Al fine di facilitare la mobilità di persone con disabilità all’interno del territorio dell’Unione Europea, la Commissione Europea ha aperto una call for proposals a supporto di progetti nazionali volti a istituire e implementare una Carta Europea della disabilità (EU Disability Card) comporterà il riconoscimento reciproco dello stato di disabilità in Stati membri partecipanti.
Scopo della Carta è quello di consentire all’interno dell’Unione l’accesso a determinati benefit nella forma di riduzione dei prezzi, sconti, ingressi o servizi gratuiti nell’area della cultura, del tempo libero, dei trasporti e dello sport.
La Carta sarà operativa soltanto nei Paesi UE in cui saranno implementati i progetti approvati in risposta al bando in scadenza il 30 settembre (Call for Proposals VP/2015/012) con il quale il Programma Diritti eguaglianza e cittadinanza dell’Ue il quale mette a disposizione 1.550.000 euro.
Scopo del bando è quello di supportare il lancio e la fase di sviluppo iniziale della Carta Europea delle Disabilità negli Stati Membri partecipanti al Project Working Group.
Spetta agli Stati membri non soltanto stabilire la procedura di emissione ma anche individuare i soggetti eleggibili a ricevere la Card secondo la definizione nazionale di disabilità.
Due le priorità che si intendono finanziare attraverso questo bando:
- Priorità 1: istituzione o rafforzamento delle rispettive organizzazioni nazionali per la Carta Europea della Disabilità (DCNOs) adibite al rilascio della carta e al mantenimento in contatto con i fornitori di servizi con riferimento alle prestazioni offerte dalla Carta. (Le organizzazioni nazionali possono essere sia enti governativi che non).
Attività che si intendono finanziare:
- assetto organizzativo e rafforzamento dell’organizzazione nazionale di riferimento, incluso il rafforzamento delle risorse umane (es. l’assunzione di personale) e/o delle risorse materiali (es. acquisto di nuove apparecchiature e software specifici);
- produzione, stampa e rilascio della Carta Europea della Disabilità secondo il disegno comune e istituzione di misure antifrode.
- Priorità 2: determinazione del rispettivo pacchetto nazionale di prestazioni che gli Stati Membri intendono mutualizzare e adozione delle misure necessarie al fine di rendere ciò possibile.
Attività che si intendono finanziare:
- raccolta di dati, creazione di una lista di prestazione fornite ad esempio attraverso la creazione di un database;
- campagna di informazione e pubblicità rivolta sia agli utenti che ai fornitori di servizi;
- creazione di un sito web nazionale sul quale poter reperire informazioni chiari e in un formato accessibile relativamente agli enti responsabili e alle prestazioni fornite. Il link del sito dovrà contenere un link al sito dell’Unione Europea.
Chi può partecipare?
Possono avanzare proposte soltanto soggetti aventi nazionalità di uno dei 17 Stati Membri partecipanti al Project Working Group. (I Paesi che non ne sono parte possono avanzare proposta di adesione alla Commissione ma non sono previsti ulteriori bandi).
Paesi ammissibili: Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovania e Spagna.
Tipologia di enti: enti pubblici e organizzazioni non profit ufficialmente designati a presentare domanda dall’autorità nazionale di riferimento.
Finanziamento UE: 80%
Richiesta minima di contributo: 75.000 euro
Durata massima: 18 mesi
La Commissione intende finanziare un progetto per ogni Stato Membro partecipante al Project Working Group. Qualora in uno Stato risultino coinvolti più soggetti idonei a presentare una proposta, l’application dovrebbe essere presentata da un consorzio all’interno del quale deve essere individuato un lead applicant.
Scadenza: 30 settembre 2015
Per presentare un progetto è possibile trovare tutta la documentazione necessaria al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=456&furtherCalls=yes