Covid-19 e abitudini alimentari: gli europei verso scelte più sostenibili

2001

EIT Food ha pubblicato un’indagine che analizza l’impatto del Covid-19 sui comportamenti alimentari dei consumatori europei e mostra come la pandemia ha cambiato il modo in cui le persone pensano, acquistano, e consumano il cibo.

La ricerca è stata condotta da alcune università europee, guidate dall’Università Aarhus in Danimarca, e ha coinvolto 5.000 consumatori di 10 paesi europei, inclusa l’Italia.

Ciò che emerge è che, a causa delle minori risorse economiche, del maggiore tempo speso a casa e di un’attenzione maggiore alla salute, l’emergenza sanitaria ha portato molte persone a compiere scelte alimentari che vanno anche in una direzione più sostenibile e che sono probabilmente destinate a diventare abitudini durature.

Ciò è molto importante se l’Europa vuole davvero cogliere in questa crisi l’opportunità (e la sfida) di dare il via a una ripresa che combatta le emissioni, il cambiamento climatico, promuova la biodiversità e l’accesso al cibo di qualità ed economico per tutti, come stabilito dal Green Deal e dalla stessa Strategia Farm to Fork.

Cosa è cambiato nei nostri comportamenti alimentari durante la pandemia

Nonostante le difficoltà finanziarie che i consumatori hanno affrontato, la situazione imposta dalle misure di lockdown in Europa ha portato i cittadini a trascorrere più tempo in casa e a mangiare meno fuori, con un crescente acquisto in quasi tutte le categorie di alimenti.

Il più grande cambiamento si è verificato nel modo in cui facciamo acquisti, con quasi la metà dei consumatori che ha segnalato un aumento degli acquisti online (45%), acquisti all’ingrosso (47%) e uscite per la spesa attentamente pianificate (45%).

Inoltre, un terzo dei consumatori europei (36%) ha trascorso più tempo in cucina e la condivisione dei pasti con gli altri è diventata più importante, con tre persone su dieci (29%) che si siedono insieme a tavola più regolarmente.

Secondo l’indagine, la crescente importanza che il cibo ha rivestito nelle nostre vite durante gli ultimi mesi continuerà anche dopo l’emergenza sanitaria.

Quasi un terzo dei consumatori ha affermato che sarà più importante avere tempo per consumare pasti fatti in casa (27%) e che continuerà a mangiare cibi più vari (30%) dopo la pandemia.

L’accessibilità economica del cibo rimarrà una priorità per molti, ma non a scapito di una sana alimentazione. A causa del COVID-19 quasi la metà dei consumatori (49%) mette ora la propria salute al primo posto e sta adottando nuove abitudini alimentari che andranno a beneficio non solo della loro salute, ma anche del pianeta.

L’acquisto di prodotti locali ha acquisito maggiore importanza per un terzo degli intervistati e questa tendenza sembra essere destinata a continuare anche in futuro.

In conclusione, la pandemia COVID-19 ha portato molte nuove sfide, ma ha aperto anche nuove opportunità per un sistema alimentare più sano e sostenibile. L’industria ha ora un’opportunità unica di impegnarsi con i consumatori e di sviluppare le crescenti tendenze in materia di salute e sostenibilità.

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