AL VIA IL BANDO DEL FAMI PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI

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C’è tempo fino al 31 Gennaio 2019 per partecipare al bando per progetti transnazionali volti a favorire l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi negli stati membri dell’Unione Europea.

Il bando si colloca all’interno del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (FAMI), che sostiene tutte le azioni relative alle politiche di migrazione, al fine di contribuire alla più efficace gestione dei flussi migratori.

Sono 5 le priorità identificate dal bando, sulle quali focalizzarsi per la presentazione delle proposte progettuali:

  1. Reti locali e regionali per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi: per progetti volti a facilitare il trasferimento di esperienze e conoscenze sul tema dell’integrazione tra autorità locali e regionali a livello europeo, attraverso la creazione di reti fra le stesse, promuovendo scambi tra le società di accoglienza e gli immigrati e facilitando la diffusione del know-how e delle buone pratiche.
  2. Progetti in materia di migrazione legale con Paesi terzi: per progetti volti a promuovere specifici percorsi di lavoro e formazione attraverso la cooperazione tra tutti gli attori del mercato del lavoro, dai singoli datori di lavoro, alle camere di commercio, alle organizzazioni imprenditoriali.
  3. Integrazione dei cittadini di Paesi Terzi vittime della tratta: per progetti volti all’attuazione di misure per migliorare l’integrazione delle vittime di tratta dei Paesi terzi nelle società ospitanti, nonché facilitare il ritorno volontario, sicuro e sostenibile delle stesse nei rispettivi paesi di provenienza.
  4. Assistenza ai minori migranti, compresi i minori non accompagnati: per progetti volti a promuovere la formazione e lo scambio di buone pratiche per il miglioramento dei sistemi di assistenza alternativi (assistenza familiare, affidataria, etc), nonché per la ricerca di alternative efficaci alla detenzione.
  5. Coinvolgimento delle comunità della diaspora sulla sensibilizzazione: per progetti volti a coinvolgere e responsabilizzare le comunità della diaspora nell’UE come portatrici di informazioni sulle opportunità di migrazione regolare dei loro compatrioti che pianificano di venire in Europa.

Ciascun progetto dovrà focalizzarsi esclusivamente su una sola priorità.

I progetti relativi alle priorità 1 e 2 devono avere una durata massima di 36 mesi, mentre per i progetti relativi alle priorità 3, 4 e 5 la durata massima è di 24 mesi.

Possono partecipare al bando tutti gli enti pubblici ed enti no-profit di uno dei Paesi Membri UE, esclusa la Danimarca.

Partenariato: per le priorità 1 e 2 il partenariato deve essere composto da almeno 3 soggetti ammissibili stabiliti in almeno 2 diversi Stati UE; per le priorità 3, 4 e 5 il partenariato deve essere composto da almeno 2 soggetti ammissibili stabiliti in 2 diversi Stati UE (per la priorità 5 almeno uno dei 2 enti deve essere un’organizzazione della diaspora).

Il budget complessivo messo a disposizione dal bando è di 16 milioni di euro, di cui:

  • 6.000.000 euro per le priorità 1 e 2
  • 2.500.000 euro per la priorità 3
  • 1.200.000 euro per la priorità 4
  • 500.000 euro per la priorità 5

In base alle priorità scelte, la sovvenzione richiesta dovrà essere compresa tra:

– 1.000.000 e 2.000.000 euro per i progetti relativi alla priorità 1

– 750.000 e 1.000.000 euro per i progetti relativi alla priorità 2

– 250.000 e 400.000 euro per i progetti relativi alla priorità 3

– 250.000 e 600.000 euro per i progetti relativi alla priorità 4

– 250.000 e 500.000 euro per i progetti relativi alla priorità 5

Ciascuna sovvenzione sarà limitata a un tasso di cofinanziamento del 90% dei costi totali ammissibili.

Per maggiori informazioni e per scaricare il testo completo del bando si prega di visitare il sito ufficiale della Commissione Europea.