Premio CESE per la Società Civile 2016 dedicato alla migrazione: aperte le candidature

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Il CESE – Comitato Economico e Sociale Europeo organizza annualmente il Premio per la Società Civile, che quest’anno è dedicato al tema della Migrazione. Con questa iniziativa si premiano le Organizzazioni della Società Civile e/o gli individui impegnati nell’assistenza ai migranti e alla loro integrazione in società.

L’integrazione dei migranti e dei profughi è una sfida di grande rilievo e, per affrontarla, le autorità pubbliche si affidano ampiamente alle OSC, ai volontari e ad altri attori operanti a livello locale. Il tema dell’edizione 2016 del Premio è strettamente legato ai lavori del Forum europeo della migrazione, la piattaforma della società civile, organizzata congiuntamente dalla Commissione europea e dal CESE, in cui le organizzazioni e le istituzioni europee discutono delle sfide e delle priorità riguardanti, tra le altre cose, l’integrazione dei cittadini di paesi terzi nell’UE. Alle politiche e alle pratiche riguardanti l’integrazione, l’Unione europea ha dedicato uno specifico sito web (www.integration.eu).

Il Premio ammonta a 50.000 euro ed è aperto alle candidature di OSC con sede nell’Unione Europea e che svolgono attività nell’UE a livello nazionale, regionale o locale, oltre che a privati cittadini.

Inoltre, le attività portate avanti dai candidati (che possono essere già terminate o ancora in corso) devono soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • fornire ai profughi prima assistenza e un aiuto immediato;
  • fornire sostegno sociale, alloggio e assistenza sanitaria ai cittadini di paesi terzi;
  • offrire un aiuto e un consiglio concreti per quanto concerne le procedure amministrative e i servizi esistenti nel paese di accoglienza;
  • combattere la xenofobia, il razzismo, le discriminazioni e i pregiudizi nei confronti di cittadini di paesi terzi;
  • lottare contro lo sfruttamento e promuovere il rispetto dei diritti umani dei cittadini di paesi terzi;
  • aiutare a prendere coscienza dei diritti e dei doveri dei cittadini di paesi terzi;
  • sensibilizzare le comunità dei paesi ospitanti riguardo alla realtà dei cittadini di paesi terzi; aiutare a riconoscere il contributo positivo che i cittadini di paesi terzi possono recare alle comunità dei paesi ospitanti; migliorare la percezione e l’accettazione dei cittadini di paesi terzi nonché l’immagine di tali cittadini trasmessa dai mezzi di informazione;
  • favorire un atteggiamento di apertura e la conoscenza reciproca;
  • promuovere un trattamento equo e pari opportunità sul posto di lavoro per i cittadini di paesi terzi, per esempio sensibilizzando i datori di lavoro e lottando contro il lavoro sommerso di tali cittadini;
  • agevolare l’inclusione sociale di cittadini di paesi terzi e promuovere la loro emancipazione e partecipazione alla vita sociale, economica, politica e culturale del paese di accoglienza; cooperare con le autorità pubbliche per accelerare il processo di inclusione (ad es. riguardo alla rapida individuazione e classificazione dei certificati, delle competenze e delle qualifiche);
  • offrire ai cittadini di paesi terzi misure di formazione;
  • offrire alle comunità dei paesi ospitanti misure di formazione interculturale e interreligiosa;
  • sensibilizzare i potenziali migranti riguardo ai requisiti di legge per la concessione dell’asilo negli Stati membri dell’UE, e tracciare un quadro più realistico della vita in Europa nei paesi di origine dei migranti;
  • realizzare campagne di sensibilizzazione e scambi di informazioni, e diffondere buone pratiche.

La scadenza per le candidature è fissata al 9 settembre 2016 e il Premio sarà assegnato il 15 dicembre 2016.

Maggiori informazioni al sito ufficiale. http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.events-and-activities-civil-society-prize-2016