Just Maps: al via il nuovo progetto Erasmus+ nato dall’esperienza di Just Action

Il viaggio di Just Action nel mondo dell’Educazione alla Cittadinanza Globale continua, e varca i confini dell’Europa. Il progetto, che si concluderà a Novembre 2024, ha seminato e dato frutto, con il nuovo Erasmus+ Just Maps – Schools strengthening global citizenship by mapping local communities, selezionato a finanziamento dall’agenzia spagnola Sepie nell’ambito dell’Educazione Scolastica.

La partnership vede l’esperienza dei partner GAP di Just Action di Spagna, Italia e Irlanda rafforzata ed estesa dall’ingresso nella squadra di membri GAP da Polonia e Kenya, oltre che dalla presenza attiva delle scuole Umberto I di Lanciano dall’Italia e Artxandape Ikastola dalla Spagna (già beneficiari di Just Action), più la Zaragoza School House e Aga Khan Academy dal Kenya. 

Durante l’implementazione di Just Action, è diventato evidente come le attività didattiche preferite dagli studenti e dalle studentesse fossero quelle che li portavano ad agire nelle comunità locali e con i suoi membri, ad essere più attivi oltre la scuola, a sentirsi parte integrante della società locale. Ed ecco che InEuropa ha ideato e scritto Just Maps, una nuova operazione che parte proprio dalla comunità, e mette teste, mani e cuori di bambini e ragazzi dagli 8 ai 15 anni per la sua analisi e miglioramento. 

Gli studenti verranno coinvolti in un processo partecipativo transnazionale che inizia dalla mappatura delle loro aree di azione (i loro “quartieri”). Raccoglieranno informazioni importanti per analizzare e migliorare, da cittadini globali, la vita delle loro comunità: ambiente, diseguaglianze, giustizia sociale e storia saranno i temi che li vedranno impegnati durante la ricerca. Sulla base dei dati raccolti, costruiranno una mappa locale. Le mappe dai diversi Paesi partner, evidenzianti i punti di forza e di debolezza delle diverse aree, verranno messe a sistema dagli stessi ragazzi: ciascun Paese eleggerà una delegazione di mappatori locali che prenderanno parte al Consiglio transnazionale dei mappatori, incaricato di esaminare lo status quo e immaginare azioni di miglioramento. Lo faranno insieme, rilevando quanto i problemi locali siano in realtà interconnessi, e mantenendo uno sguardo non eurocentrico, ma che li porti oltre, fino ad altri continenti (Kenya). Una volta tornati a casa, cercheranno di attuare le soluzioni proposte, con la propria comunità locale, e avvieranno una campagna di sensibilizzazione per i loro concittadini.

Il progetto avrà una durata di 36 mesi e mira anche a formare i docenti come facilitatori della partecipazione attiva degli studenti, che, come in Just Action, diventano i protagonisti del percorso di apprendimento.