Il 10 e 11 ottobre 2024, presso l’Università di Hildesheim, si sono svolti rispettivamente l’evento di disseminazione finale del progetto ATTUNE – Activate University for Climate Change e il meeting transnazionale finale con tutti i partner di progetto.

Le due giornate hanno rappresentato il culmine di due anni di impegno, gratificazione e di grande collaborazione fra le università partecipanti (Università di Siena, Università di Hildesheim, Università Özyeğin, Università Maria Grzegorzewska, Università dei Paesi Baschi) e i 5  membri di Global Action Plan International (InEuropa, GAP Spain, GAP Polska, Mikado Consulting e agado).

L’evento del 10 ottobre si è aperto con un discorso della Professoressa Dr. May-Britt Kallenrode, Presidente dell’Università di Hildesheim, che ha definito ATTUNE “un ottimo esempio di come affrontare una sfida globale e cercare di fare localmente la cosa giusta per lavorare contro il cambiamento climatico. Un progetto importante, soprattutto per gli studenti, perché dimostra che non solo stiamo affrontando una grande sfida, ma possiamo anche imparare che possiamo fare qualcosa, impariamo l’auto-efficienza”, ed è proseguito con una panoramica del progetto e dei suoi risultati a tutti i partecipanti, approfondendo poi uno dei punti centrali del nostro progetto, perché è importante lavorare dalle università per affrontare il cambiamento climatico: “L’università offre stimoli costanti, e mira ad essere uno spazio in cui decostruiamo il sapere, in cui dobbiamo entrare in conflitto, perché abbiamo bisogno di dubbi, i dubbi sono il motore delle cose, ci permettono di indagare, e questo è qualcosa di cui abbiamo bisogno per affrontare la tematica del riscaldamento globale ed essere funzionali considerando tutte le sfaccettature. ATTUNE non si è limitato a parlare con gli studenti, ma si è concentrato su ciò che tutti possono fare, su ciò che tutte le diverse parti possono portare sul tavolo. E questo approccio funziona nell’università perché l’università è una comunità, è un ambiente che dà a tutti la possibilità di parlare e fare qualcosa, dove tutti sono validi. L’università è un ambiente che responsabilizza, che dà la capacità di agire e scegliere quale azione intraprendere.“

Sono poi intervenuti 4 studenti delle squadre di Ricerca Azione dell’Università di Siena, che hanno presentato i risultati delle loro campagne, proponendo nuove possibili scelte e strategie di intervento sostenibili sia da parte dell’Università che da parte degli individui, seguiti da un panel delle cinque Università parte del progetto che hanno condiviso i due anni di esperienza, evidenziandone soddisfazioni ed esiti positivi ma anche come hanno affrontato le difficoltà. Infine, il percorso ATTUNE è stato presentato passo dopo passo, spiegando come il programma ATTUNE possa essere facilmente implementato da qualsiasi altra università. I video e le presentazioni dell’evento sono disponibili sul sito del progetto: https://www.attuneproject.eu/attune-final-international-dissemination-event/

Per celebrare gli importanti risultati raggiunti e concordare insieme gli ultimi step prima della conclusione del progetto, i partner si sono poi riuniti il giorno successivo: oltre alle questioni di carattere amministrativo e gestionale, si sono discussi il piano di valutazione, le ultime attività di comunicazione e disseminazione e soprattutto, come intendiamo dare continuità futura al progetto invitando tutti i partner a prendersi un impegno formale a mantenere i risultati del progetto ed incorporarli nella loro attività, garantendo al progetto la capacità di continuare ad avere un impatto.

Rispetto al successo e alla sostenibilità futura del progetto, un grande ruolo è giocato dagli studenti del RAT di UniSiena, che si sono da subito attivati per creare una rete a livello internazionale di ATTUNERS avvalendosi già della rete di studenti Erasmus ed intessendo già connessioni con studenti di altri atenei in Europa.

 

Guidate dal team ATTUNE Italia di InEuropa e di UniSiena, gli studenti delle diverse squadre hanno messo in atto delle campagne che proponessero nuove possibili scelte e strategie di intervento sostenibili sia da parte dell’Università di Siena che da parte degli individui.

Il Programma ATTUNE  è un processo di apprendimento innovativo che favorisce la cooperazione tra tutti gli attori del campus a livello verticale e orizzontale.

Si tratta di un percorso testato e validato da cinque università europee, che affronta direttamente il tema del cambiamento climatico nel campus universitario e promuove e incoraggia tutti i membri della comunità universitaria all’azione. I vari materiali possono essere adattati e personalizzati in base alle esigenze della singola università.

L’obiettivo è quello di innescare un processo di cambiamento concreto che possa avere un impatto ambientale positivo nel medio e lungo termine.

Scopri le azioni che hanno realizzato per rendere UniSiena più sostenibile!

Crediamo che l’università sia uno degli ambienti ideali per influenzare i comportamenti degli individui al fine di creare una società più consapevole e sostenibile, anche grazie alla forte relazione con  la comunità locale e l’area geografica di riferimento. Sono le persone a tutti i livelli, dal vertice con potere decisionale agli studenti, a poter attivarsi per influenzare scelte, comportamenti e iniziative volte a favorire un cambiamento che minimizzi l’impronta ambientale e migliori il benessere degli individui e della comunità stessa.

Il Programma ATTUNE  è un processo di apprendimento innovativo che favorisce la cooperazione tra tutti gli attori del campus a livello verticale e orizzontale. Si tratta di un percorso testato e validato da cinque università europee, che affronta direttamente il tema del cambiamento climatico nel campus universitario e promuove e incoraggia tutti i membri della comunità universitaria all’azione. Il processo e tutti i materiali sono stati testati e sono pronti per essere utilizzati da altre università europee. I vari materiali possono essere adattati e personalizzati in base alle esigenze della singola università.

Nella prima fase, l’università verrà guidata nella scelta delle opzioni migliori per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità. Avrà poi la possibilità di creare opuscoli e materiali informativi personalizzati in base ai propri punti di forza e di debolezza, per promuovere l’azione della propria comunità universitaria. E poi studenti, personale e insegnanti inizieranno il percorso ATTUNE per misurare la sostenibilità e l’impatto delle proprie abitudini!

Nella seconda fase, l’azione non sarà più individuale ma diventerà collettiva: verranno attivati dei gruppi di ricerca-azione composti dai membri della comunità universitaria che agiranno e si impegneranno per ridurre l’impatto ambientale della propria università attraverso la pratica e soluzioni efficaci che possano coinvolgere sia gli individui che i livelli decisionali dell’Ateneo, nonché gli attori del territorio (es. comuni, aziende partecipate, fornitori).

Per saperne di più sul Programma e scoprire in maniera più approfondita i passi necessari per attivarlo, esplora il nostro sito: https://www.attuneproject.eu/activate/

Si sono conclusi i sei workshop della seconda fase del progetto ATTUNE, dove 65 studenti dell’Università di Siena, divisi in cinque gruppi di ricerca-azione, si sono attivati lavorando insieme per promuovere soluzioni e comportamenti più sostenibili  della comunità universitaria e non solo. Guidate dal team Attune Italia di InEuropa e di UniSiena, le squadre hanno inizialmente lavorato per osservare, analizzare e comprendere lo stato dell’arte rispetto alle proprie aree di intervento: gestione dei rifiuti, risparmio energetico, mobilità, consumo alimentare e consumo dell’acqua.

Attraverso interviste e questionari rivolti alla comunità universitaria e ricerche sul campo, ogni squadra ha identificato e utilizzato i metodi più adatti alla propria tematica per raccogliere più dati possibili e disegnare lo scenario di partenza. Hanno poi definito un piano d’azione e programmato una campagna di comunicazione per poter proporre  nuove possibili scelte e strategie di intervento sia da parte dell’università stessa, che da parte degli individui stessi.

Il passo finale è stato proprio quello di mettere in atto le azioni individuate, per innescare un processo di cambiamento concreto che nel medio e lungo termine possa avere un impatto ambientale positivo. Le diverse azioni sono state supportate da campagne di comunicazione sui social (https://www.instagram.com/wastefighters_unisi/ ; https://www.instagram.com/attune_italia/ ) e nei vari spazi universitari (mense, aule, dormitori etc) con cartelloni, flyer, quiz e contest.

Il percorso si è concluso con la celebrazione del 14 maggio presso UniSiena. Le 5 squadre hanno condiviso  i risultati della ricerca, le azioni messe in atto e la campagna di comunicazione attivata, evidenziando criticità e punti di forza e mettendo sul piatto proposte concrete di miglioramento rivolte all’Ateneo. Le presentazioni sono state frutto di scambio e riflessione con il prof. Simone Bastianoni, Delegato del Rettore alla Sostenibilità, positivamente impressionato dai risultati raggiunti, che ha raccolto positivamente le proposte ed invitato i partecipanti  a portare avanti la campagna ed interfacciarsi con gli uffici competenti per attivare insieme soluzioni e interventi oggetto delle proposte presentate.

La soddisfazione di essere riusciti in così poco tempo ad attivarsi concretamente e ad attivare un processo di cambiamento concreto e dal basso, da chi vive i dipartimenti, chi usufruisce degli spazi e dei servizi messi a disposizione, chi crede che per poter avere un impatto ambientale sia necessario stimolare una crescita di consapevolezza degli individui e sollecitare comportamenti sostenibili che possano trovare riscontro su scelte fatte dall’Istituzione e viceversa.

Il percorso è stato per i partecipanti l’occasione per creare legami nuovi con persone con una sensibilità simile rispetto al tema della sostenibilità e anche un modo per vedere come piccole azioni dal basso possono realmente spingere verso un miglioramento sostenibile. La campagna di Attune proseguirà all’Università di Siena grazie alla volontà dei ragazzi e delle ragazze che hanno dimostrato interesse ed entusiasmo per continuare a portare avanti le loro azioni e farsi portavoce di una campagna di comunicazione che possa coinvolgere sempre più studenti e personale accademico a tutti i livelli, per una comunità universitaria a Siena più sostenibile!

La campagna italiana “Attivare UniSiena per il cambiamento climatico del progetto Attune – Activate the University for Climate Change, sta proseguendo a pieno ritmo grazie al lavoro condiviso di InEuropa e dell’Università di Siena.

La collaborazione con l’Università di Siena, partner di ATTUNE insieme ad InEuropa, ha permesso di avviare una campagna di comunicazione che possa coinvolgere il maggior numero possibile di persone della comunità universitaria (studenti e studentesse, personale accademico e staff) ad utilizzare la piattaforma ATTUNE ed il percorso proposto per diventare attori del cambiamento a favore della sostenibilità. Il programma ATTUNE è gratuito e offre alle persone la possibilità di adottare comportamenti e scelte sostenibili nella vita quotidiana in università e fuori, attraverso un percorso semplice che aiuta a riflettere sulle proprie abitudini e propone azioni concrete che ognuno può mettere in pratica per ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

Lo scorso 18 gennaio il team di Attune presso UniSiena, coordinato dalla Prof.ssa Alessandra Viviani, ha organizzato un evento dedicato al progetto che ha riscosso molto successo ed entusiasmo. Presso il Presidio Mattioli è stato organizzato un desk ATTUNE per fornire informazioni dettagliate sull’iniziativa, sulle azioni virtuose proposte e per distribuire delle piantine ATTUNE che accompagneranno ogni persona nell’agire. Ogni piantina riporta uno slogan del progetto e il QR Code per iscriversi alla piattaforma.
L’iniziativa ha riscontrato attenzione anche da parte del Rettore dell’Università – Roberto Di Pietra – che ha ricevuto in la piantina per poter adottare e promuovere il percorso ATTUNE (in foto insieme ad Alessandra Viviani, docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali e responsabile del progetto Attune presso l’Ateneo senese).

La campagna di comunicazione sta andando avanti anche con l’affissione di poster, la distribuzione di volantini e, ovviamente, attraverso i social media del progetto (sulla pagina Instagram del progetto potete trovare una serie di reel girati all’Università di Siena, tra cui uno dove la protagonista è l’immancabile nuova mascotte del progetto).

Tra gli obiettivi di tutti questi sforzi c’è anche quello di reclutare alcuni membri della comunità universitaria per formare i Research-action teams di ATTUNE, che entreranno presto in azione. Lo scopo dei Research-action teams, che parteciperanno a 3 worskhsop, è quello valutare e proporre azioni per ridurre l’impronta di carbonio dell’università: la cosiddetta fase 2 del progetto.

 

 

 

II progetto ATTUNE è sbarcato con successo alla “Bright night, la Notte europea delle ricercatrici e dei  ricercatori”, tenutasi il 29 settembre a Siena. 107 stand, fra i quali non poteva assolutamente mancare quello di ATTUNE, con InEuropa e il Dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’Università di Siena insieme a capitanarlo.

La partecipazione alla serata è stata massiccia, sia da parte della cittadinanza senese che di quella universitaria: l’occasione ideale per presentare alla comunità universitaria la nostra nuova piattaforma e il programma ATTUNE appena sviluppati e operativi per l’uso!

Il programma ATTUNE è gratuito, e offre alle persone la possibilità di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso semplici azioni nella loro vita quotidiana. Ogni Università, con l’aiuto dei rispettivi GAP I partner, ha creato la propria campagna. La campagna italiana Attivare UniSiena per il cambiamento climatico è frutto del lavoro condiviso di InEuropa e dell’Università di Siena, e prevede una serie di questionari che incoraggiano i singoli partecipanti a riflettere sulle proprie abitudini e dei manuali dove consigliamo alcune azioni quotidiane da mettere in pratica per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Grazie a questa piattaforma è anche possibile monitorare i miglioramenti del proprio comportamento.

Tanto l’interesse e la curiosità verso il progetto, in particolare degli studenti che si sono iscritti con entusiasmo alla campagna e hanno dimostrato interessamento a venire coinvolti anche nella seconda fase, entrando a fare parte dei gruppi di ricerca-azione che valutano e propongono azioni per ridurre  l’impatto che la comunità universitaria ha nel suo complesso e rendere l’università sempre più sostenibile.

 

Una serata all’insegna della sostenibilità, per dialogare non solo con docenti e studenti, ma anche con la comunità senese, cercando di far conoscere ATTUNE, arricchirlo e arricchirci a vicenda.

ATTUNE – Activate the University for Climate Change

Programma e bando
Erasmus+, KA220-HED – Partenariati di cooperazione nell’istruzione superiore, 2022 – Round 1

Progetto attivo

Breve descrizione
ATTUNE è un programma che affronta direttamente il tema del cambiamento climatico nei campus universitari e promuove e incoraggia l’azione di tutti i membri della comunità universitaria. È un programma di apprendimento innovativo che contribuisce a rendere l’università sempre più sostenibile. Il progetto è in linea con l’iniziativa New European Bauhaus che collega il Green Deal europeo alla vita quotidiana per costruire un futuro sostenibile e inclusivo.
Il programma originale ATTUNE faceva parte del progetto Re-Activate+, che GAP Spain ha condotto nei Paesi Baschi, con l’obiettivo cambiare le abitudini delle persone utilizzando l’approccio Ecoteam, estendendolo ad altre comunità (scuole). Nel 2018, la prima versione del programma è stata lanciata nel campus di Leioa dell’Università dei Paesi Baschi (UPV) e il suo successo ha spinto altri campus dell’UPV ad adottare il programma, seguiti da altre università in Spagna.

La vita universitaria va oltre l’attività educativa formale. I campus non sono solo luoghi in cui le persone si riuniscono per studiare e lavorare, ma interessano anche molte altre aree, come le attività ricreative e sportive, la mobilità, il cibo, il tempo libero, il consumismo, ecc. Anche le università hanno un impatto sulla popolazione locale e influenzano direttamente la sostenibilità dell’area in cui si trovano quindi la comunità universitaria rappresenta un ambiente ideale per influenzare i comportamenti per produrre una società più sostenibile.

ATTUNE riconosce che ogni università è diversa, non solo nel modo in cui funziona, ma anche nei suoi obiettivi nel rispondere alla crisi climatica.

ATTUNE affronta specificamente 2 priorità aggiuntive:
– valori comuni, impegno civico e partecipazione: il programma è progettato per coinvolgere tutti i membri della comunità universitaria – studenti, insegnanti e personale – sulla base di valori comuni che aiutano a mitigare l’impatto del cambiamento climatico.
– promuove sistemi di istruzione superiore interconnessi: il programma non unisce solo facoltà e campus dell’università partecipante, ma anche altre università nelle numerose reti esistenti.

Obiettivi
Gli obiettivi principali sono:

  • Consentire ai membri della comunità universitaria di passare dalla conoscenza all’azione
  • Contribuire alla transizione verde: oltre alle loro tradizionali funzioni (insegnamento, ricerca, ecc.), le università possono anche essere un modello per la sostenibilità ambientale basata sulle loro infrastrutture e operazioni. Per garantire che diventino sempre più sostenibili, è fondamentale che tutta la comunità partecipi al processo.

Altri obiettivi includono:
– Creare un quadro metodologico che possa essere utilizzato da qualsiasi università europee
– Sviluppare azioni adattate alla comunità universitaria in modo che queste possano agire contro i cambiamenti climatici nelle loro attività quotidiane
– Testare e convalidare il programma in 5 università europee che fungeranno da esempio per altre università nelle loro reti

Attività
ATTUNE è strutturato in due diverse fasi per favorire il cambiamento delle abitudini:

  • La fase 1: durante il primo trimestre accademico, l’intera comunità universitaria (studenti, docenti e personale) sarà invitata a partecipare a un programma online – strutturato come una serie di questionari e manuali – incentrato su questioni ambientali e sociali relative alla sostenibilità. L’obiettivo è ridurre l’impronta di carbonio nel contesto delle attività quotidiane universitarie
  • La fase 2: durante il secondo e terzo trimestre accademico saranno creati uno o più gruppi di “ricerca-azione” che si concentrano su un problema specifico, come i rifiuti, la mobilità, ecc. Essi studieranno il problema, progettando un programma d’azione che presenteranno al resto della comunità universitaria. I team di “ricerca-azione” saranno composti da studenti, docenti e personale. Alla fine di questa fase verranno raccolti i risultati e le misure d’impatto, che saranno poi condivisi con le parti interessate e con il pubblico in generale.

I materiali e la struttura del programma, basandosi su progetti precedentemente implementati da GAP Spain, sono già pronti e non necessitano di un ulteriore sviluppo.

Le attività principali sono:

  • 3 Incontri: il kick-off meeting a Bilbao, formazione transnazionale in Italia e l’evento di divulgazione in Germania
  • Sviluppo di contenuti, materiali e metodologia
  • Sviluppo di una piattaforma online in 6 lingue. La struttura prevede 2 parti: processo di implementazione e validazione mediante fase pilota nelle università partecipanti e sviluppo di linee guida che includeranno diversi manuali
  • Programma ATTUNE attivo e funzionante in 5 università.

Risultati attesi
I principali risultati attesi sono:

  • Una metodologia collaudata e praticabile: uno strumento prezioso per mitigare l’impatto della crisi climatica nel settore dell’istruzione superiore europea
  • Dati affidabili: il processo di convalida genererà una grande quantità di dati che possono essere raccolti e analizzati
  • Partecipanti motivati: gli utenti sperimenteranno cambiamenti comportamentali
  • Piattaforma online: uno strumento di lavoro che può essere adattato a culture diverse e facilmente traducibile per renderlo più accessibile e locale.

Capofila: Asociación Plan de Acción Global para la tierra GAP (ES)*

Partenariato:

  • InEuropa Srl (IT)*
  • Agado Gesellschaft für nachhaltige Entwicklung UG (DE)*
  • Fundacja GAP Polska – Plan Globalnego Dzialania na rzecz Ziemi (PL)*
  • Mikado Danismanlik Hizmetleri Ltd. Sti. (TR)*
  • Università degli studi di Siena (IT)
  • Universidad del País Vasco/ Euskal Herriko Unibertsitatea (ES)
  • Ozyegin Universitesi (TR)
  • Akademia Pedagogiki Specjalnej IM.MARII GRZEGORZEWSKIEJ (PL)
  • Stiftung Universität Hildesheim (DE)

Organizzazioni GAP

L’organizzazione GAP in ogni paese guiderà il programma e lavorerà a stretto contatto con l’università, tramite il suo ufficio per la sostenibilità o il team/persona responsabile della sostenibilità nell’università. Il ruolo dell’università sarà sia quello di promuovere il programma che incoraggiare la partecipazione e l’azione, mentre l’organizzazione GAP fornirà il materiale e faciliterà l’implementazione del programma.

Durata
Il progetto ho una durata di 26 mesi

Budget
Il contributo è di 400.000 €

Passo dopo passo il progetto Attune – Activate the University for Climate Change sta procedendo con la sua implementazione, avvicinandosi sempre di più all’attuazione della prima fase del progetto, che ha l’obiettivo di invitare alla riflessione individuale e aiutare i partecipanti a mettere in atto piccoli comportamenti sostenibili tramite un programma di apprendimento innovativo.

Durante la formazione transnazionale, che si è tenuta a Siena lo scorso mese di giugno, i partner del progetto si erano confrontati per definire le azioni e le risorse che sono alla base del materiale online parte del programma che offrirà alla comunità universitaria una serie di suggerimenti ed azioni quotidiane atte a migliorare il comportamento individuale dei partecipanti e riducendo il proprio impatto sull’ambiente. Il materiale disponibile inoltre li incoraggerà all’azione, suggerendo l’utilizzo di risorse offerte dall’università e dalle autorità locali.

Al momento il materiale è quasi completo e sarà disponibile sulla piattaforma online del progetto all’inizio del prossimo semestre accademico, quando il programma ATTUNE verrà lanciato. In generale, la sua realizzazione sta sorprendendo in positivo tutti i partner: ogni Università, supportata dall’organizzazione GAP di riferimento, è riuscita a creare, sulla base di un design comune sviluppato da InEuropa, dei manuali personalizzati accattivanti e facili da consultare per gli utilizzatori. I manuali si focalizzano su 5 aree di interesse: gestione dei rifiuti; risparmio e conservazione energetica; mobilità; consumo alimentare; e consumo di acqua e gestione delle risorse. Grazie alla loro semplice ma efficace forma, i materiali sviluppati potranno essere adattati e utilizzati anche in altre Università europee.

Parallelamente allo sviluppo del materiale, il lavoro dei partner si è concentrato anche sulla progettazione della struttura della piattaforma online multilingue (disponibile in Inglese, tedesco, italiano, polacco, spagnolo e turco) per fruire del programma di apprendimento, che costituisce uno dei punti focali del progetto.

L’avanzamento del progetto Attune è testimonianza del valore collettivo della partnership. Grazie a collaborazione e duro lavoro abbiamo superato sfide e raggiunto step significativi. Man mano che ci avviciniamo alla messa in pratica delle risorse che stiamo sviluppando siamo sempre più consapevoli dell’impatto positivo che il progetto potrà avere sulla comunità universitaria, consentendo ai suoi membri di diventare veri e propri agenti del cambiamento.

Siena, 5 e 6 giugno 2023: due giorni di lavoro intenso per la formazione transnazionale del progetto ATTUNE. InEuropa insieme ai partner del progetto, 5 Università e gli altri 4 membri della rete Global Action Plan (GAP I) International, si sono ritrovati a Siena, ricreando sin da subito il clima entusiasmante ed energico che già si era instaurato durante il primo incontro di progetto a gennaio a Bilbao.

InEuropa ha aperto i lavori entrando nel cuore della prima fase del programma destinata a coinvolgere la comunità universitaria (studenti, professori, personale universitario) a mettere in atto piccoli comportamenti sostenibili. I partner si sono confrontati per definire le azioni e le risorse che andranno a costituire i “ricettari” online che offriranno alla comunità universitaria una serie di suggerimenti ed azioni quotidiane atte a  migliorare il proprio comportamento individuale e ridurre l’impatto che hanno sull’ambiente. Tali “ricettari”, oltre ad invitare alla riflessione e a sensibilizzare i partecipanti, li incoraggeranno all’azione, fornendo loro risorse utili già messe in atto dall’università e dalle autorità locali, per favorirne l’attivazione  come attori del cambiamento. In questa fase Attune intende mettere a sistema e valorizzare quanto le università hanno già messo a disposizione nei propri campus per poter sollecitare la presa di consapevolezza di tutta la popolazione accademica dei singoli atenei coinvolti.

La formazione non è mancata: i partner hanno testato le metodologie per realizzare i workshop per il coordinamento e il monitoraggio dei gruppi di ricerca-azione che lavoreranno nella fase 2 del programma per ridurre l’impronta ecologica che la comunità universitaria ha nel suo complesso. Abbiamo anche approfondito insieme la struttura della piattaforma che raccoglierà il programma e sviluppato delle fficaci strategie di comunicazione da diffondere al meglio all’interno delle Università coinvolte.

È stata un’occasione perfetta per condividere suggerimenti, dubbi, proposte, confrontandoci su come facilitare la trasformazione e il cambiamento portando nuovi approcci ma non dimenticando le specificità di ogni singola università, e per porre le basi per sinergie con altri progetti europei.
Questi due giorni confermano lo spirito di collaborazione e la volontà che tutti i partner hanno di contribuire a rendere l’università sempre più sostenibile, incoraggiando il cambiamento partendo proprio dalla sua comunità.

Il 24 e il 25 gennaio si è tenuto, a Bilbao, il kick-off meeting del progetto ATTUNE – Activate the University for Climate Change, finanziato nell’ambito di Erasmus Plus, higher education.

Il progetto si rivolge direttamente alla comunità universitaria promuovendo e incoraggiando azioni e proposte sostenibili, con l’aiuto di un programma di apprendimento innovativo e personalizzato in base alle esigenze di ogni università.

Il programma avrà una durata di due anni (2023 e 2024) nell’ambito dei quali, attraverso una piattaforma online sviluppata e disponibile in sei lingue (IT, EN, ES, Basco, DE, TR e PL), studenti, professori e personale delle università potranno intraprendere un percorso di conoscenza e consapevolezza su azioni virtuose da mettere in campo in aree di interesse che le singole università avranno individuato (energia, acqua, trasporti, verde, etc). Nella seconda fase gruppi di ricerca-azione si attiveranno per pianificare piani di azioni che abbiano un impatto sul cambiamento climatico. Saranno linee guida e workbook per il trasferimento dell’esperienza in altri atenei in Europa.

InEuropa è partner del progetto insieme ad altri quattro membri della rete Global Action Plan (GAP) International: Asociación Plan de Acción Global para la tierra GAP (Capofila del progetto, Spagna), Agado (Germania), Fundacja GAP Polska (Polonia) e Mikado Consulting (Turchia). Oltre ai partner della rete GAP il progetto coinvolge cinque università europee: Università di Siena (Italia), Università dei Paesi Baschi (Spagna), Università di Hildesheim (Germania), Università di Özyeğin (Turchia), e Maria Grzegorzewska University (Polonia).

Al meeting hanno partecipato tutti i partner con i rispettivi rappresentanti, in un clima pieno di entusiasmo, curiosità, energia, idee. È stata un’occasione perfetta per lavorare insieme di persona condividendo suggerimenti, dubbi, discutere i compiti del progetto e partire con le attività, gettando le basi per poter cooperare al meglio anche a distanza.

Infatti, dopo una prima fase di conoscenza e presentazione, il meeting si è aperto con una descrizione e condivisione degli obiettivi del progetto, per passare successivamente ad un lavoro e discussione di gruppo sullo sviluppo delle attività, con focus sull’analisi preliminare delle aree di interesse delle singole università, il cui coordinamento è in testa ad InEuropa insieme all’Università di Siena.  Durante il secondo giorno i partner, guidati da InEuropa, hanno discusso anche della parte gestionale del progetto, incluse le strategie di comunicazione e disseminazione dei risultati.

Questa prima riunione in presenza, ha posto le basi per le attività future del progetto e il clima di collaborazione e partecipazione attiva che tutti i partner hanno contribuito a creare fa ben sperare per la sua buona riuscita.