Durante il discorso sullo stato dell’Unione, volto ad incoraggiare i membri dell’UE ad affrontare le sfide correnti e future sul piano climatico, sanitario e geopolitico, la presidente della Commissione Ue ha annunciato l’arrivo di un nuovo programma europeo per i NEET, i giovani non impegnati in attività di lavoro, istruzione o formazione.
Ursula von der Leyen ha anche evidenziato come i giovani siano stati tra i soggetti che più si sono sacrificati durante la pandemia di COVID-19. Per questo motivo, e nell’ottica di fare del 2022 l‘Anno della Gioventù Europea, i giovani rappresenteranno uno dei target principali della futura azione dell’UE, come è anche evidente da strumenti quali Next Generation EU e la volontà di coinvolgerli in prima linea nei dibattiti della Conferenza sul futuro dell’Europa.
In questo contesto si inserisce Alma, l’iniziativa che si rivolge ai NEET e che permetterà ai giovani di svolgere un’esperienza lavorativa temporanea in un altro Stato membro, in modo da acquisire nuove competenze e creare nuovi legami.
Nonostante si sappia ancora poco sul programma, la configurazione sembra essere quella di un’azione sul modello di Erasmus volta ad incentivare la mobilità dei giovani alla ricerca di nuove opportunità occupazionali. Si prevedono maggiori dettagli ad inizio 2022.
In Italia, la proposta è stata ben accolta dal Ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, e dalla presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, che si sono entrambe espresse in favore di un programma che metta le nuove generazioni – e soprattutto i NEET – al centro del cambiamento e del futuro dell’Europa.