Nell’ambito dello Strumento per la cooperazione allo sviluppo DCI II – Beni Pubblici e Sfide Globali, è aperto il bando “Prevenzione della violenza sessuale e a carattere sessista contro le donne e le giovani ragazze nei paesi in via di sviluppo”.
Il bando prevede la candidatura preliminare di una versione sintetica del progetto (concept note) entro il 25 ottobre 2017.
L’obiettivo del bando è di contribuire all’uguaglianza di genere e all’empowerment di donne e ragazze nei paesi in via di sviluppo. In particolare, lo scopo è quello di rafforzare la capacità tecnica e finanziaria delle organizzazioni della società civile locali per promuovere i diritti di donne e ragazze nei paesi con alto tasso di violenza affetti dalle cosiddette “crisi dimenticate” (Algeria, Bangladesh, Camerun, Colombia, Chad, India, Mali, Myanmar, Sudan, Pakistan, Filippine, Yemen).
Le priorità del bando sono le seguenti:
- Porre fine alla violenza su donne e giovani ragazze: impegnarsi per eliminare ogni forma di violenza sessuale e di genere attraverso approcci che diano maggiori strumenti e poteri alle donne per evitare e far cessare le situazioni violente (empowerment sociale, politico ed economico)
e/o
- Favorire l’accesso all’assistenza sanitaria in materia sessuale e riproduttiva per giovani, donne e uomini: sono comprese educazione sessuale non discriminatoria e appropriata all’età, informazione, pianificazione familiare e contraccezione moderna, servizi di cura e assistenza di qualità.
Questo bando prevede obbligatoriamente il sostegno finanziario a terze parti. Almeno il 65% del contributo totale del progetto andrà distribuito a organizzazioni della società civile locali nei paesi target del bando per l’implementazione delle attività relative a una o entrambe le priorità.
Il budget totale della call è di 32 milioni di EUR. Il contributo richiesto dovrà essere compreso tra 5 e 6 milioni di EUR e coprirà i costi del progetto in una percentuale compresa tra il 50% e il 90%.
Le candidature devono essere presentate da un capofila in consorzio con almeno un altro partner.
Il capofila deve essere un’organizzazione della società civile no-profit con almeno 5 anni di esperienza nel settore dell’empowerment femminile o della salute e diritti in materia sessuale e riproduttiva (organizzazioni non governative e no-profit, fondazioni politiche indipendenti, organizzazioni della comunità, agenzie del settore privato no-profit, istituzioni, organizzazioni e network a livello locale, nazionale, regionale e internazionale). Deve avere sede in uno Stato membro UE o in un paese in via di sviluppo.
Il consorzio deve includere almeno un’organizzazione locale come capofila o partner, intesa come stabilita in uno dei paesi extra-UE in cui l’azione si svolge.
Inoltre, i partner possono essere anche operatori pubblici o autorità locali stabiliti in un paese in via di sviluppo.
La durata del progetto deve essere compresa tra 36 e 60 mesi.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del bando.