Sono stati da poco annunciati due nuovi bandi nell’ambito del programma REC – Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza che apriranno il 17 novembre 2016.
Si tratta della call REC-RPPI-EUDI-AG-2016 Progetto pilota “Europa delle diversità” e della call REC-RPPI-EVOT-AG-2016 per esplorare il ruolo di internet e degli strumenti digitali nella promozione della partecipazione democratica e politica dei cittadini all’interno del progetto pilota “E-voting: utilizzare al meglio le moderne tecnologie per procedure di voto più attive e democratiche”.
Il primo bando ha come scopo la promozione del motto dell’Unione Europea “unita nella diversità” specialmente a livello locale e regionale, dando risalto al valore aggiunto e positivo della varietà e ricchezza culturale presenti nell’Unione. L’intento è di dare la possibilità ai cittadini che vivono in zone caratterizzate da multiculturalismo e multilinguismo e in cui esistono minoranze particolarmente marginalizzate di comprendere più a fondo la cultura, la lingua e l’identità reciproca. Il progetto vuole contribuire al lavoro già svolto nel campo della non-discriminazione, educazione e apprendimento linguistico ma raggiungendo diversi gruppi sociali favorendo il dialogo multiculturale tra cittadini europei a livello locale e regionale da un lato, e attivando lo scambio di opportunità a livello europeo dall’altro.
Il progetto finanzia training, seminari, workshop e conferenze su come tutelare e promuovere l’unione di un’Europa multiculturale; favorisce scambi di buone pratiche sulla lotta alla discriminazione; individua e combatte pratiche discriminatorie a livello locale e costruisce comprensione tra popolazione maggioritaria e minoritaria.
Possono partecipare al bando organizzazioni private o pubbliche con sede nel territorio eleggibile (28 Stati membri) o organizzazioni internazionali. In caso il capofila sia un ente privato, esso deve essere di natura no-profit.
Le proposte possono essere nazionali (ma devono produrre risultati con un valore aggiunto europeo) o transnazionali e, in ogni caso, coinvolgere almeno 2 enti (applicant e partner). La singola proposta deve richiedere preferibilmente un contributo compreso tra 150.000 e 250.000 euro. Il budget totale della call è di 1 milione di euro.
Il bando scadrà il 28 febbraio 2016.
Il secondo bando affronta la questione dei diritti di voto e di eleggibilità dei cittadini europei che sempre più numerosi vivono e lavorano in altri Paesi dell’UE. Grazie alla cittadinanza europea, infatti, questi individui godono degli stessi diritti dei connazionali del paese che li ospita e allo stesso tempo possono votare alle elezioni del loro paese d’origine. Nonostante ciò, possono essere ostacolati da leggi e procedure discriminatorie o obsolete che intaccano la democrazia e la legittimità dei decisori eletti. Anche la bassa affluenza alle urne, specialmente tra i giovani, è un problema che questo bando cerca di affrontare cercando modi per stimolare la partecipazione elettorale, facilitando l’esercizio di questo diritto anche attraverso l’uso delle moderne tecnologie.
Le attività che questo progetto pilota finanzia sono volte a:
- esplorare il ruolo di internet e delle sue applicazioni nel favorire la partecipazione democratica; studiare come gli strumenti digitali possano contribuire a un impegno democratico dei cittadini più forte e durevole;
- fare emergere una vasta gamma di proposte specialmente (ma non esclusivamente) dirette ai giovani e ai cittadini europei che vivono in altri Paesi.
Possono partecipare al bando organizzazioni private o pubbliche con sede nel territorio eleggibile (28 Stati membri) o organizzazioni internazionali. In caso il capofila sia un ente privato deve essere di natura no-profit.
Le proposte possono essere nazionali (ma devono produrre risultati con un valore aggiunto europeo) o transnazionali e, in ogni caso, coinvolgere almeno 2 enti (applicant e partner).
La singola proposta deve richiedere preferibilmente un contributo compreso tra 75.000 e 350.000 euro. Il budget totale della call è di 700.000 euro.
Il bando scadrà il 24 gennaio 2016.