I lavori del Progetto “FOCE: Formare e sviluppare le competenze del territorio di Forlì-Cesena sui Fondi Europei” sono proseguiti a pieno ritmo, il 12 e 14 novembre, con gli incontri laboratoriali online dei vari gruppi territoriali dell’iniziativa promossa dalla Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

Le attività sono state guidate dallo staff di InEuropa e si sono svolte per mezzo dell’app di teleconferenza “GMeet” e utilizzando la piattaforma di collaborazione digitale “Miro”.

Nella mattinata del 12 novembre, il gruppo “Politiche sociali e giovani” ha lavorato allo sviluppo di un’idea progettuale relativa alla formazione e scambio di pratiche a favore di caregiver familiari per prevenire situazioni di stress emotivo e burnout, concentrando i lavori sul programma europeo Erasmus +.

Nel pomeriggio, il gruppo “Ambiente e gestione del territorio” ha lavorato allo sviluppo di una proposta per migliorare una insufficiente consapevolezza e conoscenza per fronteggiare specifiche problematiche legate alla gestione del dissesto idrogeologico e frane nel territorio da parte delle pubbliche amministrazioni e della cittadinanza in generale; per svolgere il proprio lavoro, il gruppo si è focalizzato sul programma CERV – Reti di città.

Infine, nel pomeriggio del 14 novembre, il gruppo “Cultura e turismo”, ha lavorato allo sviluppo di percorsi formativi per operatori del territorio coinvolti nel settore turistico, focalizzandosi nuovamente sul programma europeo Erasmus +.

I partecipanti continueranno ad occuparsi dello sviluppo dell’idea progettuale nelle prossime due settimane, fino ai prossimi ed ultimi incontri di laboratorio, che si terranno il 26 e 28 novembre.

Al termine del percorso sarà redatto un breve draft di progetto, da presentare all’evento finale del progetto.

Il 10 e 11 ottobre 2024, presso l’Università di Hildesheim, si sono svolti rispettivamente l’evento di disseminazione finale del progetto ATTUNE – Activate University for Climate Change e il meeting transnazionale finale con tutti i partner di progetto.

Le due giornate hanno rappresentato il culmine di due anni di impegno, gratificazione e di grande collaborazione fra le università partecipanti (Università di Siena, Università di Hildesheim, Università Özyeğin, Università Maria Grzegorzewska, Università dei Paesi Baschi) e i 5  membri di Global Action Plan International (InEuropa, GAP Spain, GAP Polska, Mikado Consulting e agado).

L’evento del 10 ottobre si è aperto con un discorso della Professoressa Dr. May-Britt Kallenrode, Presidente dell’Università di Hildesheim, che ha definito ATTUNE “un ottimo esempio di come affrontare una sfida globale e cercare di fare localmente la cosa giusta per lavorare contro il cambiamento climatico. Un progetto importante, soprattutto per gli studenti, perché dimostra che non solo stiamo affrontando una grande sfida, ma possiamo anche imparare che possiamo fare qualcosa, impariamo l’auto-efficienza”, ed è proseguito con una panoramica del progetto e dei suoi risultati a tutti i partecipanti, approfondendo poi uno dei punti centrali del nostro progetto, perché è importante lavorare dalle università per affrontare il cambiamento climatico: “L’università offre stimoli costanti, e mira ad essere uno spazio in cui decostruiamo il sapere, in cui dobbiamo entrare in conflitto, perché abbiamo bisogno di dubbi, i dubbi sono il motore delle cose, ci permettono di indagare, e questo è qualcosa di cui abbiamo bisogno per affrontare la tematica del riscaldamento globale ed essere funzionali considerando tutte le sfaccettature. ATTUNE non si è limitato a parlare con gli studenti, ma si è concentrato su ciò che tutti possono fare, su ciò che tutte le diverse parti possono portare sul tavolo. E questo approccio funziona nell’università perché l’università è una comunità, è un ambiente che dà a tutti la possibilità di parlare e fare qualcosa, dove tutti sono validi. L’università è un ambiente che responsabilizza, che dà la capacità di agire e scegliere quale azione intraprendere.“

Sono poi intervenuti 4 studenti delle squadre di Ricerca Azione dell’Università di Siena, che hanno presentato i risultati delle loro campagne, proponendo nuove possibili scelte e strategie di intervento sostenibili sia da parte dell’Università che da parte degli individui, seguiti da un panel delle cinque Università parte del progetto che hanno condiviso i due anni di esperienza, evidenziandone soddisfazioni ed esiti positivi ma anche come hanno affrontato le difficoltà. Infine, il percorso ATTUNE è stato presentato passo dopo passo, spiegando come il programma ATTUNE possa essere facilmente implementato da qualsiasi altra università. I video e le presentazioni dell’evento sono disponibili sul sito del progetto: https://www.attuneproject.eu/attune-final-international-dissemination-event/

Per celebrare gli importanti risultati raggiunti e concordare insieme gli ultimi step prima della conclusione del progetto, i partner si sono poi riuniti il giorno successivo: oltre alle questioni di carattere amministrativo e gestionale, si sono discussi il piano di valutazione, le ultime attività di comunicazione e disseminazione e soprattutto, come intendiamo dare continuità futura al progetto invitando tutti i partner a prendersi un impegno formale a mantenere i risultati del progetto ed incorporarli nella loro attività, garantendo al progetto la capacità di continuare ad avere un impatto.

Rispetto al successo e alla sostenibilità futura del progetto, un grande ruolo è giocato dagli studenti del RAT di UniSiena, che si sono da subito attivati per creare una rete a livello internazionale di ATTUNERS avvalendosi già della rete di studenti Erasmus ed intessendo già connessioni con studenti di altri atenei in Europa.

 

Dopo aver testato le attività con le scuole pilota, si è arrivati alla fase della diffusione nella comunità educativa dei risultati e delle risorse del progetto Just Action, finanziato dal programma Erasmus+ nell’ambito dell’Educazione scolastica. 

L’obiettivo di Just Action è sostenere i docenti della scuola primaria e secondaria nell’insegnamento dell’Educazione alla Cittadinanza Globale, attraverso un set di risorse didattiche gratuite da usare con gli studenti dagli 8 ai 15 anni (per incoraggiarli all’azione da cittadini consapevoli) e una guida online per docenti per affrontare le sfide dell’Educazione alla Cittadinanza Globale. Tutte le risorse sono gratuite e disponibili sul sito ufficiale e accessibili tramite una rapidissima registrazione.

Il team Just Action, composto da quattro membri del network internazionale Global Action Plan International (GAP Irlanda, GAP Spagna, InEuropa dall‘Italia e Framtiden dalla Norvegia), ha lavorato a stretto contatto con i docenti per progettare e realizzare le risorse che sono i pilastri del progetto: il Viaggio dello Studente (uno per la scuola primaria, uno per la scuola secondaria) e il Viaggio dell’Insegnante. 

Il Viaggio dello Studente è un set di attività didattiche volte a spingere gli studenti all‘azione in classe, a scuola e nella propria comunità. Per rendere possibile l’azione sui tre livelli per i diversi temi, le attività sono state raccolte su una mappa, da consultare prima di partire, proprio come si fa durante un viaggio. Tutte le attività sono collegate ai diversi curriculum scolastici dei Paesi partner del progetto e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sempre più importanti nella programmazione delle lezioni. In questo modo, gli insegnanti potranno raggiungere i propri obiettivi di insegnamento mentre affrontano con gli studenti temi importanti come la sostenibilità e la giustizia sociale. I materiali sono disponibili in quattro lingue diverse (italiano, inglese, spagnolo e norvegese): possono essere utili anche per affrontare le diverse tematiche durante le lezioni di lingua straniera, nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica.

Il Viaggio dell’Insegnante guida l’insegnante a comprendere meglio l’Educazione alla Cittadinanza Globale con le sue sfide e potenzialità, e spiega più nel dettaglio l’approccio di Just Action al suo insegnamento, incentrato sull’azione. Comprende contenuti che rendono la fruizione più semplice e dinamica (video, podcast, infografiche), oltre ad attività pratiche volte a far prendere dimestichezza con i temi trattati.

Durante uno degli eventi di presentazione del progetto a Dublino, Just Action e le sue risorse sono stati riconosciuti come validi da parte del Presidente dell’Irlanda Higgins, attraverso una lettera dell’Office of the Secretary General to the President. 

 

Gli eventi di presentazione

La mattina del 15 Ottobre 2024, InEuropa (il partner italiano di Just Action) ha diretto presso la Galleria Europa di Europe Direct Modena (Piazza Grande, 17) due workshop gratuiti sulla Cittadinanza Globale per studenti della scuola primaria e secondaria, nell‘ambito degli Erasmus Days. Sono state coinvolte due classi della scuola secondaria Carducci e due della scuola primaria Sant’Agnese di Modena. Ciascun workshop ha guidato i partecipanti a esplorare alcuni temi dell’Educazione alla Cittadinanza Globale (sostenibilità, cambiamento climatico, privilegi e giustizia climatica) attraverso attività dinamiche e coinvolgenti, basate sulle risorse del Viaggio dello Studente create durante i due anni di Just Action. Grazie al dinamismo delle attività, gli studenti si sono divertiti molto, ma al contempo sono riusciti a riflettere e comprendere quanto gli effetti del cambiamento climatico siano diseguali a livello globale.

L’esperienza è stata ripetuta il 18 Ottobre alla Scuola primaria Anna Frank di Montale, con due classi terze. Nelle due mattinate di workshop, sono stati coinvolti 120 studenti e 10 insegnanti, che hanno apprezzato le attività per il loro approccio giocoso e la capacità di coinvolgere e stimolare negli studenti delle riflessioni profonde (adatte alla propria età).

Il 17 Ottobre a partire dalle 19.30, invece, InEuropa ha presentato il progetto a tutta la cittadinanza alla Polisportiva Modena Est (Viale dell’Indipendenza, 25, Modena), in un evento gratuito aperto al pubblico che ha coinvolto i presenti in attività di cittadinanza globale e momenti di riflessione collettiva, con la partecipazione di vari ospiti di amministrazioni locali, associazioni e ONG: Irene Baraldi (Comune di Modena, Assistente del sindaco su Pace, Europa, Cooperazione Internazionale, Diritti umani, Dialogo interculturale e interreligioso), Federica Venturelli (Comune di Modena, Assessora a Politiche educative, Rapporto con l’Università), Antonia Zagnoni (Comune di Castelnuovo Rangone, Assessora alle Politiche scolastiche ed educative), Stefano Rimini (Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima), Matteo Dal Zotto (Foreste per Sempre ODV), Giorgio Sgarbi (direttore di Coopattiva e rappresentante del progetto Partecipa per il Parco del Laghetto di Modena Est), Laura Ferrari (Consigliera del Comune di Modena e rappresentante dell’Associazione Pianeta).

Al termine dell’evento, i partecipanti hanno potuto condividere le proprie idee attraverso quattro tavoli di brainstorming su come mettere in sinergia la comunità locale e gli studenti, sulle caratteristiche del cittadino globale, sulla cittadinanza globale e sulla partecipazione degli studenti alla vita della comunità. L’evento è terminato con un aperitivo e musica dal vivo. La serata è stata organizzata in collaborazione con Europe Direct Modena, Associazione Pianeta, Polisportiva Modena Est, Comitato dei Cittadini, CoopAttiva.

 

 

 

Insegnanti, cerchiamo voi!

InEuropa invita tutte le insegnanti e gli insegnanti della scuola primaria e secondaria a registrarsi al sito del progetto (è gratuito, come tutte le risorse), a provare le risorse disponibili e a fornire un feedback. Abbiamo bisogno del vostro supporto! 

La Provincia di Forlì-Cesena ha avviato oggi, con una giornata di orientamento introduttiva, svoltasi nella Sala Ex-Consiglio, il progetto “Foce: Formare e sviluppare le competenze del territorio di Forlì-Cesena sui Fondi Europei”, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

L’obiettivo è quello di sviluppare le competenze e le conoscenze sulle opportunità di finanziamento dell’Unione europea e sulle modalità di accesso alle risorse, creare una rete territoriale attiva nell’elaborazione, candidatura e gestione di progetti e favorendo una partecipazione ai fondi europei strategica in grado di garantire una ricaduta sui territori e rispondere alle priorità individuate dalle amministrazioni locali.

I destinatari principali del progetto sono tecnici, funzionari, dirigenti e amministratori dei Comuni, delle Unioni e della Provincia di Forlì-Cesena che ne fanno parte, nonché eventualmente rappresentanti e tecnici di enti partecipati dai Comuni.

I risultati attesi dal progetto includono un aumento della partecipazione degli enti locali del territorio, in forma individuale o sinergica, ai programmi europei, un miglioramento della qualità e della sostenibilità dei progetti locali, nonché un maggiore sviluppo socioeconomico dell’intera area. Inoltre, come effetto secondario, il progetto contribuirà a rafforzare il legame tra l’Unione Europea e i cittadini locali, promuovendo una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’integrazione europea e delle sue opportunità per lo sviluppo locale.

InEuropa gestirà il percorso di formazione alla base del progetto, affrontando la progettazione europea con un approccio pratico attraverso dei veri e propri laboratori di progettazione. Sono previsti altri due workshop in presenza e due laboratori a distanza per un numero totale di dieci ore di lezione.

L’evento finale del progetto si terrà il 12 dicembre, durante il quale sarà restituito il percorso svolto, l’analisi dei bisogni e le bozze progettuali sviluppate a livello congiunto dai gruppi di lavoro tematico-territoriali.

Sabato 12 ottobre è stata inaugurata la riqualificazione del Parco del Laghetto di Modena Est, con un evento organizzato per festeggiare il termine dei lavori realizzati grazie al progetto “Partecipa”.

Il progetto, coordinato dalla cooperativa sociale Coopattiva e in collaborazione con l’Associazione Pianeta, il Comitato Cittadini Modena Est e la Polisportiva Modena Est, ha permesso lo stanziamento di 333 mila euro – di cui 156.000 stanziati dalla Regione Emilia-Romagna – utilizzati per la riqualifica delle zone del Laghetto. 

Nello specifico, i lavori di riqualifica hanno permesso di effettuare opere di manutenzione alle strutture già esistenti all’interno del parco, come l’area verde dedicata ai bambini, e l’installazione di altre opere fortemente volute dai cittadini. È stata, infatti, effettuata l’installazione di telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadina, l’installazione di pali in legno per delimitare la sponda del lago, il ripristino del sistema di pompaggio e ossigenazione dell’acqua e la creazione di un impianto di basket. Inoltre, è stato installato un bagno per persone con disabilità motorie e un’altalena specifica per rendere il parco più accessibile. E’ stato, infine, realizzato il percorso pedonale nel lato ovest e sono state potenziate le luci. 

In particolare, l’evento di inaugurazione ha dato il via ad una nuova era per il Parco del Laghetto grazie ad un evento di pesca libera e un’apericena accompagnata dallo spettacolo organizzato dalla scuola d’arte Talentho e dalla performance del duo GEM.

InEuropa, in collaborazione con Coopattiva, ha seguito le varie fasi del progetto per facilitare e agevolare la partecipazione dei cittadini che si sono espressi più volte fornendo importanti suggerimenti al Comune di Modena sulla futura destinazione del Parco.

Il prossimo appuntamento per vivere il rinnovato Parco del Laghetto è previsto per sabato 26 ottobre con “Una passeggiata per l’ambiente“, in cui verranno trattate questioni legate alla storia dell’acqua e della pesca.

 

Mercoledì 2 ottobre, presso il centro gestito dal Gruppo Volontari Crocetta – G.V.C.,  si è svolto il primo workshop “Giovani consapevoli del cambiamento climatico”, nell’ambito del progetto Modena per il clima dell’Associazione Pianeta, realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

L’incontro è stato gestito da InEuropa tramite una formazione basata sul LEGO®SERIOUS PLAY®.

Il LEGO® Serious Play® è una metodologia di facilitazione che utilizza i mattoncini LEGO® come supporto metaforico all’espressione, al confronto e all’accelerazione dei processi decisionali.

La pratica metaforica al centro di LEGO® Serious Play® porta a costruire con le proprie mani modelli tridimensionali relativi all’argomento affrontato, sia esso di carattere strategico, operativo o relazionale.

In particolare, durante la formazione è stato ideato e realizzato un percorso di confronto rispetto a che cos’è il cambiamento climatico e, soprattutto, quali soluzioni mettere in pratica allo scopo di mitigarne l’impatto.

Si è trattato di un importante momento d’incontro per avvicinare i giovani, attraverso il gioco, ad una tematica quanto mai urgente.

Il prossimo workshop si svolgerà sabato 5 e coinvolgerà i giovani della fascia d’età 8-10 anni.

 

Guidate dal team ATTUNE Italia di InEuropa e di UniSiena, gli studenti delle diverse squadre hanno messo in atto delle campagne che proponessero nuove possibili scelte e strategie di intervento sostenibili sia da parte dell’Università di Siena che da parte degli individui.

Il Programma ATTUNE  è un processo di apprendimento innovativo che favorisce la cooperazione tra tutti gli attori del campus a livello verticale e orizzontale.

Si tratta di un percorso testato e validato da cinque università europee, che affronta direttamente il tema del cambiamento climatico nel campus universitario e promuove e incoraggia tutti i membri della comunità universitaria all’azione. I vari materiali possono essere adattati e personalizzati in base alle esigenze della singola università.

L’obiettivo è quello di innescare un processo di cambiamento concreto che possa avere un impatto ambientale positivo nel medio e lungo termine.

Scopri le azioni che hanno realizzato per rendere UniSiena più sostenibile!

Dopo aver testato le attività con le scuole pilota, è arrivato il momento di diffondere i risultati nella comunità educativa e presentare le risorse del progetto Just Action! agli insegnanti. 

La mattina del 15 Ottobre svolgeremo presso la Galleria Europa di Europe Direct Modena (Piazza Grande, 17) due workshop gratuiti sulla Cittadinanza Globale per studenti della scuola primaria (ore 9-11) e secondaria (ore 11-13), nell‘ambito degli Erasmus Days.  

Ciascun workshop guiderà i partecipanti a esplorare alcuni temi dell’Educazione alla Cittadinanza Globale (sostenibilità, giustizia climatica). I workshop saranno basati sulle risorse del Viaggio dello Studente create durante i due anni di Just Action.

Ogni workshop può accogliere un massimo di 30 partecipanti (una/due classi), pertanto si richiede gentilmente ai docenti accompagnatori di contattare i referenti dell’iniziativa tramite email all’indirizzo ineuropa@ineuropa.info

Il 17 Ottobre a partire dalle 19.30, invece, presenteremo il progetto alla Polisportiva Modena Est (Viale dell’Indipendenza, 25, Modena) in collaborazione con l’associazione Pianeta, in un evento gratuito aperto al pubblico che coinvolgerà i presenti in attività di cittadinanza globale e momenti di riflessione collettiva, con la partecipazione di vari ospiti di associazioni, ONG e amministrazioni locali.

L’evento terminerà con un apericena e musica dal vivo.

Le attività del progetto Erasmus+ Stand Up for Europe hanno ripreso a pieno ritmo, e i partner stanno lavorando all’elaborazione di report nazionali sulla difesa dei valori democratici, gli slogan populisti e la formazione argomentativa nei singoli Paesi coinvolti, che serviranno elaborare la metodologia al centro del progetto.

Il progetto mette a sistema il lavoro di 6 partner (2 dalla Germania, 1 dall’Ungheria, 1 dalla Turchia, 1 dalla Slovenia e 1 dall’Italia) per la creazione di un training per giovani volto a prepararli a reagire a discorsi e slogan populisti. Si propone di formare giovani dai 13 ai 30 anni (oltre a operatori giovanili ed educatori), attivi (o pronti a diventarlo) dal punto di vista politico e sociale, al fine di incoraggiarli a reagire in modo efficace alle argomentazioni populiste nella vita quotidiana, sia online che offline. 

I materiali deriveranno dell’aggiornamento in senso europeo del metodo di Klaus-Peter Hufer denominato “Argumentationstraining gegen Stammtischparolen” (Argomentazione contro gli slogan populisti, ampiamente utilizzato nell’Educazione alla Cittadinanza in Germania, Austria e Svizzera): i partner realizzeranno una versione europea della formazione, arricchendola con argomenti, metodi e contributi specifici per l’Europa

Dalla ricerca in Italia, in un quadro di diritti e valori salvaguardati a più livelli (internazionale, europeo e nazionale) sono emerse specifiche criticità e slogan populisti diffusi anche e soprattutto dal mondo politico, controbilanciate da una forte attività della società civile a difesa dei diritti delle categorie più fragili. Nel nostro Paese, il training argomentativo è principalmente legato al debate per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, in lingua italiana e straniera, anche se altri metodi (come la creazione di contronarrative per i discorsi odio) risultano essere abbastanza diffusi nella formazione dei giovani.

A partire dai dati raccolti, la partnership elaborerà il nuovo metodo formativo per l’argomentazione contro gli slogan populisti in ambito europeo, che verrà poi messo alla prova attraverso workshop, materiali e attività di formazione indirizzate a giovani, educatori ed operatori giovanili, dentro e fuori dal sistema scolastico. Tratterà situazioni familiari per i ragazzi, come quelle frequenti in famiglia e tra amici, negli spazi pubblici e nel tempo libero, a scuola, nelle discussioni (politiche), nell’impegno sociale o politico volontario. Si presterà particolare attenzione alle discussioni online, soprattutto nei social network.

Una volta messi a sistema, i report nazionali saranno disponibili sul sito del progetto insieme agli altri risultati.

Il viaggio di Just Action nel mondo dell’Educazione alla Cittadinanza Globale continua, e varca i confini dell’Europa. Il progetto, che si concluderà a Novembre 2024, ha seminato e dato frutto, con il nuovo Erasmus+ Just Maps – Schools strengthening global citizenship by mapping local communities, selezionato a finanziamento dall’agenzia spagnola Sepie nell’ambito dell’Educazione Scolastica.

La partnership vede l’esperienza dei partner GAP di Just Action di Spagna, Italia e Irlanda rafforzata ed estesa dall’ingresso nella squadra di membri GAP da Polonia e Kenya, oltre che dalla presenza attiva delle scuole Umberto I di Lanciano dall’Italia e Artxandape Ikastola dalla Spagna (già beneficiari di Just Action), più la Zaragoza School House e Aga Khan Academy dal Kenya. 

Durante l’implementazione di Just Action, è diventato evidente come le attività didattiche preferite dagli studenti e dalle studentesse fossero quelle che li portavano ad agire nelle comunità locali e con i suoi membri, ad essere più attivi oltre la scuola, a sentirsi parte integrante della società locale. Ed ecco che InEuropa ha ideato e scritto Just Maps, una nuova operazione che parte proprio dalla comunità, e mette teste, mani e cuori di bambini e ragazzi dagli 8 ai 15 anni per la sua analisi e miglioramento. 

Gli studenti verranno coinvolti in un processo partecipativo transnazionale che inizia dalla mappatura delle loro aree di azione (i loro “quartieri”). Raccoglieranno informazioni importanti per analizzare e migliorare, da cittadini globali, la vita delle loro comunità: ambiente, diseguaglianze, giustizia sociale e storia saranno i temi che li vedranno impegnati durante la ricerca. Sulla base dei dati raccolti, costruiranno una mappa locale. Le mappe dai diversi Paesi partner, evidenzianti i punti di forza e di debolezza delle diverse aree, verranno messe a sistema dagli stessi ragazzi: ciascun Paese eleggerà una delegazione di mappatori locali che prenderanno parte al Consiglio transnazionale dei mappatori, incaricato di esaminare lo status quo e immaginare azioni di miglioramento. Lo faranno insieme, rilevando quanto i problemi locali siano in realtà interconnessi, e mantenendo uno sguardo non eurocentrico, ma che li porti oltre, fino ad altri continenti (Kenya). Una volta tornati a casa, cercheranno di attuare le soluzioni proposte, con la propria comunità locale, e avvieranno una campagna di sensibilizzazione per i loro concittadini.

Il progetto avrà una durata di 36 mesi e mira anche a formare i docenti come facilitatori della partecipazione attiva degli studenti, che, come in Just Action, diventano i protagonisti del percorso di apprendimento.