Il 20 giugno è stato lanciato il nuovo bando per progetti nazionali o transnazionali sulla non-discriminazione e l’integrazione dei Rom, nell’ambito del programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza. La scadenza è annunciata per il 9 novembre 2017.
L’obiettivo del bando è quello di promuovere l’effettiva implementazione del principio di non-discriminazione sulla base di fattori quali genere, età, appartenenza etnica, religione, opinioni personali, orientamento sessuale e disabilità, come sancito nell’art.19 del TFUE.
Il bando individua 4 aree prioritarie:
- lotta alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale, al fine di combattere gli stereotipi sulle persone LGBTI e garantire una loro maggiore integrazione sociale;
- diversity management nel settore pubblico e privato: identificazione delle pratiche esistenti, misurazione dei benefici e sensibilizzazione. Le azioni intraprese possono essere collegate al lancio e all’implementazione di Carte della Diversità;
- attività di sensibilizzazione e lotta agli stereotipi sulla popolazione Rom al fine di favorirne l’integrazione in società. Identificazione, implementazione e scambio di buone pratiche contro la discriminazione e l’anti-gipsismo, la segregazione nel sistema educativo, a favore dell’empowerment dei giovani e loro partecipazione attiva al processo di integrazione;
- sensibilizzazione sulla solidarietà intergenerazionale e la non-discriminazione fondata sull’età.
Le attività finanziabili comprendono:
- raccolta e analisi di dati e studi, monitoraggio dell’implementazione della legislazione a favore della non-discriminazione
- formazione di professionisti
- apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche, cooperazione, individuazione delle migliori pratiche trasferibili ad altri Paesi partecipanti
- attività di divulgazione e sensibilizzazione, anche a livello locale, come seminari, conferenze, campagne e attività su social media e stampa
Sono eleggibili a partecipare le organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite e con sede nei paesi partecipanti al programma e le organizzazioni internazionali. Gli organismi a scopo di lucro possono presentare il progetto in qualità di capofila solo se in partnership con enti privati no-profit o con enti pubblici.
Il progetto può essere nazionale o transnazionale e deve coinvolgere almeno 2 organizzazioni.
L’area geografica ammissibile comprende i 28 Stati membri dell’Unione Europea, Islanda e Liechtenstein.
Il budget assegnato a questo bando ammonta a 3.500.000 euro.
La richiesta di contributo per progetto deve essere compresa tra 75.000 e 500.000 euro. Tale cofinanziamento copre al massimo l’80% dei costi totali ammissibili del progetto. Si prevede di finanziare almeno un progetto per ciascuna delle 4 priorità affrontate dal bando.
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