Dal 27 giugno al 14 novembre 2017 è aperto il bando per la prevenzione e la lotta alla violenza di genere e alla violenza sui minori (REC-RDAP-GBV-AG-2017) promosso dal programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza.
Il bando intende combattere la violenza di genere e la violenza sui minori articolandosi in 5 priorità:
- Prevenzione della violenza di genere (GBV): l’attenzione è rivolta alla prevenzione primaria, ossia al cambio radicale dei comportamenti e degli atteggiamenti della società, per porre così fine alla tolleranza verso qualsiasi forma di violenza.
- Protezione e sostegno alle vittime che hanno subito violenza di genere e violenza contro i minori, promuovendo la denuncia del fenomeno e la cooperazione multidisciplinare tra professionisti qualificati. Tale priorità vuole contribuire all’attuazione delle seguenti fonti di diritti comunitario: Direttiva 2012/29/UE che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, Direttiva 2011/99/UE sull’ordine di protezione europeo e/o Regolamento 606/2013 relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile.
- Coordinamento e/o adattamento dei servizi di sostegno per le vittime di violenza sessuale e di genere con il fine di includere rifugiati e migranti (bambini, donne, persone LGBTQI, giovani e ragazzi), e garantire il pieno recupero da questo tipo di trauma. L’obiettivo non è quello di fornire servizi nuovi o alternativi, ma adattarli in maniera inclusiva.
- Trattamento dei colpevoli, al fine di prevenire la recidività. L’obiettivo è quello di sostenere lo sviluppo di programmi di trattamento del colpevole e rafforzare le competenze dei professionisti che lavorano in questo campo, per prevenire la recidività e proteggere ulteriormente le vittime.
- Sostegno agli Stati membri nello sviluppo e attuazione dei quadri di coordinamento volti a eliminare ogni forma di violenza contro i minori.
Nell’ambito di tutte le priorità sono ammesse le seguenti attività:
- apprendimento reciproco, scambio di buone prassi, cooperazione
- progettazione e realizzazione di protocolli, sviluppo di metodi di lavoro trasferibili ad altre regioni o Paesi
- rafforzamento delle competenze e formazione dei professionisti
Inoltre, per le priorità 1 e 2 sono ammissibili:
- attività di sensibilizzazione e formazione
per la priorità 3:
- empowerment delle comunità di rifugiati/migranti, sforzandosi di includerli nei servizi di sostegno
- modifiche di servizi, strutture, quadri di coordinamento, metodologia esistente, tra cui la sensibilizzazione a nuovi servizi e strutture di accoglienza o il coinvolgimento di nuovi soggetti (es. mediatori/interpreti culturali)
per la priorità 5:
- sviluppo o modifica e/o attuazione di quadri di coordinamento nazionale o piani d’azione per la violenza contro i minori, che tengano conto delle diverse situazioni a seconda del Paese preso in considerazione
- sensibilizzazione e rafforzamento delle competenze per favorire la partecipazione e la responsabilità dello sviluppo di tali quadri nazionali o piani d’azione in linea con il paragrafo 71 del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, il Commento generale n. 13/2011, ad esempio attraverso un gruppo multidisciplinare che si riunisce regolarmente e con un adeguato potere decisionale.
Possono partecipare al bando enti pubblici, privati e organizzazioni internazionali. Gli enti a scopo di lucro devono presentare la proposta in collaborazione con enti pubblici o organizzazioni no-profit. I progetti possono essere nazionali o transnazionali.
Il budget stanziato per questo bando è di 12.706.000 euro, così suddivisi:
Priorità 1: 2.500.000 EUR
Priorità 2: 3.206.000 EUR
Priorità 3: 3.000.000 EUR
Priorità 4: 1.000.000 EUR
Priorità 5: 3.000.000 EUR
La richiesta minima di finanziamento per ogni progetto ammonta a 75.000 euro. Il cofinanziamento copre l’80% dei costi ammissibili del progetto.
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