Bilancio UE 2017: 135 miliardi per ripresa economica, migranti e sicurezza

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Promozione della ripresa economica europea, sostegno all’accoglienza e integrazione dei migranti e rafforzamento della sicurezza interna ed esterna dell’Unione sono le priorità individuate per la proposta di bilancio del 2017 avanzata dalla Commissione, ora al vaglio del Parlamento e degli Stati membri. Sono previsti pagamenti per 134,9 miliardi di euro.

Maggiori fondi saranno destinati a sostenere crescita, occupazione e competitività: 74,6 miliardi di euro a fronte di 69,8 miliardi nel 2016. Tale dotazione è ripartita nel modo seguente:

– 21,1 miliardi di euro per la crescita, l’occupazione e la competitività, di cui 10,6 miliardi destinati ricerca&innovazione nell’ambito del programma Horizon2020, 2 miliardi per l’istruzione nel quadro di Erasmus+, 299 milioni di euro per le PMI nell’ambito del programma COSME e 2,5 miliardi nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa (CEF)

– 2,66 miliardi di euro andranno al Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo strumento alla base del Piano di investimenti per l’Europa

– 53,57 miliardi di euro andranno a sostegno degli investimenti produttivi e delle riforme strutturali per promuovere la convergenza tra gli Stati membri e fra le regioni tramite i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE)

– 42,9 miliardi invece andranno a sostegno degli agricoltori europei.

Per quanto riguarda la crisi dei rifugiati, il rafforzamento delle frontiere esterne e l’immigrazione irregolare il progetto di bilancio stanzia 5,2 miliardi di euro finanziando strumenti rafforzati per prevenire il traffico di migranti e affrontare le cause a lungo termine della migrazione in collaborazione con i paesi di origine e di transito, politiche più incisive per la migrazione legale e sostegno agli Stati membri nell’integrazione dei rifugiati.

In particolare 3 miliardi finanzieranno azioni all’interno dell’UE quali:

– la creazione della Guardia costiera e di frontiera europea;

– la proposta di un nuovo sistema di ingressi/uscite per rafforzare la gestione delle frontiere;

– le proposte di revisione del sistema europeo comune di asilo, compresa la riforma del meccanismo di Dublino;

– l’istituzione di un’agenzia dell’UE per l’asilo

– 200 milioni di euro per il nuovo strumento per fornire assistenza umanitaria all’interno dell’UE.

I restanti 2,2 miliardi di euro saranno destinati ad azioni fuori dell’UE volte ad affrontare in particolare le cause profonde del flusso di rifugiati. Questa cifra comprende:

– 750 milioni di euro nell’ambito dello strumento per i rifugiati in Turchia, quale apporto al raggiungimento della quota di 1 miliardo di euro di contributo del bilancio UE a questo fondo;

– l’impegno a favore del Libano e della Giordania assunto alla conferenza ONU di Londra, sotto forma di 525 milioni a carico del bilancio UE, 160 milioni a carico del fondo fiduciario per la Siria e 200 milioni di assistenza macrofinanziaria.

Sul fronte della sicurezza ingenti somme saranno allocate in questo modo: 111,7 milioni di euro a sostegno di Europol, 61,8 milioni per rafforzare la sicurezza delle istituzioni dell’UE, 16 milioni di euro supplementari per misure di sicurezza nel 2016.

Inoltre, in linea con la crescente importanza di una maggiore cooperazione europea in materia di difesa, la Commissione propone un’azione preparatoria per la ricerca nel campo della difesa con una dotazione di 25 milioni di euro nel 2017.

Per approfondimenti: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-2347_it.htm