Il 14 e 15 novembre 2018 si è svolto il kick-off meeting del progetto “PROCHILD – PROtection and support of abused CHILDren through multidisciplinary intervention”, ospitato presso il Policlinico Sant’Orsola sotto la direzione dell’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche.
Il progetto è cofinanziato dal programma REC – Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza e coinvolge l’UNIBO come capofila supportato da InEuropa e 5 partner di 5 paesi europei: National Institute of Health and Welfare (FI), La Voix de l’Enfant (FR), IARS International Institute (UK), Catholic University of Applied Sciences of North Rhine Westphalia (DE) e Institute of Child Health (GR).
Il progetto affronta il problema della violenza sui minori e ha l’obiettivo di sviluppare un modello di intervento che assicuri l’interazione tra i vari servizi e le figure professionali coinvolte (in ambito socio-sanitario, legale, scolastico, ecc.) per garantire un più efficace e precoce sostegno ai minori vittime di maltrattamento e abuso.
Nella prima giornata di lavoro i partner si sono conosciuti e hanno subito instaurato un ottimo clima di cooperazione, mostrando esperienze di altissimo profilo nel campo della tutela dei minori seppure declinata in ambiti differenti, varietà che darà un contributo prezioso allo sviluppo de progetto. Sono state inoltre discusse le regole di gestione amministrativa e finanziaria e le attività di comunicazione e disseminazione.
Nella seconda giornata si è scesi nel merito tecnico del progetto affrontando il primo pacchetto di attività legate alla mappatura di buone pratiche di integrazione dei servizi per il supporto ai minori vittime, l’analisi dei bisogni formativi dei professionisti e la ricerca sulle relazioni tra salute psichica genitoriale e violenza sui minori.
Il progetto avrà la durata di 2 anni e mirerà a creare un percorso formativo interdisciplinare per i professionisti che lavorano a contatto con i minori vittime di maltrattamento e abuso, sviluppare protocolli a livello locale per l’integrazione tra servizi che gestiscono questi casi e suggerire un modello di intervento multiprofessionale trasferibile per l’identificazione precoce e il follow-up dei minori maltrattati nel rispetto del loro superiore interesse.
A presto con ulteriori aggiornamenti!