La pandemia di coronavirus ha fatto emergere tutte le difficoltà di inserimento dei giovani europei nel mercato del lavoro e ha evidenziato ancor di più la necessità di adottare politiche nazionali e comunitarie mirate.
In questo contesto critico la Commissione europea, seguendo gli orientamenti delle politiche per la transizione verde e digitale e attraverso lo strumento di ripresa post-pandemia Next Generation EU, ha presentato un nuovo pacchetto di sostegno all’occupazione giovanile volto a fornire importanti opportunità di finanziamento, con una spesa stimata di almeno 22 miliardi di euro.
Il pacchetto si articola in 4 azioni:
- rafforzare la garanzia per i giovani promuovendo la costruzione di un “ponte verso il lavoro” per i giovani tra i 15 e i 29 anni attraverso l’attivazione di percorsi di apprendistato, formazione e istruzione, nonché servizi di consulenza, orientamento e tutoraggio su misura. Tali iniziative saranno caratterizzate da una forte inclusività, al fine di evitare qualsiasi forma di discriminazione, con particolare attenzione verso i gruppi più vulnerabili.
- rafforzare il futuro dell’istruzione e della formazione professionale dell’UE (IFP) rendendo i sistemi di istruzione e formazione più moderni, attraenti, flessibili, adatti all’economia digitale e verde e soprattutto incentrati sui bisogni del discente.
- rinnovare lo slancio per gli apprendistati promuovendo coalizioni nazionali, sostenendo le PMI e rafforzando il coinvolgimento delle parti sociali come sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro. L’obiettivo è quello di formare giovani apprendisti che diventeranno futuri lavoratori altamente qualificati.
- introdurre misure aggiuntive a sostegno dell’occupazione giovanile sviluppando azioni a breve termine come incentivi all’occupazione e sostegno alla creazione di nuove imprese, e iniziative nel medio termine come reti per giovani imprenditori e centri di formazione intersocietari.
Nello specifico, le azioni che l’UE contribuirà a finanziare attraverso il programma Next Generation EU e il bilancio UE 2021-2027 saranno:
- sovvenzioni di avviamento e prestiti per giovani imprenditori, sistemi di tutoraggio e incubatori di imprese
- bonus per le PMI che assumono apprendisti
- sessioni di formazione per acquisire nuove competenze necessarie sul mercato del lavoro
- sviluppo delle capacità dei servizi pubblici per l’impiego
- formazione in materia di gestione della carriera nell’ambito dell’istruzione formale
- investimenti nelle infrastrutture e nelle tecnologie dell’apprendimento digitale.
Inoltre, la Commissione ha presentato anche l’Agenda europea per le competenze per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza che stabilisce obiettivi ambiziosi da raggiungere entro i prossimi 5 anni. Le 12 azioni dell’Agenda si concentrano sulle competenze per l’occupazione, da sviluppare in collaborazione con gli Stati membri, le aziende e usando il bilancio dell’UE come catalizzatore per sbloccare investimenti pubblici e privati nel capitale umano.
All’indomani della crisi finanziaria globale del 2008, la disoccupazione giovanile ha raggiunto il picco del 24,4% nel 2013. Alla fine del 2019, la disoccupazione giovanile era scesa al 14,9%: il tasso minimo record, anche se doppio rispetto alla disoccupazione generale. Ad aprile 2020, la disoccupazione giovanile era salita al 15,4% in tutta l’UE con la prospettiva di un ulteriore peggioramento.
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