Presidenza del Consiglio dell’UE: dal 1° gennaio tocca al Belgio
A partire dal 1° gennaio 2024, e fino al 30 giugno dello stesso anno, sarà il Belgio ad assumere la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, dopo che negli ultimi sei mesi del 2023 il ruolo era stato ricoperto dalla Spagna.
La presidenza del Consiglio è esercitata a turno dagli Stati membri dell’UE ogni sei mesi. Durante ciascun semestre, presiede le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell’UE in seno al Consiglio. Perciò, il Belgio avrà il compito di perseguire gli obiettivi stabiliti nelle proprie priorità e nel programma decisi dal “trio”, formato dallo stesso Belgio e da Spagna e Ungheria (che sarà il prossimo paese ad assumere la Presidenza).
Il sistema del gruppo di tre, chiamato anche “trio“, è stato introdotto dal Trattato di Lisbona nel 2009. Il trio fissa obiettivi a lungo termine e prepara un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di tale programma, ciascuno dei tre paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato.
All’insegna del motto “Proteggere. Rafforzare. Preparare.“, il Belgio si concentrerà su sei aree tematiche per i suoi lavori durante la presidenza:
- difendere lo Stato di diritto, la democrazia e l’unità
- potenziare la nostra competitività
- perseguire una transizione verde e giusta
- rafforzare la nostra agenda sociale e sanitaria
- proteggere le persone e le frontiere
- promuovere un’Europa globale
Alexander De Croo, primo ministro belga, durante la presentazione delle priorità politiche della presidenza del suo paese ha dichiarato:
“Il Belgio assume la presidenza del Consiglio in un periodo difficile. È un vero onore, ma anche una responsabilità. L’Unione europea non si è mai evoluta in linea retta ed è spesso nei momenti più difficili che sono stati compiuti i maggiori progressi”.
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