%), davanti agli investimenti in equity di crescita (11%), e sovvenzioni (7%). Ciò suggerisce un livello medio di maturità limitato del settore dell’economia blu nel complesso, specialmente considerando le somme relativamente modeste investite nelle aziende in fase di crescita. I 3 settori più dinamici sono le energie rinnovabili blu, la tecnologia blu e l’osservazione degli oceani, e l’acquacoltura. Invece gli altri settori dell’economia blu come il turismo costiero e marittimo sostenibile e la protezione e rigenerazione ambientale, hanno concluso meno transazioni.

BlueInvest è un’iniziativa dell’UE che mira a promuovere l’innovazione e gli investimenti in tecnologie sostenibili per l’economia blu. Offre assistenza per l’accesso al finanziamento per le imprese in fase iniziale, le PMI e le scale-up, così come la costruzione di capacità per gli investitori. BlueInvest è reso possibile dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca ed è supportato dal gruppo BEI.

Questo il link per poter scaricare il report completo.