No-deal Brexit: Erasmus+ sosterrà la mobilità da e per il Regno Unito

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La Commissione per la Cultura del Parlamento europeo fa sapere, tramite comunicato stampa, che sono state discusse le misure da adottare per regolare i finanziamenti Erasmus+ nell’eventualità in cui si verifichi lo scenario “no deal” della Brexit.

La normativa proposta stabilisce che le attività di mobilità avviate entro il 30 marzo 2019 nell’ambito di Erasmus+ verranno regolarmente finanziate fino al loro compimento, per un massimo di 12 mesi. Questo riguarderà studenti, tirocinanti, apprendisti e staff britannico coinvolto in mobilità nell’UE e viceversa. Gli individui che beneficeranno di questo provvedimento saranno 14.000 provenienti dagli Stati membri e 7.000 dal Regno Unito.

La Commissione precisa inoltre che questa decisione, da applicare solo in caso di un’uscita dall’UE senza accordo, non avrà ripercussioni finanziarie dato che il bilancio generale del programma era già stato approvato all’interno del budget di lungo periodo.

Affinché la normativa entri in vigore entro il 30 marzo, la Commissione per la Cultura seguirà una procedura semplificata votando il prossimo 20 febbraio, mentre una votazione in plenaria si terrà a marzo.