I semi di Just Action hanno iniziato a germogliare, con la partenza del progetto Erasmus+ Just Maps – Schools strengthening global citizenship by mapping local communities, che porta avanti il viaggio nell’Educazione alla Cittadinanza Globale con un focus specifico sulla partecipazione attiva e sull’azione di bambin* e ragazz*.

Nei suoi 36 mesi di durata prevista, il progetto si propone di accompagnare l’azione di studentesse e studenti (8-15 anni) nelle proprie comunità locali, in un’ottica da cittadine e cittadini globali, grazie alla costruzione di mappe digitali della loro città. Le mappe aiuteranno a mettere in evidenza i problemi e le opportunità per migliorare le comunità locali, e saranno la base per un’azione congiunta degli studenti delle scuole coinvolte. Pianificheranno soluzioni e azioni insieme, rilevando quanto i problemi locali siano in realtà interconnessi, e mantenendo uno sguardo non eurocentrico, ma che li porti oltre, fino ad altri continenti (Kenya). Le insegnanti e gli insegnanti saranno dei facilitatori di questo processo, specificamente formati per sostenere le proprie classi nell’azione. Come in Just Action, anche in Just Maps gli studenti e le studentesse diventeranno protagonisti del proprio percorso di apprendimento.

La partnership vede l’esperienza dei partner spagnoli, italiani e irlandesi del network internazionale Global Action Plan International (già parte del team di Just Action) rafforzata ed estesa dall’ingresso nella squadra di membri GAP da Polonia e Kenya, oltre che dalla presenza attiva di scuole spagnole, italiane e kenyane: l’Istituto Comprensivo Statale Umberto I da Lanciano e Artxandape Ikastola da Bilbao (già beneficiari di Just Action), più la Zaragoza School House da Saragozza e Aga Khan Academy da Mombasa. In Polonia e Irlanda verranno coinvolte altre scuole come associate: Just Maps coinvolgerà attivamente studenti e docenti in tutti i Paesi della partnership.

Il 4 Dicembre i partner si sono incontrati online per il primo meeting di progetto e stabilire insieme i primi passi da compiere per passare subito all’azione. Le insegnanti e gli insegnanti delle scuole partner si sono potute conoscere reciprocamente per la prima volta, affiancate dai membri di GAP dei loro Paesi, e tutti i partner hanno condiviso le proprie aspettative e le proprie idee sul progetto. 

Da dove nasce Just Maps? Durante l’implementazione di Just Action (concluso a Novembre 2024, ma i cui materiali sono sempre accessibili e gratuiti sul sito ufficiale), è diventato evidente che le attività didattiche preferite dagli studenti e dalle studentesse fossero quelle che li portavano ad agire nelle comunità locali e con i suoi membri, ad essere più attivi oltre la scuola, a sentirsi parte integrante della società locale. Ed ecco Just Maps: una nuova operazione che parte proprio dalla comunità, e mette teste, mani e cuori di bambini e ragazzi dagli 8 ai 15 anni per la sua analisi e miglioramento. 

Buon inizio, Just Maps!

L’11 novembre 2024, InEuropa e l’Università di Siena hanno organizzato un evento formativo online per presentare i risultati del progetto ATTUNE ad altre università italiane, mettendo in luce l’esperienza dell’Università di Siena, e per fornire indicazioni su come trasferire, adattare e implementare il programma ATTUNE in altri campus universitari in Italia. L’evento è stato anche l’occasione per condividere le buone pratiche e le esperienze delle singole università sulle attività di sostenibilità ambientale e comprendere meglio le loro prospettive e i contesti in cui operano.

Hanno partecipato 22 persone, tra docenti, dottorandi, personale tecnico amministrativo e studenti, provenienti da 15 diverse università italiane, interessate a conoscere meglio il progetto e a capire come poterlo attivare all’interno dei propri campus universitari.

Il messaggio principale che abbiamo trasmesso è che ATTUNE è un progetto che lavora a livello orizzontale, che si concentra su ciò che le persone appartenenti alla comunità universitaria possono fare (personale docente, personale tecnico, ricercatori, studenti, ecc.). Abbiamo anche sottolineato l’importanza del confronto tra persone provenienti da Facoltà, Dipartimenti e contesti diversi, che è arricchente e può essere fondamentale per avere un grande impatto collettivo per affrontare la crisi climatica non solo all’interno del proprio Campus universitario, ma anche nella loro quotidianità  anche fuori dal contesto accademico. Infatti, il valore aggiunto dell’esperienza ATTUNE è il coinvolgimento dell’intera comunità universitaria,non solo appartenente alle facoltà STEM, ma di qualsiasi Facoltà e Dipartimento. Quest’ultimo punto è fondamentale per rafforzare l’approccio interdisciplinare e per favorire il cambiamento dei comportamenti a tutti i livelli, andando oltre il puro approccio accademico.

Durante l’evento abbiamo invitato i partecipanti a condividere la propria percezione e conoscenza delle attività che le università di appartenenza mettono in atto per affrontare la crisi climatica e quali tipi di azioni sostenibili e risorse concrete sono disponibili/vengono attivate e da chi. Questo esercizio ha aiutato ad avere una panoramica delle prospettive delle diverse università e a introdurre l’obiettivo del progetto ATTUNE stesso.

ATTUNE è stato poi presentato da Barbara Grazzini passo dopo passo, evidenziando le principali raccomandazioni formulate dalle università partner di ATTUNE e in particolare l’esperienza dell’Università di Siena con la Dott.ssa Gaia Ceccarelli, in riferimento al contesto italiano. Infine, due membri del gruppo di Ricerca-Azione (RATs) Mobilità italiano, gli studenti Giulia Manganelli e Tommaso Marcucci, hanno presentato il lavoro svolto da tutti i gruppi attivi dell’Università di Siena, condividendo la loro esperienza personale e il loro sforzo nel continuare a costruire una rete attiva di comunità studentesche universitarie impegnate ad affrontare la crisi climatica e ad avere un impatto non solo all’interno della propria università ma nel proprio quotidiano, a livello nazionale ed internazionale.

La registrazione e le presentazioni dell’evento sono disponibili sul sito ufficiale del progetto.

Martedì 26 novembre, a Ravenna, si sono svolti due workshop nell’ambito di Europe Game, un progetto del Centro Europe Direct della Romagna e del Comune di Ravenna per scoprire l’Unione europea, i diritti fondamentali garantiti dall’UE e il Green deal europeo, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna.

In particolare, i due laboratori, destinati ad adolescenti e adulti, hanno fatto parte dell’iniziativa Bricks4rights. I workshop sono stati svolti con la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® (LSP) da Barbara Grazzini e Andrea Pignatti (facilitatori certificati sul LEGO® SERIOUS PLAY®), che hanno garantito la corretta esecuzione, e quindi efficacia, del percorso.

LEGO® SERIOUS PLAY® è una metodologia di facilitazione orientata al confronto in contesti di collaborazione, dove i mattoncini LEGO sono impiegati come strumento rappresentativo e metaforico al fine di stimolare una riflessione su un tema comune.

I laboratori sono stati impostati attraverso un percorso di domande rispetto ai valori dell’UE: i partecipanti hanno fornito le risposte attraverso la composizione di modelli LEGO da loro stessi creati. In seguito, durante i laboratori, sono state realizzate interviste e riprese ai modelli realizzati così da restituire l’esperienza.

Bricks4Rights ha permesso ai ragazzi e agli adulti di esprimersi liberamente, senza paura di essere giudicati, in un contesto aperto, sereno, rilassato e divertente, ma soprattutto rispettoso delle opinioni altrui. Attraverso i workshop non è stato raggiunto solo lo scopo di aumentare la consapevolezza verso i valori e diritti europei, ma anche quello (non meno importante) di far emergere sentimenti, passioni, pensieri.

Per conoscere ulteriori eventi del progetto Europe Game, collegati qui.

È iniziato il percorso con la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® all’interno del progetto BufalEU, promosso dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

Il progetto, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, è rivolto agli studenti del collegio per interrogarsi e riflettere sul concetto di fake news.

Grazie ai workshop, gestiti dai formatori di InEuropa, i ragazzi potranno avere un’idea più chiara e poliedrica delle fake news in una logica di come nascono, degli obiettivi che ci sono alla base, ma soprattutto di come poter reagire alla loro diffusione e generazione.

Il progetto si configura anche come un momento per riflettere su quale impatto le fake news possono avere all’interno dell’Unione Europea e soprattutto cosa sta facendo la Commissione in una logica di politiche e di interventi diretti anche attraverso programmi quali Europa Creativa ed Erasmus+.

Un percorso collaborativo e divertente per sviluppare il senso critico rispetto a ciò che è vero e ciò che è falso.

È terminato il percorso realizzato con la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® presso il Comune di Castelnuovo Rangone e indirizzato agli studenti della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi”.

Il percorso, gestito da InEuropa, è stato strutturato con 14 workshop che hanno coinvolto oltre 140 studenti sul tema della mobilità sostenibile all’interno del progetto “Move to be green” in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

È stata un’esperienza per sensibilizzare e riflettere su come muoversi in maniera sostenibile all’interno del Comune di Castelnuovo Rangone, dando strumenti di riflessione agli studenti così da influenzare i comportamenti anche delle loro famiglie in un’ottica sostenibile.

Un progetto straordinario che ha avuto anche la possibilità di far riflettere adulti in un workshop separato così da integrare la visione degli studenti con quella dei genitori.

Il progetto consentirà di esporre i modelli realizzati dalle diverse classi coinvolte in una mostra aperta a tutta la cittadinanza che si terrà il 23 novembre.

I lavori del Progetto “FOCE: Formare e sviluppare le competenze del territorio di Forlì-Cesena sui Fondi Europei” sono proseguiti a pieno ritmo, il 12 e 14 novembre, con gli incontri laboratoriali online dei vari gruppi territoriali dell’iniziativa promossa dalla Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

Le attività sono state guidate dallo staff di InEuropa e si sono svolte per mezzo dell’app di teleconferenza “GMeet” e utilizzando la piattaforma di collaborazione digitale “Miro”.

Nella mattinata del 12 novembre, il gruppo “Politiche sociali e giovani” ha lavorato allo sviluppo di un’idea progettuale relativa alla formazione e scambio di pratiche a favore di caregiver familiari per prevenire situazioni di stress emotivo e burnout, concentrando i lavori sul programma europeo Erasmus +.

Nel pomeriggio, il gruppo “Ambiente e gestione del territorio” ha lavorato allo sviluppo di una proposta per migliorare una insufficiente consapevolezza e conoscenza per fronteggiare specifiche problematiche legate alla gestione del dissesto idrogeologico e frane nel territorio da parte delle pubbliche amministrazioni e della cittadinanza in generale; per svolgere il proprio lavoro, il gruppo si è focalizzato sul programma CERV – Reti di città.

Infine, nel pomeriggio del 14 novembre, il gruppo “Cultura e turismo”, ha lavorato allo sviluppo di percorsi formativi per operatori del territorio coinvolti nel settore turistico, focalizzandosi nuovamente sul programma europeo Erasmus +.

I partecipanti continueranno ad occuparsi dello sviluppo dell’idea progettuale nelle prossime due settimane, fino ai prossimi ed ultimi incontri di laboratorio, che si terranno il 26 e 28 novembre.

Al termine del percorso sarà redatto un breve draft di progetto, da presentare all’evento finale del progetto.

Il 10 e 11 ottobre 2024, presso l’Università di Hildesheim, si sono svolti rispettivamente l’evento di disseminazione finale del progetto ATTUNE – Activate University for Climate Change e il meeting transnazionale finale con tutti i partner di progetto.

Le due giornate hanno rappresentato il culmine di due anni di impegno, gratificazione e di grande collaborazione fra le università partecipanti (Università di Siena, Università di Hildesheim, Università Özyeğin, Università Maria Grzegorzewska, Università dei Paesi Baschi) e i 5  membri di Global Action Plan International (InEuropa, GAP Spain, GAP Polska, Mikado Consulting e agado).

L’evento del 10 ottobre si è aperto con un discorso della Professoressa Dr. May-Britt Kallenrode, Presidente dell’Università di Hildesheim, che ha definito ATTUNE “un ottimo esempio di come affrontare una sfida globale e cercare di fare localmente la cosa giusta per lavorare contro il cambiamento climatico. Un progetto importante, soprattutto per gli studenti, perché dimostra che non solo stiamo affrontando una grande sfida, ma possiamo anche imparare che possiamo fare qualcosa, impariamo l’auto-efficienza”, ed è proseguito con una panoramica del progetto e dei suoi risultati a tutti i partecipanti, approfondendo poi uno dei punti centrali del nostro progetto, perché è importante lavorare dalle università per affrontare il cambiamento climatico: “L’università offre stimoli costanti, e mira ad essere uno spazio in cui decostruiamo il sapere, in cui dobbiamo entrare in conflitto, perché abbiamo bisogno di dubbi, i dubbi sono il motore delle cose, ci permettono di indagare, e questo è qualcosa di cui abbiamo bisogno per affrontare la tematica del riscaldamento globale ed essere funzionali considerando tutte le sfaccettature. ATTUNE non si è limitato a parlare con gli studenti, ma si è concentrato su ciò che tutti possono fare, su ciò che tutte le diverse parti possono portare sul tavolo. E questo approccio funziona nell’università perché l’università è una comunità, è un ambiente che dà a tutti la possibilità di parlare e fare qualcosa, dove tutti sono validi. L’università è un ambiente che responsabilizza, che dà la capacità di agire e scegliere quale azione intraprendere.“

Sono poi intervenuti 4 studenti delle squadre di Ricerca Azione dell’Università di Siena, che hanno presentato i risultati delle loro campagne, proponendo nuove possibili scelte e strategie di intervento sostenibili sia da parte dell’Università che da parte degli individui, seguiti da un panel delle cinque Università parte del progetto che hanno condiviso i due anni di esperienza, evidenziandone soddisfazioni ed esiti positivi ma anche come hanno affrontato le difficoltà. Infine, il percorso ATTUNE è stato presentato passo dopo passo, spiegando come il programma ATTUNE possa essere facilmente implementato da qualsiasi altra università. I video e le presentazioni dell’evento sono disponibili sul sito del progetto: https://www.attuneproject.eu/attune-final-international-dissemination-event/

Per celebrare gli importanti risultati raggiunti e concordare insieme gli ultimi step prima della conclusione del progetto, i partner si sono poi riuniti il giorno successivo: oltre alle questioni di carattere amministrativo e gestionale, si sono discussi il piano di valutazione, le ultime attività di comunicazione e disseminazione e soprattutto, come intendiamo dare continuità futura al progetto invitando tutti i partner a prendersi un impegno formale a mantenere i risultati del progetto ed incorporarli nella loro attività, garantendo al progetto la capacità di continuare ad avere un impatto.

Rispetto al successo e alla sostenibilità futura del progetto, un grande ruolo è giocato dagli studenti del RAT di UniSiena, che si sono da subito attivati per creare una rete a livello internazionale di ATTUNERS avvalendosi già della rete di studenti Erasmus ed intessendo già connessioni con studenti di altri atenei in Europa.

 

Dopo aver testato le attività con le scuole pilota, si è arrivati alla fase della diffusione nella comunità educativa dei risultati e delle risorse del progetto Just Action, finanziato dal programma Erasmus+ nell’ambito dell’Educazione scolastica. 

L’obiettivo di Just Action è sostenere i docenti della scuola primaria e secondaria nell’insegnamento dell’Educazione alla Cittadinanza Globale, attraverso un set di risorse didattiche gratuite da usare con gli studenti dagli 8 ai 15 anni (per incoraggiarli all’azione da cittadini consapevoli) e una guida online per docenti per affrontare le sfide dell’Educazione alla Cittadinanza Globale. Tutte le risorse sono gratuite e disponibili sul sito ufficiale e accessibili tramite una rapidissima registrazione.

Il team Just Action, composto da quattro membri del network internazionale Global Action Plan International (GAP Irlanda, GAP Spagna, InEuropa dall‘Italia e Framtiden dalla Norvegia), ha lavorato a stretto contatto con i docenti per progettare e realizzare le risorse che sono i pilastri del progetto: il Viaggio dello Studente (uno per la scuola primaria, uno per la scuola secondaria) e il Viaggio dell’Insegnante. 

Il Viaggio dello Studente è un set di attività didattiche volte a spingere gli studenti all‘azione in classe, a scuola e nella propria comunità. Per rendere possibile l’azione sui tre livelli per i diversi temi, le attività sono state raccolte su una mappa, da consultare prima di partire, proprio come si fa durante un viaggio. Tutte le attività sono collegate ai diversi curriculum scolastici dei Paesi partner del progetto e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sempre più importanti nella programmazione delle lezioni. In questo modo, gli insegnanti potranno raggiungere i propri obiettivi di insegnamento mentre affrontano con gli studenti temi importanti come la sostenibilità e la giustizia sociale. I materiali sono disponibili in quattro lingue diverse (italiano, inglese, spagnolo e norvegese): possono essere utili anche per affrontare le diverse tematiche durante le lezioni di lingua straniera, nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica.

Il Viaggio dell’Insegnante guida l’insegnante a comprendere meglio l’Educazione alla Cittadinanza Globale con le sue sfide e potenzialità, e spiega più nel dettaglio l’approccio di Just Action al suo insegnamento, incentrato sull’azione. Comprende contenuti che rendono la fruizione più semplice e dinamica (video, podcast, infografiche), oltre ad attività pratiche volte a far prendere dimestichezza con i temi trattati.

Durante uno degli eventi di presentazione del progetto a Dublino, Just Action e le sue risorse sono stati riconosciuti come validi da parte del Presidente dell’Irlanda Higgins, attraverso una lettera dell’Office of the Secretary General to the President. 

 

Gli eventi di presentazione

La mattina del 15 Ottobre 2024, InEuropa (il partner italiano di Just Action) ha diretto presso la Galleria Europa di Europe Direct Modena (Piazza Grande, 17) due workshop gratuiti sulla Cittadinanza Globale per studenti della scuola primaria e secondaria, nell‘ambito degli Erasmus Days. Sono state coinvolte due classi della scuola secondaria Carducci e due della scuola primaria Sant’Agnese di Modena. Ciascun workshop ha guidato i partecipanti a esplorare alcuni temi dell’Educazione alla Cittadinanza Globale (sostenibilità, cambiamento climatico, privilegi e giustizia climatica) attraverso attività dinamiche e coinvolgenti, basate sulle risorse del Viaggio dello Studente create durante i due anni di Just Action. Grazie al dinamismo delle attività, gli studenti si sono divertiti molto, ma al contempo sono riusciti a riflettere e comprendere quanto gli effetti del cambiamento climatico siano diseguali a livello globale.

L’esperienza è stata ripetuta il 18 Ottobre alla Scuola primaria Anna Frank di Montale, con due classi terze. Nelle due mattinate di workshop, sono stati coinvolti 120 studenti e 10 insegnanti, che hanno apprezzato le attività per il loro approccio giocoso e la capacità di coinvolgere e stimolare negli studenti delle riflessioni profonde (adatte alla propria età).

Il 17 Ottobre a partire dalle 19.30, invece, InEuropa ha presentato il progetto a tutta la cittadinanza alla Polisportiva Modena Est (Viale dell’Indipendenza, 25, Modena), in un evento gratuito aperto al pubblico che ha coinvolto i presenti in attività di cittadinanza globale e momenti di riflessione collettiva, con la partecipazione di vari ospiti di amministrazioni locali, associazioni e ONG: Irene Baraldi (Comune di Modena, Assistente del sindaco su Pace, Europa, Cooperazione Internazionale, Diritti umani, Dialogo interculturale e interreligioso), Federica Venturelli (Comune di Modena, Assessora a Politiche educative, Rapporto con l’Università), Antonia Zagnoni (Comune di Castelnuovo Rangone, Assessora alle Politiche scolastiche ed educative), Stefano Rimini (Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima), Matteo Dal Zotto (Foreste per Sempre ODV), Giorgio Sgarbi (direttore di Coopattiva e rappresentante del progetto Partecipa per il Parco del Laghetto di Modena Est), Laura Ferrari (Consigliera del Comune di Modena e rappresentante dell’Associazione Pianeta).

Al termine dell’evento, i partecipanti hanno potuto condividere le proprie idee attraverso quattro tavoli di brainstorming su come mettere in sinergia la comunità locale e gli studenti, sulle caratteristiche del cittadino globale, sulla cittadinanza globale e sulla partecipazione degli studenti alla vita della comunità. L’evento è terminato con un aperitivo e musica dal vivo. La serata è stata organizzata in collaborazione con Europe Direct Modena, Associazione Pianeta, Polisportiva Modena Est, Comitato dei Cittadini, CoopAttiva.

 

 

 

Insegnanti, cerchiamo voi!

InEuropa invita tutte le insegnanti e gli insegnanti della scuola primaria e secondaria a registrarsi al sito del progetto (è gratuito, come tutte le risorse), a provare le risorse disponibili e a fornire un feedback. Abbiamo bisogno del vostro supporto! 

La Provincia di Forlì-Cesena ha avviato oggi, con una giornata di orientamento introduttiva, svoltasi nella Sala Ex-Consiglio, il progetto “Foce: Formare e sviluppare le competenze del territorio di Forlì-Cesena sui Fondi Europei”, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

L’obiettivo è quello di sviluppare le competenze e le conoscenze sulle opportunità di finanziamento dell’Unione europea e sulle modalità di accesso alle risorse, creare una rete territoriale attiva nell’elaborazione, candidatura e gestione di progetti e favorendo una partecipazione ai fondi europei strategica in grado di garantire una ricaduta sui territori e rispondere alle priorità individuate dalle amministrazioni locali.

I destinatari principali del progetto sono tecnici, funzionari, dirigenti e amministratori dei Comuni, delle Unioni e della Provincia di Forlì-Cesena che ne fanno parte, nonché eventualmente rappresentanti e tecnici di enti partecipati dai Comuni.

I risultati attesi dal progetto includono un aumento della partecipazione degli enti locali del territorio, in forma individuale o sinergica, ai programmi europei, un miglioramento della qualità e della sostenibilità dei progetti locali, nonché un maggiore sviluppo socioeconomico dell’intera area. Inoltre, come effetto secondario, il progetto contribuirà a rafforzare il legame tra l’Unione Europea e i cittadini locali, promuovendo una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’integrazione europea e delle sue opportunità per lo sviluppo locale.

InEuropa gestirà il percorso di formazione alla base del progetto, affrontando la progettazione europea con un approccio pratico attraverso dei veri e propri laboratori di progettazione. Sono previsti altri due workshop in presenza e due laboratori a distanza per un numero totale di dieci ore di lezione.

L’evento finale del progetto si terrà il 12 dicembre, durante il quale sarà restituito il percorso svolto, l’analisi dei bisogni e le bozze progettuali sviluppate a livello congiunto dai gruppi di lavoro tematico-territoriali.

Sabato 12 ottobre è stata inaugurata la riqualificazione del Parco del Laghetto di Modena Est, con un evento organizzato per festeggiare il termine dei lavori realizzati grazie al progetto “Partecipa”.

Il progetto, coordinato dalla cooperativa sociale Coopattiva e in collaborazione con l’Associazione Pianeta, il Comitato Cittadini Modena Est e la Polisportiva Modena Est, ha permesso lo stanziamento di 333 mila euro – di cui 156.000 stanziati dalla Regione Emilia-Romagna – utilizzati per la riqualifica delle zone del Laghetto. 

Nello specifico, i lavori di riqualifica hanno permesso di effettuare opere di manutenzione alle strutture già esistenti all’interno del parco, come l’area verde dedicata ai bambini, e l’installazione di altre opere fortemente volute dai cittadini. È stata, infatti, effettuata l’installazione di telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadina, l’installazione di pali in legno per delimitare la sponda del lago, il ripristino del sistema di pompaggio e ossigenazione dell’acqua e la creazione di un impianto di basket. Inoltre, è stato installato un bagno per persone con disabilità motorie e un’altalena specifica per rendere il parco più accessibile. E’ stato, infine, realizzato il percorso pedonale nel lato ovest e sono state potenziate le luci. 

In particolare, l’evento di inaugurazione ha dato il via ad una nuova era per il Parco del Laghetto grazie ad un evento di pesca libera e un’apericena accompagnata dallo spettacolo organizzato dalla scuola d’arte Talentho e dalla performance del duo GEM.

InEuropa, in collaborazione con Coopattiva, ha seguito le varie fasi del progetto per facilitare e agevolare la partecipazione dei cittadini che si sono espressi più volte fornendo importanti suggerimenti al Comune di Modena sulla futura destinazione del Parco.

Il prossimo appuntamento per vivere il rinnovato Parco del Laghetto è previsto per sabato 26 ottobre con “Una passeggiata per l’ambiente“, in cui verranno trattate questioni legate alla storia dell’acqua e della pesca.