Pochi giorni fa il Parlamento europeo e il Consiglio, con il supporto della Commissione, hanno raggiunto l’accordo per la creazione dell’Agenzia per l’attuazione del programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area).
Si tratta di un programma che, nei prossimi dieci anni, gestirà oltre mezzo miliardo di euro sui temi dell’innovazione nei sistemi alimentari, delle tecnologie per la sostenibilità e la sicurezza in agricoltura, dell’uso efficiente delle risorse idriche.
Tra le risorse messe a disposizione, 220 milioni arriveranno dalla Commissione europea nell’ambito del programma quadro per la ricerca Horizon 2020, e oltre 300 milioni dai 18 Paesi partecipanti, che attualmente sono 11 Paesi dell’UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna) e 7 Paesi non UE (Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia).
L’accordo raggiunto permetterà al programma PRIMA di essere operativo dall’inizio del 2018, come prefissato, e ora inizia il percorso che porterà a lanciare i primi bandi per finanziare partnership di ricerca e innovazione fra istituzioni e imprese delle due coste mediterranee a fine 2017.
Ricerca e innovazione possono dare un contributo importante per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali del Mediterraneo. Sistemi agricoli più sostenibili, miglior uso dell’acqua e sviluppo delle imprese del settore alimentare possono contribuire alla crescita economica e sociale dell’area, anche ai fini della gestione dei fenomeni migratori.
Maggiori informazioni su PRIMA sono disponibili su questo sito e nel Comunicato stampa MIUR.