Progetti di integrazione attraverso il sistema educativo: ecco gli strumenti online

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Il Consiglio Istruzione, giovani, cultura e sport che si è tenuto il 24 febbraio scorso ha ribadito il ruolo del settore educativo nell’integrazione e nella promozione di valori fondamentali di inclusione, anche facendo riferimento alla Dichiarazione di Parigi del marzo 2015. Si prospettano, così, nuove misure di investimento nel campo dell’istruzione e della formazione per sviluppare competenze, colmare i divari nel livello di competenze tra cittadini europei, ripristinare posti di lavoro, ma si sottolinea anche la funzione imprescindibile dell’educazione di giovani e adulti per il rafforzamento della cittadinanza europea, di tolleranza e inclusione e per l’apprendimento di skills trasversali come il pensiero critico, il problem solving, lo sviluppo della creatività.

L’istruzione non è solo uno strumento per sostenere l’occupabilità e fare da ponte verso il mercato del lavoro, ma ha il dovere e l’opportunità di trasmettere, generazione dopo generazione, i valori umanistici e civili alla base dell’Europa unita: libertà di espressione, democrazia, rispetto per la diversità, in breve di formare cittadini responsabili, attivi e di mente aperta.

A seguito dell’arrivo di migranti in massa, l’appuntamento con l’integrazione di giovani e adulti a più livelli (professionale, sociale, culturale) è ancora più importante e non può essere perso.

Di riflesso, anche i programmi di finanziamento europeo supportano e incoraggiano gli istituti scolastici a intraprendere iniziative e progetti per promuovere la tolleranza e la diversità culturale.

Tra questi, il programma di riferimento per il settore istruzione è Erasmus Plus. Dall’avvio della nuova programmazione 2014-2020, il 12% dei progetti finanziati sotto l’Azione Chiave 2 Partenariati strategici del Programma (83 su 703 progetti) sono volti all’apertura, l’accoglienza, l’integrazione sociale, l’equità e coinvolgono scuole, università e organizzazioni impegnate nell’apprendimento degli adulti. La tematica è stata declinata in vari modi: studio delle lingue, apprendimento interculturale, acquisizione di competenze, integrazione nelle istituzioni educative e di formazione, nel mercato del lavoro e nella società, riconoscimento di competenze, orientamento professionale, supporto personale, psicologico e generale, sostegno a educatori e insegnanti.

In vista della scadenza del bando per Partenariati Strategici prevista per il 31 marzo, ecco alcuni strumenti online che possono essere d’aiuto o d’ispirazione. Il database European Web Site on Integration (https://ec.europa.eu/migrant-integration/home) offre una panoramica dei progetti avviati per l’integrazione dei migranti. Il database raccoglie pratiche e iniziative intraprese nei 28 Stati membri per migliorare l’inclusione e la coesione sociale dei migranti che risiedono legalmente in uno dei Paesi europei. Sul sito si possono trovare anche materiali su tutta la base giuridica e di politica europea relativa all’integrazione, le azioni europee per fare sì che l’integrazione possa funzionare e l’integrazione nelle diverse aree di intervento.

È disponibile anche un elenco di buone pratiche (http://ec.europa.eu/education/policy/migration/school-vet-adult-education-refugees_en.htm) elaborato in base ai risultati di un sondaggio della Commissione europea rivolto a scuole e insegnanti, che mostra alcune iniziative a supporto dell’integrazione dei rifugiati realizzate dalle organizzazioni che lavorano nell’istruzione, formazione professionale e apprendimento degli adulti. Ne è stato estratto anche un report specifico per l’istruzione scolastica disponibile in pdf: http://files.eun.org/etwinning/gateway/survey-extract.PDF

Tutte le informazioni sulle Azioni Chiave Erasmus+ e i bandi aperti a questo sito: http://www.erasmusplus.it/erasmusplus/struttura/

Per il testo integrale della Dichiarazione di Parigi: http://ec.europa.eu/education/news/2015/documents/citizenship-education-declaration_en.pdf

Per i risultati del Consiglio Istruzione, giovani, cultura e sport: http://www.consilium.europa.eu/en/meetings/eycs/2016/02/24/