Come saprete, il Programma Europa Creativa ha stanziato 121 milioni di euro per un Fondo di garanzia per gli intermediari che erogano finanziamenti alle imprese del settore culturale e creativo.
Questa misura ci si aspetta che risulti in prestiti per 600 milioni di euro e che aumenti la formazione e la capacità degli intermediari finanziari (es. banche) di intercettare le necessità specifiche del settore culturale e creativo, incentivandoli a investire in esso.
Il Fondo di garanzia è gestito dal FEI – Fondo Europeo per gli Investimenti per conto della Commissione europea ed è finalizzato al rafforzamento delle PMI culturali e creative in termini di capacità finanziaria e competitività.
La Garanzia andrà a beneficio di PMI con sede nell’UE, Islanda e Norvegia, le cui attività, orientate al mercato e non, si traducono in espressione creativa e valore culturale e artistico. I settori coinvolti sono svariati: architettura, archivi e biblioteche, artigianato artistico, audiovisivi, patrimonio culturale, design, festival, musica, arti performative, editoria, radio e arti visive.
Il Fondo di Garanzia ha cominciato gradualmente a entrare in azione a partire dal 2016.
A gennaio 2017 l’ente di investimento pubblico spagnolo, Compañía Española de Reafianzamiento, è stato il primo a concludere l’accordo di garanzia con il FEI. Tale accordo produrrà prestiti per le PMI spagnole del valore complessivo stimato di 150 milioni di euro.
A febbraio, invece, l’accordo è stato siglato con la banca Bpifrance che risulterà in 30 milioni di euro a disposizione del settore culturale e creativo francese. La banca prevede di iniziare l’attività di finanziamento a partire da giugno 2017.
Da pochi giorni, infine, l’istituto bancario rumeno Libra Internet Bank ha concluso l’accordo con il FEI per un totale di circa 10 milioni di euro di prestiti disponibili per le PMI del paese.
Le imprese del settore possono accedere ai finanziamenti contattando direttamente gli intermediari finanziari che vengono via via resi noti su questo database.
D’altra parte, invece, gli enti che volessero fungere da intermediari sono invitati a candidarsi al bando per manifestazioni d’interesse che resterà aperto fino al 30 settembre 2020.
Si attendono notizie dal versante italiano.
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