Il 23 gennaio 2017, l’europarlamentare Silvia Costa è stata nominata coordinatrice del Gruppo Socialisti & Democratici (S&D) alla Commissione Cultura del Parlamento Europeo. A metà della legislatura, infatti, è prevista una rielezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni del PE, che seguono l’elezione del nuovo presidente Antonio Tajani avvenuta la settimana scorsa.
Silvia Costa cede così l’incarico di Presidente della Commissione Cultura alla collega Petra Kammerevert dopo 2 anni e mezzo che, come si legge nella nota degli europarlamentari democratici, “hanno portato a risultati straordinari, dato impulso a iniziative nuove, tra le quali la diplomazia culturale e la difesa attiva del patrimonio culturale nel mondo. Inoltre, le tematiche della Cultura e dell’educazione sono uscite da una certa marginalità per diventare un elemento essenziale di tutte le politiche europee, da quelle industriali e digitali, quelle sociali e di piena cittadinanza UE a quelle di migrazione e cooperazione internazionale.”
Ancora prima di divenire Presidente della Commissione CULT, infatti, Silvia Costa ha portato avanti un’intensa lotta per mettere al centro dell’agenda europea i temi legati alla cultura, sostenendo uno sviluppo fondato sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, il turismo culturale, le ICT, l’audiovisivo e il multimediale, ampliando l’accesso del pubblico e la formazione di nuove competenze e professionalità nel settore. Anche grazie a questo intervento, la promozione e la tutela della cultura sono divenuti temi trasversali ai diversi programmi di finanziamento europei, uscendo dal terreno esclusivo del programma Europa Creativa.
Ora, nella veste politica di coordinatrice S&D, Silvia Costa descrive così la sua futura linea d’azione: “di fronte alle sfide culturali, educative e tecnologiche con cui si confronta l’Europa, ritengo importante che ci sia una forte iniziativa politica dei Democratici e Socialisti per rilanciare una nuova fase della nostra azione in Parlamento. Al centro dobbiamo rimettere l’agenda sociale, l’innovazione dei sistemi educativi, il patrimonio culturale come risorsa di sviluppo, una vera politica per i giovani, a partire dall’anniversario dei 30 anni di Erasmus che il 26 gennaio celebrerò in Parlamento insieme al Commissario all’Educazione e allo Youth Forum”. “Tra le mie priorità c’è anche l’implementazione della nuova strategia per le industrie culturali e creative da noi adottata, l’Anno europeo per il patrimonio culturale per il 2018 e la promozione del dialogo interculturale e interreligioso in tutte le politiche, a cominciare dalla nuova strategia di Diplomazia culturale europea di cui sono Relatrice”.
